Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna Dipartimento di Musica e Spettacolo - La Soffitta 2005

LA SOFFITTA - Centro di promozione teatrale


LA SOFFITTA 2005
TEATRO
19 gennaio - 23 maggio

 

31 marzo - 1° aprile

GIARDINI PENSILI. THE ELECTRO VOX DAYS

a cura di Marco De Marinis

ANIMALIE

di Roberto Paci Dalò
un commentario scenico a L'aperto di Giorgio Agamben

Laboratori DMS - Teatro
31 marzo - 1° aprile, ore 21

Incontro con
Roberto Paci Dalò

coordina Marco De Marinis
intervengono Savina Fosca Fragliasso, Giordano Montecchi,
Anna Maria Monteverdi, Andrea Porcheddu

Laboratori DMS - Auditorium
1° aprile, ore 15

 

L’ensemble teatrale GIARDINI PENSILI
è diretto da Roberto Paci Dalò e nasce a Rimini nel 1985 come progetto d’arte basato su collaborazioni internazionali tra artisti, tecnici, teorici.
     La compagnia ha ricevuto nel 1993 il Premio DAAD di Berlino.
     Il lavoro di Giardini Pensili occupa una posizione particolare nel panorama teatrale internazionale non essendo situato in un genere o movimento definito. Ha sviluppato infatti un linguaggio autonomo grazie alla sua pratica nel suono e nell’immagine in relazione alla scena ed è considerato tra i più innovativi nella relazione tra nuove tecnologie e teatro. È così che le opere della compagnia vengono presentate non solo nei teatri ma anche in sale da concerto, musei, centri sociali, spazio pubblico toccando pubblici di generazioni e interessi diversi.
     Al centro del lavoro l’investigazione sulla percezione acustica e visiva, sul linguaggio e i sistemi della comunicazione, sulle nuove tecnologie e il loro rapporto con memoria e storia. Il gruppo è uno dei pionieri a livello internazionale nell’utilizzo delle tecnologie digitali in ambito artistico attraverso una ricerca sviluppata prevalentemente in Austria e Canada. Ha coniato per descrivere il lavoro le definizioni: drammaturgia dei media e teatro dell’ascolto.
     Frequentemente realizza le proprie opere in più media approfondendo aspetti percettivi diversi dello stesso materiale in relazione al linguaggio e tecnologie utilizzati di volta in volta. È così che opere sceniche e musicali diventano sovente pezzi radiofonici o installazioni interattive suono/video e progetti on-line.
     Giardini Pensili ha presentato proprie produzioni nei principali teatri e festival in Europa, Americhe e Medio Oriente (tra gli altri a Berlino, San Pietroburgo, New York, Salvador de Bahia, Gerusalemme, Bruxelles, Anversa, Monaco, Colonia, Vienna, Washington D.C., San Francisco, Polverigi, Santarcangelo, Amsterdam, Budapest, Madrid, Barcellona, Copenhagen, Vancouver…).
    Tra le opere: Sentieri segreti (Reggio Emilia 1985), Corrispondenze naturali (Santarcangelo 1987, segnalazione Premio Narni Opera Prima), Niemandsland (Innsbruck 1992), Libro blu (Künstlerhaus Bethanien Berlin), La natura ama nascondersi (Barcelona, Madrid, Washington D.C., Vienna-Innsbruck 1992), Nodas (Opera di Stato di Vienna 1993, eseguito dal Kronos Quartet), Realtime (Austria 1993, Honorary Mention Ars Electronica per Arte Interattiva 1994), La lunga notte (1993, premio EBU/UER), The Wonderful Spring (Musik Triennale Köln 1993), Lost Memories (Graz 1994, selezione ufficiale Prix Futura), Napoli (Nantes 1993 e successivamente a Vienna, Napoli, Berlino; selezione ufficiale Prix Italia 94), Many Many Voices (Berlino 1995), Auroras (Berlino 1994), Architettura della separazione, Atlas Linz (Ars Electronica Linz 1997, 1998), Fuori luogo (Opening Prix Europa 98 a Berlino), Nishmat Hashmal (Teatro Stabile di Parma 1998), Il cartografo (Mittelfest Cividale del Friuli 1999), Sirene (Palermo 2000, con David Moss), Shir (Montebuono/Roma 2000), Blue Stories (Montefiore di Rimini 2001), Metamorfosi (Roma 2001), Animalie (Atene 2002, Bruxelles, Lecce), Local & Long Distance (Vancouver 2003), Petroléo/México (Città del Messico 2004), La linea rossa (Vienna 2004), Italia anno zero (Budapest Autumn Festival 2004).
     Parallelamente ai lavori teatrali e musicali, Giardini Pensili ha realizzato numerosi progetti radiofonici – prodotti dai principali enti europei (RAI, RNE, SFB, YLE, ORF, DeutschlandRadio, WDR) – che lavorano radicalmente su una espansione delle possibilità della radio e dei suoi linguaggi a partire da testi di autori come Heiner Müller, Predrag Matvejevic’, Yehuda Amichai, Ingeborg Bachmann, Walter Benjamin, Giorgio Agamben, Isabella Bordoni, Gabriele Frasca, Euripide, Samih al-Qasim, Antonio Pizzuto, Emily Dickinson.
     I suoi materiali drammaturgici sono spesso riorganizzati in installazioni interattive su grande scala, ricreati su Internet, pubblicati come CD e CD-ROM. I film prodotti da Giardini Pensili fanno parte dei programmi dei principali festival internazionali.
     Nel 1991 ha creato l’Associazione Amici della Musica di Rimini con la quale ha presentato numerosi eventi a Rimini nel corso degli anni novanta.
     Ha creato e diretto dal 1991 al 1998 a Rimini LADA L’arte dell’ascolto, festival internazionale di radio e arte coprodotto con RAI e ORF. All’interno del festival sono stati realizzati progetti innovativi, basati sulle possibilità del network, alcuni dei quali sono divenuti un riferimento tecnico e artistico per successivi progetti internazionali in particolare basati sull'utilizzo del public space quale luogo di lavoro artistico. Esempio particolare di questo progetto è Publiphono, serie di eventi che utilizzano il sistema di amplificazione della spiaggia di Rimini per diffondere in diretta performance acustiche-ambientali su una scala di 20 chilometri di costa. Tra i progetti presentati la prima italiana di Schwarz auf Weiß di Heiner Goebbels interpretato dall’Ensemble Modern di Francoforte (Germania). Nel 2004 L’arte dell’ascolto è diventata una label dedicata a opere acustiche tra elettronica, noise e parola.
Dal 1990 cura e coordinamento di progetti internazionali basati sull’utilizzo dei sistemi della telecomunicazione e internet quali luoghi di lavoro (cfr. direzione artistica del network mediterraneo del progetto Horizontal Radio, Ars Electronica 1995; coordinamento di Rivers & Bridges).
     Attraverso opere come La natura ama nascondersi del 1992 ha creato una fiction storica e psicoacustica con l’utilizzo di tecnologie - a quell’epoca agli albori - creando una connessione audio e video interfacciando in diretta il Museum Moderner Kunst di Vienna con il Landesmuseum di Innsbruck. L'opera è stata presentata anche a Barcelona (Fundaciò Joan Mirò) e Washington D.C. per poi concludersi con la realizzazione del pezzo radiofonico omonimo prodotto da ORF Kunstradio.
     Gli spazi urbani, i luoghi di transito, le aree industriali, forniscono di volta in volta i materiali di lavoro, e talvolta sono i luoghi di presentazione dei suoi progetti. Come in Napoli (1993) una installazione suono e luce, creata per il festival Les Allumées di Nantes, basata su materiali acustici provenienti dalla città e in particolare dalla sua periferia. Oz un’installazione acustica creata a partire da suoni di Venezia presentata nel 1996 a Berlino all’interno del festival Sonambiente (Klangkunst CD e catalogo 1996).
     Nel corso del 2005 la compagnia festeggerà vent’anni di attività attraverso una serie di progetti e presentazioni.

Lo spettacolo Animalie rappresenta l’originale risultato dell’incontro fra Roberto Paci Dalò (musicista e compositore, oltre che regista), animatore con il gruppo Giardini Pensili di una delle più rigorose ricerche italiane sull’utilizzazione a teatro delle tecnologie informatiche e della multimedialità, e il filosofo Giorgio Agamben, fra i pensatori più interessanti del nostro paese oggi, autore fra l’altro di un breve testo, L’aperto. L’uomo e l’animale, di cui questo spettacolo vuol essere un “commentario scenico”. Un’unica performer, Margherita Pirotto, sarà impegnata in un lavoro di grande fisicità, confrontandosi con e “dirigendo” un dispositivo articolato di ampie dimensioni. “La drammaturgia di questo pezzo combina la voce di Agamben a voci di animali da lui evocati nel testo” (M. Borelli, N. Savarese, Te@tri nella rete, Carocci, 2004, p. 213).
     Il progetto prevede anche un incontro con il regista e con alcuni specialisti del teatro multimediale e del lavoro di Giardini Pensili (“la compagnia che più si dedica alla esplorazione dei luoghi dove la fisicità teatrale incontra le possibilità mediatiche della reste”, ibid.), come Savina Fosca Fragliasso, Giordano Montecchi, Anna Maria Monteverdi e Andrea Porcheddu.

Marco De Marinis



 


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