- 28
gennaio 2003
- tradotta in
"lingua pavanese" da
Francesco Guccini
- a
cura di Paola Bignami
Il progetto dedicato alla
Cásina di Plauto si apre con una tavola
rotonda dedicata a Tradizione,
traduzione, interpretazione e tradimento
di un testo classico. Alla presenza
di alcuni docenti dellAlma Mater
Studiorum-Università di Bologna e
degli attori del Teatro dellArgine-ITC Teatro, Francesco Guccini
incontrerà il pubblico per spiegare
loccasione ed i modi che lo hanno
portato a questa operazione di
modernizzazione della commedia classica e
alla scelta della traduzione nella lingua
dei suoi avi.
I docenti illustreranno le
modalità consuete, vale a dire quelle
che qui sono tralasciate, (o per lo meno
che in questa occasione non saranno - felicemente - rispettate) nello studio e
nella messa in scena della commedia
Plautina, per poi lasciare
allartista drammaturgo illustrare
una operazione che si presenta non solo
insolita, ma soprattutto originale ed
appassionante sia per la trascrizione
linguistica che in quanto a messa in
scena.
Interverranno alla tavola
rotonda il professor Gian Mario Anselmi,
il professor Alberto Bertoni, del
Dipartimento di Italianistica, il
professor Ivano Dionigi del Dipartimento
di Filologia Classica e Medioevale e la
professoressa Paola Bignami del
Dipartimento di Musica e Spettacolo
(Palazzo Marescotti, martedì 28 gennaio,
ore 11).
Tutto questo in vista della serata
di lettura che vedrà in scena sia il
dott. Francesco Guccini (è stato
recentemente insignito della laurea
honoris causa dalla Facoltà di Scienze
dellEducazione dellAteneo
bolognese), che la compagnia del Teatro
dellArgine-ITC Teatro di S. Lazzaro
(ex Macello - Teatro, sempre il 28
gennaio, ore 21).
Che effetto può sortire
unantica commedia latina trasposta
in un dialetto quasi estinto
dellAppennino emiliano? Quale
imprevedibile commistione è destinata a
nascere dallincontro di un autore
scarsamente frequentato dalle scene
italiane, con un artista poliedrico e
irriverente, fortemente legato alle
proprie "radici" padane?
Queste le domande che hanno
stimolato la costruzione di una veste
teatrale per la traduzione in pavanese
della Casina di Plauto approntata,
per puro divertimento personale, da
Francesco Guccini. Anche perché quella
lingua vitale e terragna, irta di pastose
sonorità, "esige" di essere
detta. Imprevedibilmente Casina, la
trovatella di cui sinnamorano un
padre e un figlio in aperta competizione,
diventa Zucarìn, contadinotta maliziosa
di una sperduta valle appenninica, e
tutto acquista il sapore denso di un
carnevale trasgressivo, di un mondo
rovesciato dove è possibile trovare echi
ruzzantiani e folenghiani. Non a caso la
lettura scenica è ambientata tra i
quattro tavoli di una stilizzata osteria
di paese. A condurre il gioco,
ovviamente, Francesco Guccini, di volta
in volta narratore faceto o puntuale
chiosatore della sua opera di traduzione.
La serata di lettura
pubblica è programmata dal Centro La
Soffitta in collaborazione con il Teatro
dellArgine-ITC Teatro e Griseldaonline,
portale di letteratura del Dipartimento
di Italianistica dellUniversità di
Bologna.
Con: Lorenzo Ansaloni,
Nicola Bortolotti, Mario Perrotta.
Coordinamento artistico: Mario Perrotta.
Paola Bignami
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