Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa
Performance vocale da "Agamennone", "Fedra", "I Persiani"
con Maria Luisa Abate
Le origini del teatro, almeno di quello occidentale, sono fatte risalire all'antica tragedia attica, la cui struttura più arcaica contemplava la sola presenza del Coro: primitivo elemento drammatico, alquanto misterioso, dal quale si staccherà la figura dell'attore. Con il ciclo di lavori dedicati alla tragedia classica, i Marcido Marcidorjs hanno cercato di penetrare i segreti del coro attraverso una pratica di sperimentazione diretta. La Performance vocale da "Agamennone", "Fedra", "I Persiani" conduce lo spettatore lungo questo percorso, consentendo un approccio altamente spettacolare, ma costituendo al tempo stesso un momento di riflessione e indagine teorica. Il lavoro dell'attrice rappresenta un avvicinamento concreto ai reperti di conoscenza che ci sono pervenuti sulle origini mitiche e storiche del Coro; la Performance individua un itinerario che procede dai modi della rappresentazione tragica dell'antica Grecia (Agamennone e I Persiani di Eschilo), e quindi tocca la persistenza di certi caratteri originari nella tragedia latina (Fedra di Seneca), per mostrare le possibilità di interpretazione contenute negli allestimenti moderni.
Per realizzare la sua particolarissima forma di coralità, la compagnia ha elaborato un originale tipo di allenamento vocale. Le tecniche spaziano dalla modulazione collettiva di suoni vocalici, come nei mantra orientali, a esercizi di concentrazione sonora volti ad instaurare un clima di omogeneità, indispensabile per la realizzazione di quell'«Attore generale» che costituisce l'evoluzione del Coro e dell'attore prevista dal progetto artistico dei Marcido. Queste tecniche, di cui la Performance vocale di Maria Luisa Abate rappresenta l'esito spettacolare, sono inoltre oggetto di esercitazione pratica per i partecipanti al laboratorio condotto dalla stessa Abate a complemento dello spettacolo (Palazzo Marescotti, 15 e 16 gennaio, iscrizione a numero chiuso).