Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna ITEM N. 2 - Italian Committee of I.C.T.M.


BULLETIN OF ITALIAN ETHNOMUSICOLOGY

Number 2 (November 1994)

Contents:

  1. FOREWARD: What is ITEM and how to retrieve it?

    ITEM (ITalian EthnoMusicology) is the electronic Bulletin of the Italian National Committee of the International Council for Traditional Music. The Bulletin is open to contributions from all Italian scholars of ethnomusicology and foreign scholars who deal with Italian music or questions related to it or issues of general interest. The Bulletin publishes news, brief articles (for example, papers read at a conference, meeting, study group and so on - no more than 3000 words), reviews, comments and information. Contributions and comments are welcome.
    Send your messages and files to Tullia Magrini (e-mail address: <MAGRINI@BIBLIO.CINECA.IT>, subject: ITEM).
    ITEM may be retrieved as a text from Listserv@umdd.umd.edu or Listserv@umdd.bitnet (filename of ITEM 1: BULL94A ITEM; filename of ITEM 2: BULL94B ITEM).
    To get the last issue, send a message to Listserv@umdd.umd.edu or Listserv@umdd.bitnet, no subject, text: get BULL94B ITEM.
    ITEM may be retrieved also as an hypertext (Mosaic or X-Mosaic) from <http://www.muspe.unibo.it/ictm/home.htm> or <http://137.204.140.151/ictm/home.htm>

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  2. ARTICLE:
    Riccardo Grazioli,
    "Verbal Concision in Piedmontese Ballad Texts: the Use of the vocative"


  3. REPORT: I Seminari della Fondazione Levi

    STORIOGRAFIA DELL'OPERA ITALIANA.
    Venezia, Fondazione Levi, 27-29 ottobre 1994

    Nei giorni 27-29 ottobre 1994 e' stato tenuto presso la Fondazione Levi, Venezia, l'undicesimo seminario di studio, dedicato a "Storiografia dell'opera italiana". Al seminario, organizzato da Lorenzo Bianconi, ha partecipato un nutrito gruppo di studiosi che hanno esaminato il tema da piu' prospettive.
    In questa sede vorrei ricordare che nell'ambito del seminario sono state tenute due relazioni che hanno affrontato questioni che presentano interesse per i lettori di ITEM. Martha Feldman, dell'Universita' di Chicago, ha trattato il tema "La prospettiva antropologica", illustrando le questioni connesse ad una prospettiva di studio che non affronti l'opera come oggetto estetico, ma come fenomeno sociale.

    Martha Feldman ha sostenuto che sarebbe inappropriato applicare allo studio dell'opera la metafora dello specchio, intendere cioe' il palcoscenico come riflesso della societa', perche' in questa chiave di lettura sarebbe impossibile rendere conto delle contraddizioni che hanno permeato l'opera seria e della disarticolazione fra vita sociale e mondo operistico. Piuttosto che assumere che esista un legame di tipo deterministico fra societa' ed espressione artistica, Martha Feldman ha suggerito di studiare le interconnessioni fra convenzioni sociali e forma drammaturgica nell'opera e ha esaminato aprofonditamente, in questa prospettiva, il fenomeno dell'opera seria italiana del sec. XVIII.
    Elisabeth Hudson, dell'Universita' della Virginia a Charlottesville, ha discusso "La prospettiva femministica" nello studio dell'opera italiana. Elisabeth Hudson ha affermato che una prospettiva femministica ci spinge a ricordare quanto del significato operistico risiede nella performance e ci induce a riconoscere ed esplorare il ruolo creativo, e non soltanto ricreativo, dei cantanti (il che rende necessarie tecniche piu' sofisticate di analisi della performance).
    Inoltre, la prospettiva femministica ci invita all'indagine di come le donne hanno agito storicamente come creatrici/cantanti e di come hanno negoziato tra i ruoli imposti loro dagli uomini (i vari ruoli di "donna", diva, personaggio narrativo) e la loro capacita' di manipolare e determinare la natura di questi ruoli. Per concludere Elisabeth Hudson ha sostenuto che la storia della performance della "Traviata"

    illustra lo sforzo di Verdi per ottenere il controllo come autore, in rapporto alle donne che hanno preso attivamente parte alla nascita, alla rappresentazione e al successo dell'opera.

    Tullia Magrini

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  4. NEWS: I Seminari della Fondazione Levi

    MITO E MUSICA NEL MEDIOEVO E DEL RINASCIMENTO
    Venezia, Fondazione Levi, 26-28 ottobre 1995

    La ricerca sui miti greci con elementi musicali, condotta dal 1991 nei Seminari della Fondazione Levi (29-31 ottobre 1991 e 7-9 maggio 1992), ora a stampa in "Musica e Storia" II (1994), affrontera' il problema della loro persistenza e reinvenzione nel Medioevo e nel Rinascimento, nel seminario previsto per i giorni 26-28 ottobre 1995.
    Il panorama di avvio e' catterizzato da voci e da silenzi. Rispetto a circa un centinaio di miti musicali dell'antichita', i secoli successivi sino al XVI ne documentano, a una prima e sommaria rassegna, appena la meta' tra persistenze, riprese e reinvenzioni. Tra queste ricordiamo: Achille, Anfione, Apollo (sia come dio citarodo sia in rapporto con Marsia, le Muse, Hermes), Arianna, Arione, Artemis, Atena, le feste in onore di Dioniso (con la relativa serie i legami che portano a Cibele, a Pan, a Sileno, a Satiri e Fauni, a Orfeo), Chirone (da pensare in relazione all'infanzia di Achille, ai Centauri, a Eracle), Circe, le Muse (e, in particolare, Clio, Erato, Euterpe, Melpomene e Polimnia), Komos, Cibele, Dioniso (nell'infanzia, con Arianna, nelle vicende del suo rapimento da parte dei pirati), Eco e Narciso, Eos e Titone, Eros, Grazie, Eracle, Hermes, Hymen, Menadi, Marsia, Memnone, Ninfe, Odisseo, Orfeo, Pan, Filomela e Procne, le Pieridi, Satiri e Fauni, Sileno, le Sirene (in particolare Partenope), Syrinx, Tamiri, Zefiro, gli spazi mitici dell'Arcadia e del Parnaso.
    Per illuminare quest'area di indagine, che per la prima volta e' proposta all'attenzione degli studiosi nella sua globalita', si pongono alcuni quesiti ineludibili. Attraverso quali autori e soprattutto attraverso quali canali di trasmissione (manuali, sunti, applicazioni iconografiche...) i repertori mitologici delle tradizioni classica "e non" sono migrati nel Medioevo occidentale? Quali le ragioni o i mezzi della selezione? Le modificazioni, i fraintendimenti, le banalizzazioni quali significati e valenze hanno introdotto e quali componenti in ambito storico, filologico-letterario, filosofico, artistico di tali tradizioni, si sono modificate o cristallizzate? E ancora, i "miti" propri della cultura musica le hanno avuto un ruolo significativo, magari contribuendo a influenzare altre serie di miti oppure sono stati influenzati a loro volta? Infine, qual e' stato il ruolo del vasto patrimonio mitologico con caratteristiche musicali nell'ambito della cultura del Medioevo e del Rinascimento?
    Su tali interrogativi abbiamo invitato a dialogare storici della letteratura latina e medievale, storici del pensiero e dell'arte figurativa rinascimentale con gli storici della musica e dell'iconografia musicale del Medioevo e del Rinascimento. A tutti loro chiediamo una riflessione che, muovendo da un comune quadro d'insieme, sia desiderosa di superare, nel rigoroso rispetto specialistico, la parcellizzazione e la frantumazione degli ambiti del sapere, convinti che proprio dalle "sovrapposizioni" di argomenti, affrontati da prospettive disciplinari diverse, possano nascere le idee e le collaborazioni piu' fruttuose.

    Donatella Restanii

    Per informazioni, rivolgersi a:

    Prof. Giulio Cattin
    Fondazione Ugo e Olga Levi
    Palazzo Giustinian Lolin - S. Vidal 2893 I-30124 Venezia
    tel.: 41/786711 - fax: 41/786751

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  5. SERIES "CHICAGO STUDIES IN ETHNOMUSICOLOGY"

    In this outstanding series, edited by Philip V. Bohlman and Bruno Nettl, and issued by the The University of Chicago Press, the following volumes have appeared till now:

    Berliner, Paul. 1994. Thinking in Jazz. The infinite art of Improvisation.
    Rice, Timothy. 1994. May it Fill Your Soul. Experiencing Bulgarian Music.
    Manuel, Peter. 1993. Cassette Culture. Popular Music and Technology in North India.
    Turino, Thomas. 1993. Moving Away from Silence. Music of the Peruvian Altiplano and the Experience of Urban Migration.
    Guilbault, Jocelyne. 1993. Zouk. World Music in the West Indies.
    Rowell, Lewis. 1992. Music and Musical Thought in Early India.
    Jeffery, Peter. 1992. Re-envisioning Past Musical Cultures. Ethnomusicology in the Study of Gregorian Chant.
    Nettl, Bruno - Bohlman, Philip (eds.). 1991. Comparative Musicology and Anthropology of Music. Essays on the History of Ethnomusicology.
    Erlmann, Veit. 1991. African Stars. Studies in Black South African Performance.
    Bender, Wolfgang. 1991. Sweet Mother. Modern African Music.
    Kartomi, Margaret J. 1990. On Concepts and Classifications of Musical Instruments.
    Waterman, Christopher Alan. 1990. Juju. A Social History and Ethnography of an African Popular Music.
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  6. RECEIVED: Books and CDs

- Books

- CDs : Turkish vessel flute "bardakli düdük" (W. Dietrich, 1976)


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Editor: Tullia Magrini

Advisory Board:
Marcello Sorce Keller
Nico Staiti
Placida Staro

Hypertext MakeUp: Maurizio Morini

Copyright: Authors retain copyright but allow ITEM to publish, distribute, and archive the text electronically. After it has appeared in ITEM, the paper may be republished in any form the author wishes, electronically or in a paper journal, on the condition that the original locus and full citation information for the ITEM version is clearly indicated in any re-publication.

Readers may quote anything on ITEM within "fair use" limits, with citation as in previous paragraph.

Citation example:

Sorce Keller, Marcello. 1994. "Of Minority Musics, Preservation, and Multiculturalism: Some Considerations." ITEM 1 (20 September):2-7. Hypertext (Mosaic or X-Mosaic) at http://www.muspe.unibo.it/ictm/home.htm http://137.204.140.151/ictm/home.htm

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Maurizio Morini - < mauri@muspe.unibo.it>
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