Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna
Facoltà di
Lettere e Filosofia
Corso di laurea in Discipline dell'Arte, della Musica e
dello Spettacolo / Indirizzo Cinema
a.a. 1998/99
Semiologia del cinema e degli audiovisivi
dott. Guglielmo
Pescatore
II
semestre
L'esame
L'esame è orale. E' fortemente consigliata la redazione di una tesina da concordare con il docente (assieme alla relativa bibliografia) nell'ambito dei temi trattati nel corso monografico. La tesina (max 20 cartelle) dovrà consegnare almeno 10 giorni prima dell'appello. Per essere ammessi all'esame è necessario iscriversi nella lista che sarà predisposta presso il Dipartimento di Musica e Spettacolo (sede di via Barberia 4) a partire da due settimane prima dell'appello. La lista si chiude cinque giorni prima dell'appello.
Parte istituzionale
Selezione di voci da A. J. Greimas, J. Courtés, Semiotica. Dizionario della teoria del Linguaggio, Firenze, La casa Usher, 1984 (le voci prescelte verranno rese disponibili all'inizio del corso in forma cartacea e/o via Internet).
Ch. Metz, Semiologia del cinema, Milano, Garzanti, 1972.
G. Deleuze, L'immagine-movimento, Milano, Ubulibri, 1983. Gli studenti che abbiano sostenuto l'esame di Filmologia nell'a.a. 1997-98 (prof. Costa) sono tenuti a sostituire questo volume con il successivo L'immagine-tempo, Milano, Ubulibri, 1995.
N.B. Lo studio degli argomenti proposti nella parte istituzionale richiede conoscenze di base di semiotica. Pertanto, chi non ha sostenuto l'esame di Semiotica (scelta consigliata) deve integrare il programma istituzionale con la lettura di F. Marsciani, A. Zinna, Elementi di semiotica generativa, Bologna, Esculapio, 1991.
Parte monografica
Tesina più relativa bibliografia (vedi sopra).
Gli studenti non frequentanti, o che comunque non intendano preparare una tesina, devono integrare la parte istituzionale con un approfondimento a scelta tra i due proposti di seguito:
Percezione, linguaggio e narrazione nel cinema e nell'audiovisivo
Uno a scelta dei seguenti:
L'analisi del film