Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna
Facolta' di
Lettere e Filosofia
Corso di laurea in Discipline dell'Arte, della Musica e dello
Spettacolo / Curriculum Musica
a.a. 2001/2002
Filosofia della musica
Prof.
Paolo Gozza
Corso intensivo: II semestre (10/5+5
crediti)
Supporti alla didattica (pagine del corso)
Questo programma è rivolto sia agli studenti del vecchio Ordinamento degli Studi (laurea quadriennale), sia agli studenti del nuovo Ordinamento (laurea triennale). Il contenuto del programma è lo stesso. Il programma è diviso in due moduli, A e B, di 5 CFU (crediti formativi universitari) per 30 ore di lezione ciascuno (complessivamente fanno 10 CFU e 60 ore di lezione frontale).
Gli studenti del vecchio ordinamento dovranno preparare tutto il programma, ossia i contenuti dei due moduli, A e B, per un totale di 60 ore di lezione e 10 CFU.
Gli studenti del nuovo ordinamento hanno la libertà di scegliere il modulo A oppure il modulo B, equivalenti a 5 CFU ciascuno, oppure entrambi i cicli, per un totale di 10 CFU.
Sia gli studenti del vecchio che del nuovo ordinamento sono invitati a frequentare con assiduità le lezioni: il dialogo quotidiano col docente è il passaporto per la preparazione di qualsiasi corso universitario.
Modulo A:
La musica di Cartesio
Commento
Alletà di ventidue anni Cartesio scrive una delle sue prime opere: un breve trattato di musica che dona allamico Isaac Beeckman il 31 dicembre del 1618. Il Compendio musicale cartesiano circola manoscritto fino alla sua prima edizione nel 1650 a Utrecht, in Olanda, qualche mese dopo la morte dellormai celebre filosofo.
Il trattato cartesiano è unagile sintesi in 12 capitoli della teoria e della pratica musicale, studiata nel curriculum matematico frequentato da Cartesio nelluniversità dei Gesuiti. Cartesio dice che il fine della musica è delectare et movere, recare piacere e muovere le emozioni in chi ascolta. Il tema dellascolto della musica è il leitmotiv della riflessione di Cartesio. Pendant teorico dellascolto è loggetto con cui la musica consegue il fine di dilettare e commuovere, e tale oggetto è il suono. In breve, senza loggetto, che è il suono, la musica non esisterebbe, ma senza lascolto, che è il suo fine, la musica non avrebbe significato.
Muovendosi tra questi due poli, il trattatello cartesiano consente di riflettere su alcuni aspetti importanti della cultura musicale del tardo rinascimento: cosè musica per Cartesio e per il Rinascimento? cosè il piacere? cosa sono le emozioni? che relazione cè tra il suono, che è loggetto della musica, e il piacere dellascolto? cosa significa ascoltare la musica? e così via. La risposta a queste e a altre domande si trova nelle righe del trattato musicale di Cartesio, che sarà dunque loggetto duna lettura e dun commento critico giornaliero.
Letture
Modulo B:
La musica e le passioni: dalla cultura rinascimentale a Cartesio e Kircher
Commento
Il rapporto tra la musica e le passioni dellanima è un tema antichissimo della cultura musicale. Il Rinascimento tematizza questo rapporto in una vasta letterature, musicale e non, unificata dallespressione "i maravigliosi effetti della musica antica." Un contributo originalissimo a questa antica ma sempre attualissima problematica viene dalla magia rinascimentale, in particolare da Marsilio Ficino, che nel suo trattato di magia De vita (1489) indaga con grande finezza la terapia musicale della malinconia. Nella seconda metà del Cinquecento sono gli umanisti musicali fiorentini, come Mei, Galilei e Giacomini, a ridiscutere il tema della musica e degli affetti nel quadro della recezione della Poetica dAristotele. La problematica continua nella cultura musicale del Seicento, che ridefinisce il problema sulla base di una diversa concezione del rapporto mente-corpo a partire da Cartesio. Kircher è invece lepigono della tradizione magico-umanistica di derivazione rinascimentale.
Il programma prevede la lettura e il commento di pagine di Ficino, degli umanisti musicali italiani della seconda metà del Cinquecento, di Cartesio e di Kircher. I testi saranno distribuiti in fotocopia nel corso di ciascuna lezione, quindi verranno letti e commentati; la loro quantità sarà in funzione della capacità di ascolto e di elaborazione evidenziate durante le lezioni. Al termine del ciclo lo studente avrà una dispensa coi testi commentati degli autori letti e discussi.
Letture
Orario delle lezioni
Le lezioni del ciclo A avranno
inizio martedì 19 febbraio, alle ore 11, e termineranno venerdì
22 marzo.
Le lezioni del ciclo B avranno inizio martedì 9 aprile, alle ore
11, e termineranno venerdì 15 maggio.
Lorario delle lezioni è il seguente:
martedì, giovedì e venerdì dalle 11 alle 13 nella sede del Dipartimento di Musica e Spettacolo, in via Barberia 4, Aula B.
Ricevimenti
Il Prof. Paolo Gozza (e-mail: gozza@philo.unibo.it) riceve gli studenti:
nel periodo delle lezioni:
a) non laureandi: il martedì
e il giovedì, al termine delle lezioni.
b) laureandi: il venerdì alle ore 13.
nei rimanenti mesi di attività dellanno accademico:
a) laureandi: il martedì e
il giovedì alle ore 11.
b) altri studenti: il martedì e il giovedì alle 10.
Nota bene:
nella sua qualità di membro della commissione per le opzioni,
ossia dei passaggi dal vecchio al nuovo ordinamento degli studi,
il cui termine è fissato al 31 ottobre 2001, il Prof. Gozza
riceverà gli interessati ogni martedì, giovedì e venerdì
dalle ore 9 alle ore 11 a partire dal 25 settembre e per tutto il
mese dottobre 2001.