Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna Facoltà di Lettere e Filosofia

Facoltà di Lettere e Filosofia
Corso di laurea in Discipline dell'Arte, della Musica e dello Spettacolo /
Indirizzo Musica

a.a. 2000/2001

Storia delle teorie musicali

Dott. Mauro Mastropasqua
Corso intensivo: I semestre.


ESAMI

Aggiornamento 1: materiale di supporto didattico

La dispensa di quest’anno, che integra la bibliografia d’esame e il cui studio è necessario per sostenere la prova scritta, è disponibile:

  1. in versione informatica, in questo stesso sito: Guida all’esame
  2. in versione cartacea (rivolgersi in portineria per informazioni)

I tre documenti di cui consta questa Guida contengono anche alcune indicazioni (di cui sono previsti futuri aggiornamenti) per i laureandi in "Storia delle teorie musicali".

Aggiornamento 2: sostituzione bibliografica

Per sostenere l’esame di "Storia delle teorie musicali", gli studenti che in anni accademici precedenti hanno superato uno o più esami dei corsi di "Elementi di armonia e contrappunto" e/o di "Analisi musicale", con un programma la cui bibliografia contiene già il volume di L. Azzaroni (Canone Infinito) devono sostituire allo studio dei capitoli 2, 3, 4, 6 del suddetto volume, quello di:

A. Serravezza, Musica e scienza nell'età del positivismo, Il Mulino. Bologna, 1996 (capitolo 1: pp. 11-98);

a) Parte istituzionale

Teoria e prassi nella musica dell'Occidente

Una rassegna delle idee cardinali della speculazione teorico-musicale dell’ Occidente, i suoi paradigmi, le sue motivazioni nella storia dell’arte e delle idee. Parola chiave: notazione, sistema sonoro, modalità, tonalità, tempo musicale, verticalità/orizzontalità, analisi musicale, razionalità, relazione teoria/prassi

Bibliografia

1. L. Azzaroni, Canone infinito. Lineamenti di teoria della musica, Clueb, Bologna 1997: capitoli 2, 3, 4, 6;

2. H.H. Eggebrecht, C. Dahlhaus, Concetto di musica e tradizione europea, in: Che cos’è la musica?, Il Mulino, Bologna 1988, 23-39. 3.

3. G. Knepler, Teoria musicale, in: "Il Saggiatore musicale", V/1, 1998, 123-139

 

b) Corso monografico

Lo stile tonale come sistema di retrospezioni e prospezioni (sulle teorie di Leonard B. Meyer)

Leonard B. Meyer ha sviluppato una riflessione fortemente incline a mostrare le intersezioni tra teoria musicale ed estetica. Sedimentata su quell’intersezione, e parimenti fruttuosa per l’indagine sugli stili tonali, è la sua tecnica analitica, incentrata sul fatto che la comprensione di un discorso musicale non riguarda solo ciò che è presente - qui e ora - ma anche ciò che è già stato e seguirà nella catena di eventi sonori. Il corso esamina la relazione - necessaria - tra questo tipo di analisi e le convenzioni della tonalità in quanto "sistema", e presuppone quindi una serie di esercitazioni preliminari sull’armonia tonale.

Bibliografia

1) A. Schönberg, Manuale di armonia, Il Saggiatore, Milano 1963 (fino a p. 359).

2) L. B. Meyer, Emozione e significato nella musica, Il Mulino, Bologna 1992.

 

Avvertenze

1) La bibliografia del corso monografico potrebbe essere integrata, durante lo svolgimento del medesimo, da altri testi (meyeriani) che costituiranno materia d’esame. È fatto quindi obbligo a ogni studente (frequentante o non), a due mesi dall’inizio del corso, di tenersi informato su questo punto tramite la visione dell’eventuale integrazione del programma in bacheca – o nella rete Internet – oppure, in seconda istanza, tramite il contatto con il docente.

2) Per la natura degli argomenti svolti, l’insegnamento di Storia delle teorie musicali è da intendersi in stretta interazione con le attività svolte nell’ambito della cattedra di Elementi di Armonia e Contrappunto, di cui è quindi consigliata, contestualmente, la frequenza

 

Norme per l'esame

1) Per avere accesso all’esame orale (basato sulla conoscenza dei testi indicati nelle due bibliografie precedenti) si deve superare una prova scritta (valutata unitamente alla parte orale dell’esame). La prova scritta consta di un’esercitazione in cui si applicano le tecniche e i principi analitici acquisiti durante il corso (segnatamente: scrittura a quattro parti, teoria dei gradi - sulla scorta del Manuale di Schönberg indicato in bibliogtafia - e analisi secondo la tecnica di Leonard B. Meyer).

2) Gli studenti non frequentanti sono invitati, a questo proposito, a porre particolare attenzione alle pp. 185-189 del volume di L. Azzaroni in bibliografia, e hanno l’obbligo di integrane lo studio con quello delle pp. 98-114 (su Meyer) di: N. Cook , Guida all’analisi musicale, Guerini e associati, Milano 1991.

3) Lo scritto, se valutato positivamente, vale per altri due appelli consecutivi.

4) Gli studenti che ritengano di non possedere i rudimenti conoscitivi sufficienti alla lettura di una partitura musicale, sono caldamente invitati a farsene un’idea, prima dell’inizio del ciclo di lezioni, con la lettura del breve compendio Grammatica della musica, contenuta nell’Enciclopedia della musica Garzanti (1996: pp. 1083-1095).

 

Bibliografia suppletiva

I testi seguenti non costituiscono oggetto d’esame, ma solo un elenco orientativo di studi utili all’approfondimento degli argomenti del corso.

L. Azzaroni (a cura di), La teoria funzionale dell'armonia, CLUEB, Bologna 1991;
H. Besseler, L’ascolto musicale nell’età moderna, Il Mulino, Bologna 1993;
C. Dahlhaus, Analisi musicale e giudizio estetico, il Mulino, Bologna 1987;
C. Dahlhaus, Die Musiktheorie im 18. und 19. Jahrhundert, Erster Teil: Grundzuge einer Systematik (Geschichte der Musiktheorie 10), Wissenschaftliche Buchgesellschaft, Darmstadt 1984;
H. H. Eggebrecht, Il senso della musica. Saggi di estetica e analisi musicale, il Mulino, Bologna 1987;
--, Musica in Occidente. Dal Medioevo a oggi, La Nuova Italia, Firenze 1996;
D. Epstein, Al di la' di Orfeo, Ricordi, Milano 1998;
W. Frisch, Brahms and the Principle of Developing Variation, University of California Press, Berkeley, Los Angeles, London, 1984;
R. Gauldin, A Practical Approach to Eighteenth-Century Counterpoint, Prentice Hall, Englewood Cliffs 1988;
P. Gozza (a cura di), La musica nella rivoluzione scientifica del seicento, Il Mulino, Bologna 1989;
M. Mastropasqua, L’evoluzione della tonalità nel XX secolo. Atonalità e neotonalità in Schönberg e Hindemith, CLUEB, Bologna (in corso di stampa);
--, Analisi, ermeneutica, sovrainterpretazione, in: Musical Signification Between Rhetoric and Pragmatics – Proceedings of the 5th International Congress on Musical Signification, a cura di G. Stefani, E. Tarasti e L. Marconi, CLUEB, Bologna 1998, pp. 149-158;
J. Neubauer, The Emancipation of Music from Language, Yale University Press, New Haven and London 1986;
Schönberg, Stile e idea, (a cura di L. Pestalozza), Feltrinelli, Milano 1960, 1980;
--, Elementi di composizione musicale, Suvini Zerboni, Milano 1969;
--, Analisi e pratica musicale (a cura di I. Vojtech), Einaudi, Torino 1974
Serravezza, Musica e scienza nell’età del positivismo, Il Mulino. Bologna 1996;
M. Weber, I fondamenti razionali e sociologici della musica (1921), Edizioni di Comunità, Milano 1961, 1995 (Economia e società, vol. V)

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