10/11 TEATRO
LINGUAGGI DI REALTÀ
Tavola rotonda
coordina Gerardo Guccini; intervengono Babilonia Teatri, Mimmo Borrelli, Pietro Floridia, Mario Gelardi, Gigi Gherzi, Massimo Marino, Marco Martinelli, Motus, Cristina Valenti.
L’impatto
del mondo reale sulle pratiche dell’innovazione ha giustificato
l’adozione di diverse etichette. Si è parlato di “teatro e carcere”, di
“teatro e scuola”, di “teatro e narrazione”, “teatro civile” e “teatro
sociale”. Etichette che omettono una qualità essenziale degli
spettacoli a cui vengono applicate. E cioè il loro essere esiti
linguistici di percorsi di ricerca che coniugano diversi elementi: le
dinamiche culturali dell’innovazione e il rilancio della comunicazione
scena/platea; la centralità della performance e il “discorso” sul
presente. Accanto a nuove drammaturgie d’impianto dialogico, epico o
lirico/confessionale, si sono dunque consolidati linguaggi che parlano
della realtà assimilando al proprio interno le sue componenti
tematiche, linguistiche, spaziali e umane.
Per indicare queste soluzioni si è qui scelta un’ulteriore etichetta – “Linguaggi di realtà” – che risponde, molto modestamente e molto funzionalmente, allo scopo di orientare la discussione fra le invenzioni del teatro e l’esperienza vissuta del reale, che ora si traduce in drammaturgie e narrazioni; ora si svolge all’interno del processo teatrale facendone un laboratorio aperto di acquisizioni e incontri.
I partecipanti alla tavola rotonda sono rappresentativi d’importanti esperienze riconducibili, per vario verso, a questo indirizzo. Ricordiamo l’uso delle testimonianze registrate e le dichiarazioni personali degli attori negli ultimi spettacoli di Motus; le saghe adolescenziali composte da Marco Martinelli calando giovani di Ravenna, Diol Kadd, Scampia e Chicago negli archetipi narrativi di Jarry; la tenace amalgama di dialetto, luoghi comuni e linguaggio televisivo che caratterizza gli spettacoli della giovane formazione Babilonia Teatri; le tragedie di icastiche sonorità raccolte dal vivo di Mimmo Borrelli; l’opera di denuncia condotta da Gelardi con le drammaturgie di Roberto Saviano.
Filoni significativi come le esperienze di “teatro e carcere” e con attori diversamente abili, vengono qui rappresentati da Massimo Marino e Cristina Valenti che hanno seguito come studiosi, testimoni e intellettuali militanti, importanti processi teatrali appartenenti a queste tipologie.
Per indicare queste soluzioni si è qui scelta un’ulteriore etichetta – “Linguaggi di realtà” – che risponde, molto modestamente e molto funzionalmente, allo scopo di orientare la discussione fra le invenzioni del teatro e l’esperienza vissuta del reale, che ora si traduce in drammaturgie e narrazioni; ora si svolge all’interno del processo teatrale facendone un laboratorio aperto di acquisizioni e incontri.
I partecipanti alla tavola rotonda sono rappresentativi d’importanti esperienze riconducibili, per vario verso, a questo indirizzo. Ricordiamo l’uso delle testimonianze registrate e le dichiarazioni personali degli attori negli ultimi spettacoli di Motus; le saghe adolescenziali composte da Marco Martinelli calando giovani di Ravenna, Diol Kadd, Scampia e Chicago negli archetipi narrativi di Jarry; la tenace amalgama di dialetto, luoghi comuni e linguaggio televisivo che caratterizza gli spettacoli della giovane formazione Babilonia Teatri; le tragedie di icastiche sonorità raccolte dal vivo di Mimmo Borrelli; l’opera di denuncia condotta da Gelardi con le drammaturgie di Roberto Saviano.
Filoni significativi come le esperienze di “teatro e carcere” e con attori diversamente abili, vengono qui rappresentati da Massimo Marino e Cristina Valenti che hanno seguito come studiosi, testimoni e intellettuali militanti, importanti processi teatrali appartenenti a queste tipologie.
CIMES
Centro di Musica e Spettacolo
Laboratori DMS
via Azzo Gardino 65/a
40122 - Bologna
tel. +39 051 20 92 410-11
fax. +39 051 20 92 417
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