10/11 TEATRO
IL DIALETTO, UN LUOGO VIVO DELLA MEMORIA
di e con Mimmo Borrelli
h 15 seminario su ’A sciaveca: drammaturgia e dialetto
h 21 incontro aperto su La madre
Il
seminario verterà sugli sconfinamenti fra esperienze di scena e realtà,
sull’analisi e la contemporanea parafrasi in lettura di alcuni
materiali tratti dal testo di ’A sciaveca,
sulle verifiche delle eventuali potenzialità sceniche e d’efficacia
espressiva. Al posto degli attori, qui, vi saranno gli studenti, che
intendo coinvolgere attivamente sia nell’ambito della dissertazione
teorica che della prova pratica.
Quello che faremo sarà mettere in scena una spiegazione viva dei percorsi, animata da un dibattito diretto, “itinerante”, nell’ambito del quale distinguere l’esperienza della composizione scritta e quella della realizzazione scenica, stringendo l’obiettivo sull’indagine delle realtà indigene (fondamentali nel caso della mia drammaturgia), che sono sì motore fondante il compimento dell’opera, ma non sufficiente poiché ad esse vanno aggiunte le leggi che regolano l’esperienza drammatica: referente, luogo, contesto, tempo, circostanza, stato di coscienza…
Il testo della Madre, che spiegherò leggendone alcuni brani, è ampiamente ispirato a due fatti di cronaca e ad un mondo, quello di Torregaveta e dei Campi Flegrei, in cui, da sempre, ambiento tutte le mie storie. È un luogo della memoria vivo, che si disperde giorno dopo giorno; come un granchio allo scoglio, mi ci aggrappo di continuo, cercando di non farlo morire, confondendo tra scrittura e scena invenzioni e verità, suggestioni e orrori, infanzia ed epifania, in una continua rivelazione incerta sull’orlo d’un sud sempre più alla deriva (Mimmo Borrelli).
Per partecipare al seminario inviare entro giovedì 9 dicembre 2010 una mail a: fabio.acca@unibo.it
Attore, cantante, drammaturgo, Mimmo Borrelli dall’età di diciotto anni svolge numerose collaborazioni con le molteplici piccole-grandi realtà del panorama teatrale napoletano. Con ’Nzularchia, nel 2005, vince la 48ª edizione del Premio Riccione per il Teatro. Con ’A sciaveca vince il Premio Tondelli 2007. Testi che, per la visionarietà delle immagini, la musica del linguaggio – modulata sui dialetti dell’area flegrea – e l’impostazione mitica delle racconto drammatico, fanno di lui una delle voci più forti della nuova drammaturgia italiana. «Borrelli adopera una lingua in stretto dialetto dell’area flegrea, pervasa di arcaiche locuzioni popolari, in una struttura labirintica che scandisce i fatti della narrazione in dieci stazioni, ciascuna indicata come un “pianto”, lacerazione di anime che sembrano andare incontro ad un destino già scritto» (Franco De Ciuceis, «Il Mattino»).
Quello che faremo sarà mettere in scena una spiegazione viva dei percorsi, animata da un dibattito diretto, “itinerante”, nell’ambito del quale distinguere l’esperienza della composizione scritta e quella della realizzazione scenica, stringendo l’obiettivo sull’indagine delle realtà indigene (fondamentali nel caso della mia drammaturgia), che sono sì motore fondante il compimento dell’opera, ma non sufficiente poiché ad esse vanno aggiunte le leggi che regolano l’esperienza drammatica: referente, luogo, contesto, tempo, circostanza, stato di coscienza…
Il testo della Madre, che spiegherò leggendone alcuni brani, è ampiamente ispirato a due fatti di cronaca e ad un mondo, quello di Torregaveta e dei Campi Flegrei, in cui, da sempre, ambiento tutte le mie storie. È un luogo della memoria vivo, che si disperde giorno dopo giorno; come un granchio allo scoglio, mi ci aggrappo di continuo, cercando di non farlo morire, confondendo tra scrittura e scena invenzioni e verità, suggestioni e orrori, infanzia ed epifania, in una continua rivelazione incerta sull’orlo d’un sud sempre più alla deriva (Mimmo Borrelli).
Per partecipare al seminario inviare entro giovedì 9 dicembre 2010 una mail a: fabio.acca@unibo.it
Attore, cantante, drammaturgo, Mimmo Borrelli dall’età di diciotto anni svolge numerose collaborazioni con le molteplici piccole-grandi realtà del panorama teatrale napoletano. Con ’Nzularchia, nel 2005, vince la 48ª edizione del Premio Riccione per il Teatro. Con ’A sciaveca vince il Premio Tondelli 2007. Testi che, per la visionarietà delle immagini, la musica del linguaggio – modulata sui dialetti dell’area flegrea – e l’impostazione mitica delle racconto drammatico, fanno di lui una delle voci più forti della nuova drammaturgia italiana. «Borrelli adopera una lingua in stretto dialetto dell’area flegrea, pervasa di arcaiche locuzioni popolari, in una struttura labirintica che scandisce i fatti della narrazione in dieci stazioni, ciascuna indicata come un “pianto”, lacerazione di anime che sembrano andare incontro ad un destino già scritto» (Franco De Ciuceis, «Il Mattino»).
CIMES
Centro di Musica e Spettacolo
Laboratori DMS
via Azzo Gardino 65/a
40122 - Bologna
tel. +39 051 20 92 410-11
fax. +39 051 20 92 417
Centro di Musica e Spettacolo
Laboratori DMS
via Azzo Gardino 65/a
40122 - Bologna
tel. +39 051 20 92 410-11
fax. +39 051 20 92 417