Il seminario prende in esame le tre estetiche di Hitchcok, analizzandone il significato a partire da alcuni concetti della psicanalisi: a) Le tre estetiche: l’“estetica-contenitore”, l’estetica che produce l’incontro con l’Irrappresentabile, l’estetica di puro rinvio. Il cinema di Hitchcock verrà analizzato in relazione agli oggetti simbolo, parziali, scarto, “macchia”. b) I Nomi e l’Innominabile nel cinema di Hitchcock. c) Il fuoricampo, la Voce fuoricampo.
Tutto il cinema di Hitchcock coincide con la ricerca del Nome: del Nome dell’assassino Downhill, Murder, The Lady Vanishes, Il ladro, Il delitto perfetto ecc. Nel film Rebecca è il Nome del fantasma che troneggia, in Vertigo la vertigine tra il nome Madeleine/Judy e il fantasma, in Psycho, il nome è un’“insegna” identificatoria, in North by Northwest è il Nome Kaplan, che non esiste a consentire a Thornihill di avere il Nome, l’inversione nel monogramma dei Nomi tra Richard Blaney e Bob Rusk, ma soprattutto in Family Plot, suo ultimo film, dove il protagonista Arthur Adam-son è tale, un Fuori-Legge, poiché manca del Nome del Padre (è stato adottato da una famiglia di fruttivendoli) e incarna, di fatto, il figlio del primo Padre dell’uomo, Adam.
I film presi in esame (per ogni film due incontri): The Lady Vanishes (GB – 1938); Rebecca (USA – 1940); North by Northwest (USA – 1959); Psycho (USA – 1960); Frenzy (GB – 1972).

Beatrice Balsamo è psicologa, psicanalista, esperta delle narrazioni. Insegna presso la scuola AION di Psicoterapia analitica di Bologna e alla Scuola AIPAC di Pesaro (Associazione Italiana di Psicologia Applicata e della Comunicazione) “Psicologia dinamica” e “Psicologia delle narrazioni”. Ha collaborato con il Dipartimento di Scienze neurologiche e psichiatriche dell’età evolutiva presso l’Università di Bologna e l’Università La Sapienza di Roma, dedicandosi all’impiego della narrazione e del cinema in terapia. Ha tenuto vari seminari su Cinema e Psicanalisi, che hanno visto come argomento principale l’opera di Alfred Hitchcock, all’Università di Bologna e alla Università Cattolica di Milano. Da qui è scaturito il volume: Hitchcock: il Volto e la Cosa (Mimesis Ed., 2010).


Riservato agli studenti dell’Università di Bologna, ha una durata complessiva di 20 ore, dà luogo a 6 CFU (crediti formativi universitari – in tal caso la frequenza è obbligatoria). Si svolge martedì 16, 23, 30 novembre; martedì 7, 14 dicembre, sempre ore 14-18. Modalità di iscrizione: a partire dal 21 ottobre, h. 9, inviare mail di richiesta a michela.giorgi@unibo.it.

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