Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna Dipartimento di Musica e Spettacolo - La Soffitta 2007

  
7 maggio, Laboratori DMS – Auditorium

p r i m o i n c o n t r o

ore 14.30
Saluti delle autorità istituzionali in presenza di Anna Maria de Berardinis

ore 15
NOVECENTO E MILLE
registrazione audio dello spettacolo di e con Leo de Berardinis
(ascolto di alcuni brani)

ore 15.30
IL TEATRO DI LEO A BOLOGNA
incontro con gli attori
partecipano Eugenio Allegri, Antonio Alveario, Elena Bucci, Valentina Capone, Alfredo Caruso, Marco Cavicchioli (parlerà l'8), Angela Malfitano, Marco Manchisi, Ivano Marescotti, Francesca Mazza,  Fabrizia Sacchi, Marco Sgrosso, Paola Vandelli
messaggi di Gino Paccagnella, Stefano Randisi e Enzo Vetrano

ore 18.45
NOVECENTO E MILLE
registrazione audio dello spettacolo di e con Leo de Berardinis
(ascolto di alcuni brani)

ore 21
TOTÒ, PRINCIPE DI DANIMARCA
proiezione dell’unico spettacolo registrato di Leo de Berardinis



8 maggio, Laboratori DMS – Auditorium

s e c o n d o i n c o n t r o

ore 9
PAST EVE AND ADAM’S
registrazione audio dello spettacolo di e con Leo de Berardinis
(ascolto di alcuni brani)

ore 9.15
ALTRE EREDITÀ
incontro con attori, tecnici e ospiti istituzionali
partecipano Paolo Ambrosino, Silvio Castiglioni,  Franco Coda, Stefano De Matteis, Fulvio Ianneo, Claudia Manfredi, Massimo Marino, Roberto Soldatini, Teri Weikel
messaggi di Antonio Catalano, Stefano Perocco di Meduna,
Loredana Putignani e Maurizio Viani


ore 13
PAST EVE AND ADAM’S
registrazione audio dello spettacolo di e con Leo de Berardinis
(ascolto di alcuni brani)

t e r z o i n c o n t r o

ore 15
LEO SUSCITATORE DI ESPRESSIVISMO E CULTURA
incontro con intellettuali e artisti sostenitori
partecipano Alfonso Amendola, Paolo Cacchioli, Piero Casadei, Sergio Colomba, Bruno Damini, Davide Iodice, Laura Mariani, Gianni Manzella, Marco Martinelli, Claudio Meldolesi, Enzo Pezzella, Andrea Porcheddu, Concetto Pozzati, Franco Quadri, Alfonso Santagata, Fiora Scopece, Cristina Valenti (parlerà alla mattina), Vittorio Volterra
messaggi di Marco Baliani e Enzo Moscato
proiezione del video Appunti da  Santarcangelo di Mario Martone
si ringraziano Mario Martone e Riccione TTV per la gentile concessione

ore 18 CONCLUSIONI di Claudio Meldolesi

un sentito ringraziamento a Laura Mariani

7-8 maggio, ore 21
Laboratori DMS (via Azzo Gardino 65a)
Per un libro su Leo a Bologna
tre incontri per ritrovare Leo dentro e fuori di noi

a cura di Claudio Meldolesi  e Angela Malfitano


Il disinteresse culturale e l’inconsapevolezza socializzatasi sul caso di Leo de Berardinis danno la misura dell’oscuro disorientamento dei nostri anni. Questa parte del programma della Soffitta si augura perciò di avviare una sostanziale controtendenza.
Molti non sanno ancora che questo raro, nuovo maestro del teatro italiano ha conosciuto con l’inizio del secolo una tragica condanna: entrato in una casa di cura bolognese per sottoporsi a una banale operazione cosmetica, ne è uscito in uno stato prossimo al coma da cui non si è ripreso. E analogamente molti non sanno o hanno dimenticato che questo crimine è rimasto ampiamente impunito dalla giustizia.
Ci riuniremo perciò per riflettere ancora sulla vicenda che sembra rinnovare l’antica maledizione dell’attore nella nostra storia europea, ma soprattutto per riattivare e collegare tutte le possibili risorse delle nostre memorie: in particolare quelle del suo conclusivo ventennio bolognese succeduto ai tempi delle essenziali rivolte sceniche all’improvviso che Leo realizzò con Perla Peragallo e del radicamento alternativo di Marigliano. Sanguineti ha detto di recente “unica” la sua presenza nel teatro nazionale; e di fatto è naturalmente divenuto un attore oltre la recitazione stessa: quale artista della scrittura, della regia, della luce, della musica in ogni spettacolo. E’ l’attore italiano che più ha scavato in sé e intorno a sé con la sua compagnia di nuovi artisti, fino a rimanifestare in sintonia lontane esperienze dell’arte. Da creatore ubiquo lo abbiamo così visto coniugare con Shakespeare bellezze di Mozart e di Charlie Parker, Joyce e Caravaggio, della danza Odissi, di Dante e della Bibbia, non senza lasciare spazi di controcanto alla memoria di Totò. Ha così fatto del contrasto e dell’incursione di vita un fattore di costitutiva indipendenza della scena, cui era stato avviato da Carmelo Bene e orientato da Eduardo.
Ma sono molti i doni di questo portatore di vita attraverso il teatro, che ha studiato la fisica per resistere ai logoramenti dell’invenzione connaturati con l’esperienza recitativa; e poiché scena e vita appunto per lui producono sintonie incommensurabili possiamo considerare artistica la stessa cura dedicata da Leo alla crescita del suo ensemble di attori, tecnici straordinari e intellettuali in sintonia – al punto da giustificare eventuali mancati coinvolgimenti di suoi compagni in questa sede. E da artista ha trasmesso flussi benefici ai più vari ambiti cittadini: al nucleo fondatore dell’Arena del Sole, suo primo ospite in città, come ai più vari gruppi teatrali, da lui periodicamente accolti nel suo Spazio della memoria, e agli studenti.
A questi e agli altri doni di Leo non possiamo non corrispondere, anche se sono alla nostra portata solo delle limitate iniziative. Va valorizzato e completato il suo archivio, appena affidato dai suoi familiari al Dipartimento di Musica e Spettacolo, e va tradotta adeguatamente in libro la sua parte di storia bolognese: in particolare quella svoltasi dopo la pubblicazione della Bellezza amara di Gianni Manzella. Va avviato soprattutto un bilancio della sua permanenza di artista della differenza teatrale italiana. Ciò posto, prima di passare al programma sembra necessario un chiarimento generale. Siamo certi del fatto che la nostra cultura in genere deve assegnare al vissuto di Leo un posto di rilievo fra gli artisti teatrali del secondo Novecento, ma invitiamo al contempo i partecipanti a non acquisire atteggiamenti testamentari. Leo è ancora in vita perché non comuni sono le risorse fornite agli artisti come lui dalle attivazioni del preconscio, anche se ciò non può far sperare in una sua ripresa scenica. Ciascuno dei contributi ai tre incontri è stato pensato per costituire un paraATTENZIONE: il giorno prima si invita a ricontrollare sempre la data e
l'ora, per verificare eventuali cambiamentigrafo dell’annunciato libro su Leo a Bologna ed è quindi aperto a sviluppi da parte di coloro che possiedono testimonianze e documenti di ogni tipo.

Claudio Meldolesi



La Soffitta Centro di Promozione Teatrale
Laboratori DMS - via Azzo Gardino 65/a, 40122 Bologna
info: tel. 051 2092413  fax 051 2092417
soffitta@muspe.unibo.it - www.muspe.unibo.it





  Dipartimento di Musica e Spettacolo  
Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna