Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna Dipartimento di Musica e Spettacolo - La Soffitta 2006

LA SOFFITTA - Centro di promozione teatrale


LA SOFFITTA 2006
TEATRO
17 gennaio - 5 maggio
in collaborazione con
Arena del Sole - Cooperativa Nuova Scena - Teatro Stabile di Bologna

25 - 26 gennaio 2006

DAVIDE ENIA, OVVERO IL TAGLIO DEL TEATRO

a cura di Gerardo Guccini

25-26 gennaio, ore 21
Arena del Sole – Sala InterAction

Scanna

Premio Pier Vittorio Tondelli 2003

testo e regia di Davide Enia
luci di Claudio Pirandello
con Valentina Apollone, Luigi Di Gangi,
Alessio Di Modica, Katia Gargano,
Ugo Giacomazzi, Giorgio Li Bassi, Paolo Mazzarelli, Carmen Panarello, Antonio Puccia

produzione: Teatro Metastasio Stabile della Toscana,
La Biennale di Venezia, Teatro di Roma
Teatro Garibaldi di Palermo
in collaborazione con
Associazione Santo Rocco e Garrincha


26 gennaio, ore 15
Laboratori DMS - Teatro

Incontro con Davide Enia

coordina Gerardo Guccini


 

SCANNA: termine dialettale palermitano per “scannatura” .

“Scannatura”: l’atto dello scannare animali da macello, oppure il punto in cui l’animale è stato scannato.

“Scannare”: uccidere tagliando la canna della gola.

Mentre nella lingua italiana la parola “scannatura” si riferisce quasi esclusivamente agli animali, nel dialetto palermitano il termine “scanna” trasla il proprio significato letterale, e, nella maggior casistica del suo uso, con cruda evidenza simbolica viene a rapportarsi agli esseri umani, definendo così tutto il processo ed il funesto esito di una situazione conflittuale sfociata in disfatta totale, in perdita senza attenuanti, in sanguinosa tragedia.

È durante una guerra. Una a caso. Una delle tante. Una di quelle che tengono in vita questa realtà malata.
È una famiglia chiusa dentro un rifugio.
Che aspetta chi non arriverà mai.
Che cerca di fottere il tempo dell’attesa.
Che pratica un gioco al massacro teso a disvelare segreti e brutalità.
È una lotta inesausta, continua, necessaria.
È lo scorticare finzioni e paure con l’innocente forza dell’odio.
Sono linee rette che si scontrano. Cerchi che si spezzano.

Sono: due fratelli che si odiano; tre piccirìddi che vulìssero giocare tutto ‘u tìempo; due donne che cuciono; uno zio che pulizìa una pistola; un nonno che si esprime per passi biblici e che ci guarda diritto negli occhi.
Parlano in dialetto palermitano: una lingua priva del tempo futuro. Oltre c’è soltanto il dolore.
È un linguaggio, fisico e verbale, innervato di crudeltà e dolcezza. Violenza e poesia: altro, non esiste. Una via di mezzo: impossibile.
È un graffio, una carezza ed uno sputo.
Un fiore dai petali scuri.
Una corona di spine sulle nostre fronti innamorate.

Davide Enia


Il progetto si incentra sulla presentazione di Scanna e su un incontro con Davide Enia.
A Scanna è stato attribuito il Premio Pier Vittorio Tondelli 2003 nell’ambito del Premio Riccione per il Teatro diretto da Franco Quadri. Si legge nella motivazione: "Restando nella sua Palermo e facendone felicemente risuonare la lingua, nel suo primo testo a molte voci che ha l’ambizione della tragedia, l’autore ambienta in un rifugio antiaereo - nel quadro storico immaginario ma riconoscibile di una lotta di resistenza - il trapasso generazionale di una famiglia patriarcale, durante la vana attesa del padre, che sta rischiando la vita in un attentato antifascista. Il respiro del tempo in quel luogo claustrofobico segna un trapasso di potere, coronando l’educazione d’una nidiata di ragazzi all’uso delle armi e alla guerra civile in un contesto addirittura biblico, davanti a un nonno un po’ andato che ha il candore dei profeti e si esprime solo citando parole del Vecchio Testamento: le ore sono infatti scandite dall’attraversamento di una serie di metaforici giochi teatrali, che precedono l’avvento dei gesti risolutivi designati dai nomi dei sacramenti. Ma tra l’emergere di un passato di violenze familiari e l’iniziazione di questi picciriddi in crescita, nell’attesa della sirena liberatoria che non suonerà, si compie la catastrofe scannatoria evocata dal titolo: se il padre-padrone non tornerà, c’è già un ragazzo che ne assume l’eredità con un fratricidio. Grazie a una storia ricchissima di particolari, che scava nel costume per afferrarne il profondo senso civico, il cantastorie si rivela romanziere."

Davide Enia nasce a Palermo il 2 aprile 1974. È autore ed interprete di Italia-Brasile 3 a 2 (2002) e maggio '43 (2004). Con Scanna, che debutta con la sua regia nell’ottobre 2004 alla Biennale di Venezia, consegue, con la giuria che lo vota all’unanimità, il premio Tondelli per la drammaturgia al Premio Riccione per il Teatro nel 2003. Nel 2003 gli viene attribuito il premio UBU speciale “per la nascita di un nuovo cantastorie, dimostrata dalla sua attenta ricerca sulla memoria, sulla lingua, sulla tradizione del cunto di Palermo” e vince a Chisinau in Moldavia, il premio come miglior spettacolo con maggio ‘43 alla III edizione della rassegna internazionale “Teatrul Unui Actor”. Nel 2004 non vince nulla ma il Palermo torna dopo 31 anni in serie A. Un ottimo scambio. Nel 2005 gli viene conferito il premio Hystrio alla drammaturgia ed il Fescennino d’oro.
In televisione collabora con REPORT, per la quale scrive dirige ed interpreta L’asso dell’aviazione, uno spettacolino originale di 30 minuti andato in onda il 10 settembre 2004 in prima serata, prima della puntata sull’ONU.
A settembre 2005 gli è stato consegnato il Premio Olimpico come "Autore di Novità italiana" per i testi Italia-Brasile 3 a 2, maggio '43 e Scanna.
Ama particolarmente il cuscus di pesce, i gol a pallonetto e l'odore di basilico nelle mani. Quando non è in tournée per l’Italia e l’Europa, vive e cucina a Palermo.

 


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