Cinema Lumière – Sala 2/Officinema
via Azzo Gardino 65
2 novembre 2005, ore 20.30
RAPSODIA SATANICA
di Nino Oxilia, Italia/1917 (55’)
interpreti: Lyda Borelli (contessa Alba d'Oltrevita), Andrea Habay (Tristano), Ugo Bazzini (Mephisto), Giovanni Cini (Sergio), Alberto Nepoti
Per gli amanti del cinema muto la proiezione di questo film produrrà un fascino particolare. Non solo, la collaborazione tra tre archivi - la Cineteca di Bologna, la Cineteca Italiana di Milano e la Cinémathèque Suisse - ha fornito una copia restaurata in cui è possibile godere della complessità cromatica che caratterizzava il film (imbibizioni, viraggi e colorazione au pochoir), ma sarà possibile anche riascoltare in sala la musica scritta appositamente per questo film da Pietro Mascagni.
lunedì 7 novembre 2005, ore 20.00
LA CONTESSA SARA
di Roberto Roberti, Italia/1919 (68’)
interpreti: Francesca Bertini (Sara), Ugo Piperno (De Canhailles), Sandro Salvini (Pietro Severac), Emma Farnesi (Bianca), Raoul Maillard, Vittorio Bianchi, Alberto Albertini, Giuseppe Farnesi
Terzo film interpretato dalla Bertini sotto la direzione di Roberto Roberti, La contessa Sara riscosse molti consensi, soprattutto per l’interpretazione della sua protagonista. “Francesca Bertini, la beniamina di tutti gli spettatori, fu una Contessa Sara piena di slancio e di passione; la sua arte interpretativa, grazie alle precedenti numerose ottime affermazioni, si è ormai imposta e non si discute più”. (Carlo Fischer, in "La Cine-Fono", Napoli, n.420, 1920).
La copia del film, fino alla metà degli anni Ottanta considerata perduta, è stata ritrovata presso l'Archivo Nacional de la Imagen - Sodre di Montevideo e restaurata nel 2003 grazie allo sforzo congiunto di tre archivi (Bologna, Bruxelles e Montevideo).
LA PIOVRA
di Eduardo Bencivenga, Italia/1919 (53’)
interpreti: Francesca Bertini (Daria Oblosky), Amleto Novelli (Petrovich, la piovra), Livio Pavanelli (Maurizio Grafenthal)
Il film venne annunciato come la versione cinematografica del celebre processo a Maria Tarnowska, una nobildonna veneziana che fu protagonista della cronaca rosa, nei primi anni del Novecento. In realtà, i rimaneggiamenti al soggetto furono tali da rendere labile ogni rapporto tra i fatti realmente accaduti e la loro trasposizione sullo schermo. Accanto alla Bertini troviamo l’attore bolognese Amleto Novelli. Interpretando il ruolo della piovra, Novelli rovescia la classica situazione - tipica dei Diva-film - in cui è l’uomo soggiacere al fascino animale della femme fatale.
mercoledì 9 novembre 2005, ore 19.45
IL PROCESSO CLEMENCEAU
di Alfredo De Antoni, Italia/1917 (124’)
interpreti: Francesca Bestini (Iza Dobronowska), Gustavo Serena (Pierre Clémenceau), Alfredo De Antoni (Costantino Ritz), Lido Manetti (principe Sergio Stolikine), Nella Montagna (contessa Matilde), Vittorio De Sica, Antonio Cricchi, sig.ra Cinquini
Tratto dall’omonimo romanzo di Dumas figlio, Il processo Clémenceau vide una splendida interpretazione di Francesca Bertini. “[...] V’era da far tremare le vene e i polsi dell’attrice anche più geniale e più audace nell’affrontare questa muliebre figurazione. Francesca Bertini ha avuto quest’ardimento e vi si è preparata con bella fede, con giovanile ardore, con la coscienza piena delle proprie forze: e la sua è stata un’autentica, bella vittoria, la maggiore senza dubbi da quando trionfalmente tiene lo scettro del teatro muto” (Mario Consalvo, in La tribuna, Roma, 15/06/1917).
Una curiosità: tra i figuranti va notata la presenza di un ragazzino in calzoni corti che farà molta strada: Vittorio De Sica.
lunedì 14 novembre 2005, ore 20.15
ASSUNTA SPINA
di Gustavo Serena , Italia/1915 (73’)
interpreti: Francesca Bertini (Assunta Spina), Gustavo Serena, Carlo Benetti, Alberto Albertini, Antonio Cruicchi, Amelia Cipriani, Alberto Collo
Prima riduzione cinematografica del dramma omonimo di Salvatore Di Giacomo, Assunta Spina è una delle opere più intense interpretate da Francesca Bertini. Prima di intraprendere la carriera cinematografica, Elena Vitello - in arte Francesca Bertini - aveva già interpretato questo dramma al Teatro Nuovo di Napoli, nel ruolo di una figurante. Promossa a prima donna, sul grande schermo, la Bertini si entusiasmò a tal punto da intervenire addirittura sulla messa in scena del film. Ne dà testimonianza il regista del film, Gustavo Serena: “E chi poteva fermarla? […] organizzava, comandava, spostava le comparse, il punto di vista, l’angolazione della macchina da presa; e se non era convinta di una certa scena, pretendeva di rifarla secondo le sue vedute”.
mercoledì 16 novembre 2005, ore 20.00
L’ECLISSE PARZIALE DI SOLE DEL 17 APRILE 1912
di Luca Comerio, Italia/1912 (6’)
CRETINETTI S’INCARICA DEL TRASLOCO
Italia/1911 (8’)
interpreti: André Deed
I CARBONARI
Italia/1912 (34’)
interpreti: Vittoria Lepanto (principessa Spadda), Francesca Bertini (la ricamatrice Maddalena), Giovanni Pezzinga (Stellati)
L’UOMO MECCANICO
di André Deed, Italia/1922 (46’)
PRIMO CIRCUITO AEREO INTERNAZIONALE
1910 (13’)
9 marzo , ore 20
La caduta di Troia
regìa di Luigi Borgnetto e Giovanni Pastrone (1910)
Biglietteria:
prezzi del Cinema Lumière
per gli studenti DAMS € 1,50
info: 051 2195311
La Soffitta Centro di Promozione Teatrale
Laboratori DMS - via Azzo Gardino 65/a, 40122 Bologna
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Continua per il terzo anno la rassegna A Nuova Luce dedicata al cinema muto. Vale la pena ricordare che intorno alla seconda metà degli anni Dieci il cinema italiano visse un periodo di grande splendore. Erano gli anni del Divismo e attrici come Lyda Borelli (Rapsodia Satanica), ebbero un fascino talmente grande da influenzare non solo la moda ma anche gli atteggiamenti e le movenze delle donne italiane.
La rassegna quest’anno si concentra anche sull’altra grande Diva dell’epoca, Francesca Bertini. Dopo i numerosi omaggi rivolti alla Bertini negli ultimi anni – libri e retrospettive, in particolar modo – A Nuova Luce ripercorre alcune tappe fondamentali della carriera dell’attrice, dagli esordi (I Carbonari, 1912) alla piena affermazione (La contessa Sara, 1919, Il Processo Clémenceau, 1917). La manifestazione ripropone anche un programma dei primi anni, offrendo cioè una serata in cui si intende ricostruire la tipica proiezione che caratterizzava il cinema muto, fatta con un film “dal vero” iniziale, un feature film centrale ed una comica finale.
Caratteristica che contraddistingue questa rassegna è, come sempre, che tutte le copie proiettate sono state brillantemente restaurate e spesso ripropongono le colorazioni per cui i film erano apprezzati in origine.
Michele Canosa
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