Uno
spettacolo dell’huldrefolk,
il popolo nascosto dei folletti,
degli animali fantastici, delle
fate e degli gnomi intenti a
celebrare il passaggio dell' homo
sapiens-sapiens al nuovo
millennio.
"Credevano che
il mondo fosse fatto solo per
loro."
La
civiltà scenica di origine
europea soffre per la spaccatura
fra il teatro e la danza, quasi
che essi fossero due differenti
universi espressivi. Sono invece
un solo mondo che si articola poi
in generi distinti, ma radicati
nell’esperienza unitaria di
come il corpo-mente dell'attore/danzatore
diventa scenicamente presente.
Invece
di teatro e danza si può infatti
parlare di danza profonda e di
danza evidente. La danza profonda
è tipica delle forme sceniche
classificate come non danza. La
danza evidente si sgancia a volte
da ogni criterio mimico o
narrativo per presentarsi come
espressione pura del dinamismo
fisico.
Ogni
spettacolo, però, è danza,
nelle sue radici fisiche e
mentali, danza delle energie e
del pensiero.
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