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- EDUARDO
ED ALTRE APPARIZIONI
spettacolo in collaborazione
con
Arena del Sole - Nuova Scena - Teatro
Stabile di Bologna
COMPAGNIA
KATZENMACHER
Quali
fantasmi
tre atti
unici di Eduardo De Filippo
AMICIZIA - GENNARENIELLO
- IL CILINDRO
regia Alfonso Santagata
con Rossana Gay, Johnny Lodi, Augusto
Masiello, Massimiliano Poli, Anna Redi,
Alfonso Santagata
assistente alla regia Chiara Senesi
scenografia Daniele Spisa
luci Maurizio Viani
direttore di palcoscenico Tommaso
Checcucci
tecnico Francesco Margarolo
organizzazione Rita Campinoti
amministrazione Laura Bagnoli
organizzazione della tournée Emilio Vita
collaborazione al progetto Cristina
Valenti
una coproduzione Katzenmacher, Fondazione
Pontedera Teatro, Teatro Kismet OperA
con il contributo di Ministero per i Beni
e le Attività Culturali, Regione
Toscana, Comune
di San Casciano Val di Pesa
un ringraziamento alla Banda Oreste
Carlini di San Casciano Val di Pesa per
le musiche
Arena del Sole - Sala Grande, 26-27
marzo 2004 - ore 21
Eduardo ha
detto, in una sua lezione di
teatro, che "gli attori non
devono servire i personaggi, ma
al contrario sono i personaggi
che devono servire gli attori".
Nellapprendistato di
Eduardo attore è maturata la sua
sapienza di autore, prima di
sketch, poi di atti unici e
infine di commedie in tre atti.
Quali fantasmi fa parte di un
progetto triennale che prende lavvio
dagli atti unici per penetrare la
ricchezza inventiva che Eduardo
ha saputo rubare alla vita e
restituire al teatro, attraverso
trasfigurazioni continue che
hanno sempre avuto al centro il
corpo drammatico dellattore.
Teatro
di apparizioni e di fantasmi che
ha trovato nel riferimento alle
pratiche "basse" della
rivista e dell'avanspettacolo,
non un limite, ma straordinarie
risorse inventive.
"Il
teatro deve essere qualcosa di
magico che il pubblico non deve
sapere" ha detto,
consegnando ai giovani che lo
ascoltavano, ormai ottantunenne,
il segreto della sua "finzione
reale".
Il
titolo Quali fantasmi
contiene un interrogativo
implicito, al quale il nostro
spettacolo potrebbe rispondere
citando nuovamente Eduardo:
"I fantasmi siamo noi".
- Alfonso
Santagata
.
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Dalla
delicata ironia e dall'umorismo
amaro al gioco comico del teatro
nel teatro: Quali fantasmi
attraversa il mondo di Eduardo De
Filippo legando in un unico
meccanismo drammatico gli atti
unici Amicizia, Gennareniello
e Il cilindro. Come un
solo respiro, i tre testi
elaborano le classiche finzioni
della tradizione napoletana
disegnando un percorso a ostacoli
retto dagli equivoci e dai
travestimenti.
Il
teatro di Eduardo De Filippo si
esprime al pieno in questi testi
in cui si ritrovano tutti gli
elementi delle sue
invenzioni: dispositivi comici e
soluzioni grottesche, ambiguità
e mistero, ironia e paradosso.
Lelemento
magico ritorna nei personaggi e
nelle situazioni, a introdurre la
metafora dellillusione
teatrale, destinata a dissolversi
rapidamente come il provvisorio
potere che la finzione esercita
sulle cose.
Amicizia è il
rovesciamento crudele e mordace
del nobile sentimento che dà il
titolo allatto unico. Al
centro della vicenda è lagonia
di un malato le cui condizioni
estreme non valgono a farne
dimenticare il carattere
difficile e impulsivo. Accanto a
lui è rimasta solo la sorella,
cui si aggiunge il conforto di un
amico fraterno, destinato a
subire il colpo finale di un
inaspettato disvelamento.
Costretto a recitare personaggi
diversi per farsi accettare dal
burbero amico, lincauto dà
vita a una serie di grotteschi
travestimenti finché, tirato in
ballo da una delle sue
interpretazioni, si ritrova
depositario di un segreto dalle
conseguenze fatali
Gennareniello è
uno schizzo dambiente dove
personaggi dai temperamenti
pratici e fantasiosi, irriverenti
e inquieti, artistici e
stravaganti mettono in scena le
rispettive debolezze e gli
inevitabili bisticci. Un
pensionato che non sa rinunciare
alle illusioni della civetteria
femminile è combattuto fra la
raggiunta maturità e
una mai sopita gioventù che si
nutre di fraseggi poetici e
fantasiose invenzioni. La moglie,
donna quanto mai solida e
concreta, si scopre preda di una
violenta gelosia, che mette a
rischio la sua unione e fa
vacillare lintera
impalcatura della famiglia e del
suo vicinato, coinvolgendo il
coro delle figure di contorno,
che non mancano di fornire
irresistibili contrappunti allintera
vicenda.
Il cilindro è
il copricapo "eterno e
miracoloso" che il
protagonista, un ex custode di
teatro, indossa per realizzare le
sue magie quotidiane: intimidire
i creditori, raggirare i
malcapitati, impressionare gli
sprovveduti. Un sapiente
meccanismo di "teatro nel
teatro" che mette in scena
un finto cadavere e una
prostituta per truffa, un
apprendista stregone e una moglie
manesca, un vecchio refrattario
allillusione e un intero
quartiere che si accalca a
godersi lo spettacolo.
"È la
lotta del bene e del male, la
crudele vittoria sui giusti da
parte della insaziabile avidità
della vigilanza notturna. Giorno
verrà che un raggio di luce
veritiera verrà a squarciare la
coperta tenebrosa, disperdendo
nel nulla il fetore che ti
circonda
"
Don Agostino, ex custode di
teatro (Il cilindro)
Alfonso
Santagata ha fondato la Compagnia
Katzenmacher nel 1980.
Fra i protagonisti riconosciuti
del rinnovamento della scena
italiana, ha saputo coniugare,
nel suo percorso di autore,
attore e regista, la
sperimentazione di nuovi
linguaggi e una riscrittura
personalissima dei classici e
della letteratura drammatica che
lha portato a confrontarsi
con Shakespeare e i tragici
greci, Büchner e Cervantes,
Beckett e Pinter.
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