Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna La Soffitta 2004 - TEATRO - Ciclo filmico Tragedia Endogonidia

 LA SOFFITTA 2004

TEATRO
19 gennaio - 16 maggio

 
IL PROGETTO TRAGEDIA ENDOGONIDIA

Ciclo filmico della 'Tragedia Endogonidia'


di Cristiano Carloni, Romeo Castellucci, Stefano Franceschetti
presentazione di Gerardo Guccini
partecipano Cristiano Carloni e Stefano Franceschetti
video di: C.#01 Cesena, A.#02 Avignon, B.#03 Berlin,
BR#04 Bruxelles, BN.#05 Bergen, P.#06 Paris,
R.#07 Roma

SOCÌETAS RAFFAELLO SANZIO
Tragedia Endogonidia

di Romeo Castellucci
regia, scenografia, luci e costumi: Romeo Castellucci
composizione drammatica, sonora e vocale: Chiara Guidi
traiettorie e scritture: Claudia Castellucci
musica originale ed esecuzione dal vivo: Scott Gibbons
memoria video: Cristiano Carloni, Stefano Franceschetti
fotografie: Luca Del Pia

Produzione: Socìetas Raffaello Sanzio, Festival d'Avignon, Hebbel Theater/Berlin, KunstenFESTIVALdesarts/Bruxelles/Brussel, Bergen International Festival, Odeon Théâtre de l'Europe con il Festival d'Automne/Paris, Romaeuropa Festival, Le-Maillon Théâtre de Strasbourg, LIFT (London International Festival of Theatre), Théâtre des Bernardines con il Théâtre du Gymnase/Marseille
in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione
con il supporto del programma Cultura 2000 dell'Unione Europea
CLT2002/A2/IT-2055 Anno 2000

Laboratori DMS - Auditorium, 22 aprile - ore 15

Tragedia Endogonidia

La Tragedia Endogonidia è un sistema drammatico concepito da Romeo Castellucci e fatto proprio dalla Socìetas Raffaello Sanzio, che investe anche l'economia, con nuovi criteri di produzione, di replica e di giro.
     È un'opera aperta, proiettata verso il futuro, con un'estensione misurata in tre anni.
     La produzione non è un atto iniziale, ma dura per tutta la durata della Tragedia Endogonidia. L'intero ciclo drammatico è composto da undici singoli Episodi, legati ognuno a una città europea diversa. Il ciclo è concepito come un processo di invenzione privo di pause e di repliche. E' un sistema drammatico in crescita, e gli Episodi sono gli stadi del suo cambiamento.
     Non è più uno spettacolo concluso che si sposta, ma lo stesso spostamento diventa un criterio dello spettacolo. Lo spostamento è un motivo coessenziale di cambiamento, è potenza del progetto. La prospettiva si rovescia: non siamo noi che andiamo nelle città, ma sono le città che entrano nel nostro dispositivo drammatico come mete in una corsa.
La Tragedia Endogonidia, che ha ottenuto il sostegno dell'Unione Europea nell'ambito dei Progetti pluriennali, non è semplicemente una co-produzione, ma un tessuto dove si intrecciano trame di pensiero in crescita, e dove diventa comune il farsi carico di un'opera aperta, che si forma, e che nessuno conosce in anticipo.
     La Tragedia Endogonidia accosta due termini antitetici. "Endogonidia" si riferisce a quegli esseri viventi semplici che hanno al proprio interno la compresenza delle gonadi: ciò permette loro di riprodursi senza fine, secondo un effettivo principio di immortalità che esige, d'altro canto, una continua scissione da se stessi. "Tragedia", al contrario, presuppone la morte (dell'eroe), che è da sempre contenuta in ogni presenza della vita.
     Nell'antica Grecia gli Episodi erano quelle parti della tragedia che rappresentavano soltanto i fatti, senza alcun commento (che allora spettava al Coro). Qui l'abbiamo immaginata priva di Coro, cioè priva di discorsi, spiegazioni e commenti. Gli Episodi sono fatti, e in antico erano fatti esemplari attuati da eroi. Qui non si rifanno più ad alcun mito riconoscibile.
     Un nuovo senso politico circonda e fonda l'insieme civile di spettatori che assistono a questa nuova tragedia. Da essa scaturirà un pensiero rivolto al futuro. Non si tratta, infatti, di una rielaborazione di miti e di figure antiche. La proposta è tutta proiettata su immagini contemporanee, che non rimandano nient'altro che a se stesse. Ci troviamo, così, di fronte a quadri inediti, che interrogano la nostra interpretazione senza fornirci chiavi di lettura sicure o predefinite.
     Indubbiamente la storia e il nostro passato rientrano nel nostro ricevimento, ma si tratta di connessioni nuove, di passaggi intuiti: non vi è la garanzia esegetica di un autorevole precedente. Ci troviamo, per una volta, di fronte a un nuovo inizio, dove ancora tutto deve essere inventato coerentemente.
     La Tragedia Endogonidia nell'arco di tre anni si sviluppa in dieci città, in ognuna delle quali viene rappresentato un Episodio il cui titolo è formato dalla sigla delle città di riferimento e da un numero progressivo. Il progetto, che impegnerà la Socìetas fino alla fine del 2004, è dunque così suddiviso:

Calendario generale della TRAGEDIA ENDOGONIDIA

C.#01 CESENA/Socìetas Raffaello Sanzio 25-26 gennaio 2002
A.#02 AVIGNON/Festival d'Avignon 7-15 luglio 2002
B.#03 BERLIN/Hebbel Theater 15-18 gennaio 2003
BR.#04 BRUXELLES/BRUSSEL/Kunsten Festival des Arts 4-7 maggio 2003
BN.#05 BERGEN/International Festival Norway 22-25 maggio 2003
P.#06 PARIS/Odéon Théâtre de l'Europe avec le Festival d'Automne 18-31 ottobre 2003
R.#07 ROMA/Romaeuropafestival 21-30 novembre 2003
S.#08 STRASBOURG/Le Maillon Théâtre de Strasbourg 17-20 febbraio 2004
L.#09 LONDON/ London International Festival of Theatre 13-16 maggio 2004
M.#10 MARSEILLE/Les Bernardines avec le Théâtre du Gymnase 20-26 settembre 2004
C.#11 CESENA/Socìetas Raffaello ottobre 2004


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