Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna
La Soffitta 2002 CINEMA - Sur les bords de la caméra
- ateneo di bologna
-
- ministero per i
beni e le attività culturali
- dipartimento dello
spettacolo
- regione emilia
romagna
- assessorato alla
cultura
- provincia di
bologna
- assessorato alla
cultura
facoltà di lettere e
filosofia
fondazione del monte di
bologna e ravenna
fondazione cassa di
risparmio in bologna
|
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- alma mater studiorum
- università di bologna
- dipartimento di musica e
spettacolo
- la soffitta
- centro di promozione
teatrale
|
- cinema
- ottobre 2001 - giugno 2002
- Storck-Dekeukelaire-De
Heusch-Servais
- ciclo di
proiezioni a cura di Laura Vichi
- in
collaborazione con
- Cineteca del
Comune di Bologna - Fonds Henri Storck (Bruxelles)
- Editions
Yellow Now (Crisnée) - Associazione Culturale Malombra
(Bologna)
-
- 20, 21 e
22 giugno 2002 ore 20.30
- al cinema
Lumière (via Pietralata 55/a - Bologna)
-
- PROGRAMMA
-
- giovedì
20 giugno ore 20.30
- Chromophobia,
Raoul Servais, 1969, 10
- Visions de
Lourdes, Charles Dekeukeleire, 1932, 18
- Flamme
blanche, Charles Dekeukeleire, 1930, 11
- Les
maisons de la misère, Henri Storck, 1937, 30
- La perle,
Henri d'Ursel, 1929, 20'
-
- venerdì
21 giugno ore 20.30
- Sur les
bords de la caméra, Henri Storck, 1932, 10
- Histoire
du soldat inconnu, Henri Storck, 1932, 10
- Les gestes
du silence, Henri Storck, 1960, 20
- Les gestes
du repas, Luc de Heusch, 1958, 23
- To Speak
or not To Speak, Raoul Servais, 1970, 11
- Operation
X-70, Raoul Servais, 1971, 10
-
- sabato 22
giugno ore 20.30
- Jeudi on
chantera comme dimanche, Luc de Heusch, 1967,
90
- 20,
21 e 22 giugno 2002
- Storck-Dekeukelaire-De
Heusch-Servais
- ciclo di
proiezioni a cura di Laura Vichi
-
- Il filo rosso che unisce tutti i
film di Sur les bords de la caméra è lo sguardo
di quattro maestri del cinema belga di almeno due
generazioni diverse, sulla società che li circonda, uno
sguardo che si attua in forme diversissime, anche
nellambito della filmografia di uno stesso autore.
Prendiamo per esempio Henri Storck, la cui fama è dovuta
soprattutto a Borinage, capolavoro del
documentario sociale e militante girato insieme a Joris
Ivens, che però non ci fa conoscere che un aspetto molto
circoscritto della produzione del cineasta belga. Il
"cinema sociale" di Storck, infatti, è un
oggetto molto variegato: si va dai montaggi-pamphlet
pervasi di umorismo caustico anticapitalisti e
antimilitaristi (Sur les bords de la caméra e Histoire
du soldat inconnu) a una denuncia sociale
propagandistico-informativa che si ispira alla scuola
griersoniana (Les maisons de la misère), ad un
cinema educativo più canonico (Au carrefour de la vie),
che tuttavia, visto oggi, per il modo di trattare la
delinquenza minorile, non può non far pensare, anche se
con le dovute differenze, al Truffaut di I 400 colpi.
Il sociale è invece ridotto a spunto in Les gestes du
silence, un film poetico in cui un padre e un figlio
sordomuti interpretano una lirica di Jacques Dormont,
poeta colpito dallo stesso handicap.
I due film di
Charles Deukekeleire selezionati per la rassegna, rappresentano
due modi ancora diversi di affrontare le tematiche sociali.
Entrambi hanno al centro il fenomeno del pellegrinaggio, quello
dei nazionalisti fiamminghi alla Tour dYser (Flamme
blanche) e quello religioso "classico" al Santuario
di Lourdes, ma segnano anche, sul piano formale, il passaggio da
uno sperimentalismo dispirazione sociologica ad un
"formalismo realista" che segna gran parte della
successiva filmografia dellautore.
Di Luc de Heusch,
etnologo, sociologo e cineasta del Nuovo Cinema, la rassegna ha
voluto proporre, oltre al suo lungometraggio più apprezzato e
premiato, Jeudi on chantera comme dimanche, anche uno
studio sui gesti della nutrizione in Belgio (Les gestes du
repas).
Infine, di Raoul
Servais, maestro del cinema danimazione, la rassegna
presenta tre cortometraggi che coniugano la vena fantasy
tipico di tutta la sua produzione, ad uno sguardo fortemente
polemico sul mondo contemporaneo: in Chromophobia un
"esercito grigio" vuole a tutti i costi cancellare i
colori dal mondo per imporre la dittatura di una visione in
bianco e nero, in Operation X-70 una potente nazione
sperimenta un gas letargico che trasforma imprevedibilmente gli
abitanti del "Nebelux", in To Speak or not To Speak
luomo qualunque è posto al centro della manipolazione
delle informazioni televisive
Laura
Vichi
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