Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna
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STAGIONE 2001 - le
linee della scena teatro |
Los locos del Calvario
Confuso, impaurito, tenta di rispondere a domande troppo grandi per lui, ed č proprio mentre lo sforzo diviene sofferenza che affiorano ricordi che in corsa con spietate visioni ci portano nel suo viaggio. Stretti a lui partiamo e andiamo ad incontrare i suoi "matti di Dio", cioč... Los locos del Calvario, i ragazzi di strada di Managua che ogni giorno, a strappi, morsi e sputi, cercano di prolungare ancora di qualche centimetro la propria corsa. "Il Calvario", č il nome di una chiesa che sorge presso il Mercado Oriental di quella cittā, praticamente il loro rifugio. I niņo de la calle, la chiesa del Calvario, il Mercado Oriental di Managua, Francisco e i suoi fratelli, Chiara e i suoi figli, vicende che si fanno storie, paure e angosce; desiderio damore, bisogno di amare. Ricordo i giorni a Managua stretto ai ragazzi lungo i viottoli del Mercado Oriental, ricordo le parole, gli odori, i colori; ricordo i miei pensieri di allora: "Se dovessi mettere in scena un San Francesco č da qui che avrebbe senso partire" In quei visi vedevo "i poverelli di Assisi", che scalzi e laceri continuavano imperterriti a mortificare una carne che del precedente splendore serbava ben poco. Nulla di ciō che viene narrato nel lavoro teatrale č frutto di fantasia, tutto č spietatamente reale. Quei ragazzi di cui parlo esistono, hanno gli stessi nomi, gli stessi volti, la medesima gioia e lidentica disperazione raccontata, cosė come sono vicende realmente accadute quelle che si dipanano nello scorrere delle parole. Francisco, Chiara, i suoi compagni esistono "non visti", "non voluti" nelle stradine del Mercado Oriental, io li ho incontrati e non posso non parlarne. Sono obbligato a farlo. Giancarlo Biffi NIŅOS DE LA CALLE L'incasso delle serate sarā devoluto al progetto Los Quinchos per il recupero dei bambini di strada di Managua. Il progetto (fondato nel 1992 attraverso l'iniziativa di un'insegnante italiana, Zelinda Roccia) opera attraverso tre strutture: a Managua avviene il lavoro in strada con la fase di approccio e di prima accoglienza dei bambini inalanti colla ("huele-pega"); a San Marco (Carazo) e a Granada hanno sede le due comunitā dove i bambini abitano, frequentano le scuole pubbliche, partecipano a corsi di formazione artigianale e vengono avviati al lavoro. Il progetto Los Quinchos non riceve contributi dal governo nicaraguense, ma č sostenuto dai comitati di base italiani di Cagliari, Bolzano, Vaprio d'Adda che promuovono iniziative per il sostegno economico del progetto. Al termine della prima serata di spettacolo (venerdė 27 aprile, Teatro San Martino) avrā luogo lincontro con PINO CACUCCI dal titolo NIŅOS DE LA CALLE. Pino Cacucci, scrittore che vive tra Bologna e LAmerica Latina, č autore, fra laltro, di Puerto Escondido (1990) da cui Gabriele Salvatores ha tratto il film omonimo; Tina (1991) biografia di Tina Modotti; San Isidro Futbol (1991) da cui il film Viva San Isidro; Camminando. Incontri di un viandante (1996); Demasiado corazón (1999). Ha curato i volumi Latinoamerica (di Ernesto Che Guevara e Alberto Granado, 1993) e Io, Marcos. Il nuovo Zapata racconta (1995). Info: La Soffitta 051.2092021 - 2092018; Teatro Comunale di Casalecchio 051.593133 |