Il
concerto propone tre pratiche musicali distinte per genere, per
collocazione sociale, per tipologia, tutte provenienti dallo Has,
piccola regione del Kosovo. La musica maschile dei pastori viene
eseguita da due cantori e virtuosi suonatori degli strumenti pastorali
di quella regione: il flauto
kaval, la zampogna
bishnicė.
Si tratta della prima volta che simili repertori vengono proposti al
pubblico di una sala da concerto. La musica delle donne viene qui
rappresentata da due cantanti e suonatrici di tamburello di etnia rom,
che suonano da professioniste in occasione delle feste di nozze e di
circoncisione. Conclude il concerto la musica dei rom di Gjakova: qui
il
tupan, il tamburo bipelle
che altrove accompagna le surne, suona, col clarinetto e col
tamburello, repertori del tutto diversi, in cui melodie dalla
costruzione peculiare si sviluppano su strutture ritmiche estremamente
complesse, che appaiono in parte modellate sui repertori femminili di
tamburello.
The concert presents three separate musical
practices all coming from Has, a small region in Kosovo:
the men's music of the shepherds, which is performed by two singers and
virtuoso players of pastoral instruments common in the region (for the
first time repertories of this kind are performed in public in a
concert hall); the women's music, performed here by two Romani singers
and tambourine players, who are usually called to perform during
wedding and circumcision ceremonies; the music of the Gjakova Romanis,
where the
tupan, with clarinet and tambourine, plays unique melodies.
Vai al video del concerto