L’orchestra di Süleyman Erguner esegue le musiche del repertorio sufi turco, legate alle cerimonie del
mevlevi, note per le danze dei dervisci rotanti. La voce, sola e accompagnata da
ney,
kemence,
kanun,
bendir,
è di una singolare profondità; il timbro ricco di armonici viene
utilizzato per marcare anche ritmicamente l’andamento della melodia. I
melismi del canto, articolati molto nettamente, con colpi di glottide,
ricalcano i colpi d’arco sulla corda del
kemence:
qui come altrove il travestimento della voce, il suo de-umanizzarsi
facendosi strumento marca l’orizzonte sonoro della cerimonia sacra. Il
cantore, Ali Riza Şahin, è muezzin alla moschea Fatih di Istanbul.
Erguner, di famiglia di musicisti, è uno dei più affermati suonatori di
ney della Turchia, insegnante di strumento e di teoria musicale al Conservatorio di Istanbul.
Süleyman Erguner's orchestra performs music from Turkey's Sufi repertory, linked to the
mevlevi ceremonies, known as the dance of the swirling dervishes. The solo voice, accompanied by
ney,
kemence,
kanun,
bendir,
is singularly deep; the timbre rich in harmonics is used to
stress - also rhythmically - the melody progression. The singing
melism, with clear articulation, and glottal clicks, recalls the bow
striking the kemence string. The voice camouflaging, its
de-humanisation in an instrument, all outline the sound horizon of the
sacred.
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