Le
Bistrishki Babi, originarie della regione di Vitosha, in Bulgaria,
propongono in concerto quel repertorio di canti polifonici
tradizionalmente eseguiti dai gruppi femminili per i riti nuziali, del
maggio, di San Giovanni. Queste musiche si basano su una peculiare
procedura polifonica detta
shoppe,
di origini molto antiche: una o due esecutrici elaborano la melodia,
che si compone di due elementi
l’izvikva
(grido, chiamata) e il
bouchikrivo
(ringhio, ruggito malvagio), mentre altre cantanti eseguono un suono
tenuto di bordone. L’uso di un’emissione vocale particolarmente
nasalizzata unitamente alla voce dispiegata quasi sempre al massimo
della sua intensità conferiscono all’insieme una sonorità del tutto
singolare. Il repertorio comprende gli
horo,
danze collettive in cerchio di origini arcaiche, che hanno analoghi in
molte parti dei Balcani e brani eseguiti in occasione del
lazaruvane,
particolare cerimonia d’iniziazione per le giovani donne.
Bistrishki
Babie, from Bulgaria's Vitosha region, present in their concert the
repertory of polyphonic songs traditionally performed by women during
weddings. The music is based on the ancient polyphonic procedure called
shoppe:
one or two singers develop the melody composed of two elements,
izvikva (cry, call)
and
bouchikrivo
(growl, wild roar), while the others perform a sustained drone sound.
The repertory also includes
horo,
a group circle dance of remote origin.
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