In Romania
l’intrattenimento musicale nelle feste pubbliche e private è fornito da
taraf di lăutari, musicisti
professionisti, solitamente rom. Nei secoli
si sono abituati a raccogliere qualsiasi stimolo e a riprodurre i più
diversi generi per diverse committenze. I musicisti di Balcanico Jazz,
un gruppo di lăutari rumeni che sono vissuti a Napoli, oltre a
suonare le musiche di tradizione per i loro
connazionali emigrati hanno iniziato a suonare, per il pubblico locale,
nei nights della costiera amalfitana e nelle piazze delle città; hanno
elaborato un repertorio fatto di arrangiamenti jazz di canzoni di
Carosone e altri autori napoletani, musiche tradizionali della
Campania, e musiche strumentali rumene, bulgare, serbe, oltre a
composizioni “ungheresi” di Liszt e Brahms. Con pianoforte, clarinetto,
fisarmonica, contrabbasso, batteria suonati con grande padronanza del
linguaggio jazz ma pure con reminiscenza dei linguaggi musicali di
tradizione rumena, colgono appieno lo spirito della musica di cui si
appropriano, dello stile in cui la traducono, della tradizione da cui
provengono.
ricerche di Elio Pugliese e Nico Staiti