Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna Suoni dal Mondo 2006


 SUONI DAL MONDO 
festival di musica etnica     XVII edizione     ottobre-dicembre 2006 
 

Presentazione

L’edizione 2006 di Suoni dal Mondo intende proporre, quali momenti salienti del Festival, tre orchestre professionali di altissimo livello, appartenenti a tradizioni assai diverse tra loro: quella indiana, quella dei Balcani centrali e quella giapponese, che danno conto, pur nelle estreme differenze, del maturo livello estetico e della complessità del pensiero musicale raggiunto da sistemi distanti dal nostro.
Gli altri tre concerti si richiamano a tradizioni più circoscritte, ma non meno rappresentative dell’originalità di repertori che in parte vanno scomparendo o progressivamente modificandosi.

In apertura, verrà presentata l’orchestra di musica classica dell’India del sud del virtuoso flautista Natesa Ramani, esponente di una delle più ricche e complesse tradizioni musicali del mondo.
Il secondo concerto è dedicato alle voci ed agli strumenti della Liguria e vede la partecipazione di due gruppi musicali: il primo propone il canto polivocale di Ceriana, la cui singolarità consiste nella fusione dei timbri delle voci maschili (due solisti accompagnati dai bassi di bordone), che crea l'insorgere del "cantino", un'eco simile a una voce femminile del tutto illusoria; il secondo gruppo recupera la tradizione del piffero delle quattro Province, offrendo musiche della civiltà contadina di tradizione orale per piffero (oboe popolare) e fisarmonica,  le cui origini risalgono al Seicento.
Il terzo appuntamento vede protagonista un grande fisarmonicista di fama mondiale: Peter Soave, accreditato protagonista della tradizione italo-americana dello strumento. Senza perdere il rapporto con la propria tradizione, Peter Soave è diventato, col bandoneon e il bayan, un virtuoso interprete di musica contemporanea.
Segue un Trio bretone di altissima qualità, diretto da Christian Duro, noto e qualificato esponente di una tradizione ormai quasi completamente assorbita dal folk-revival, fenomeno che ha interessato largamente le musiche bretoni.
Il quinto concerto è eseguito con particolari percussioni giapponesi, il taiko (nome generico con cui vengono indicati i tamburi dal corpo di forma cilindrica o a barile) che fin dall'antichità ha assunto significati magico-sacrali in feste, danze e riti religiosi, e resta oggi strumento protagonista della musica sia popolare che artistica. Il concerto che viene proposto evoca gli antichi  rituali del tempio e l'intensità emotiva che le percussioni comunicavano.
Nell'ultimo concerto verranno presentati aspetti diversi e poco noti delle tradizioni musicali dei Balcani centrali, con il repertorio ampio e complesso delle surle e dei daouli, gli oboi e il tamburo bipelle di derivazione turca largamente presenti in area balcanica.

Per una maggiore comprensione delle proposte spettacolari, alcuni eventi saranno affiancati da incontri con i musicisti, mostre, seminari e laboratori.

Nico Staiti
Direttore artistico di Suoni dal mondo

 

Direttore del Dipartimento di Musica e Spettacolo
Franco La Polla

Direttore Artistico
Nico Staiti

Responsabile Scientifico del CIMES
Gerardo Guccini

Amministrazione
Anna Facchini, responsabile
Emma Dolza
Roberto Raspadori

Organizzzazione e Segreteria
Il Baule

Ufficio Stampa
Laura Bernardini

Cimes “online”
Maurizio Morini
Enrico De Stavola

 

 

 


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