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Concerti Exitime 05

Conferenze
da mer 28.01.09 a gio 05.03.09
Tre conferenze sul tema
MUSICA E POTERE NEL XX SECOLO: L’ETÀ DEI TOTALITARISMI
a cura di Paolo Cecchi, Domenico Mirri e Giovanni Neri
in collaborazione con il Circolo della Musica Leopoldo Montanari di Imola


mer 28.01.09 h 21 • Bologna, Aula absidale
gio 29.01.09 h 21 • Imola, Circolo della Musica Leopoldo Montanari
Fiamma Nicolodi (Firenze)
Musica e fascismo


gio 12.02.09 h 21 • Imola, Circolo della Musica Leopoldo Montanari
ven 13.02.09 h 21 • Bologna, Aula absidale
Maurizio Giani (Bologna)
Musica e potere in URSS: il caso Šostakovic


mer 04.03.09 h 21 • Bologna, Aula absidale
gio 05.03.09 h 21 • Imola, Circolo della Musica Leopoldo Montanari
Pietro Cavallotti (Berlino)
«Musica degenerata» e «Musica tedesca» nella Germania nazionalsocialista

Tre conferenze per illustrare i complessi rapporti che intercorsero tra il mondo musicale e la politica culturale dei tre più importanti regimi totalitari del XX secolo: il fascismo italiano, il nazionalsocialismo e lo stalinismo a partire dalla fine degli anni ‘20. In tutti e tre i casi, benché con modalità assai diverse, lo stato totalitario perseguì un controllo capillare della sfera culturale ed artistica, in un rapporto strettissimo tra ideologia, propaganda e repressione delle istanze dissidenti o comunque critiche verso il modello politico autoritario. In tale complesso processo di costruzione di un consenso deciso e imposto dall’alto anche in campo culturale, la musica ebbe un ruolo tutt’altro che marginale, e – come le altre manifestazioni artistiche – fu sottoposta ad un complesso processo di censura, manipolazione ed asservimento da parte degli apparati burocratico-repressivi e propagandistici.
Va naturalmente tenuto conto che, al di là di alcune tendenze autoritarie comuni, i modelli ideologici e le politiche culturali dei tre regimi presentano differenze sostanziali, e diverso fu dunque l’atteggiamento nei confronti della musica, intesa ad un tempo come tradizione, come strumento di celebrazione e sostegno del regime, come avanguardia artistica, ed infine come mezzo di intrattenimento e svago. I tre studiosi chiamati ad illustrare e commentare alcuni aspetti fondamentali dell’intreccio tra potere autoritario, mondo musicale ed ideologia, individueranno problemi e processi storici certo peculiari di quei regimi illiberali del passato, ma che indirettamente possono riguardare anche le dinamiche culturali delle società liberali avanzate contemporanee, e il ruolo politico ed ideologico che in tali dinamiche è riservato alla musica.










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