Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna INDIA musica danza cinema - marzo-maggio 2003
INDIA · musica danza cinema marzo - maggio 2003 progetto
a cura di Tullia Magrini

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INDIA

musica danza cinema


INDIA musica danza cinema è un progetto interdisciplinare nato all'interno del CIMES, Centro di musica e spettacolo del Dipartimento di musica e spettacolo dell'Università di Bologna. Il significato dell'iniziativa è duplice. Da una parte si è scelto di svolgere un discorso approfondito e di ampio respiro su una delle culture più raffinate e complesse dell'Asia, organizzando una serie di manifestazioni che copriranno senza sosta quasi tre mesi di programmazione. Dall'altra si è voluto privilegiare la molteplicità delle prospettive di osservazione, unendo iniziative rivolte alla musica (sia sotto l'aspetto della pratica musicale che quello iconografico e infine quello del discorso sulla musica), alla danza (con laboratori e performance dedicate a due diversi stili della ricca tradizione coreutica indiana) e infine al cinema.

L'approccio multidisciplinare e il contributo degli specialisti che parteciperanno al programma ci consentirà di cogliere l'enorme complessità della cultura indiana, che vive di stridenti giustapposizioni. Come ha osservato David Reck, docente dell’Amherst College che aprirà il ciclo di manifestazioni con quattro conferenze su La musica classica indiana e il suo ambiente culturale, il quadro che si presenta ad un osservatore occidentale a Madras è quello delineato di seguito. Un carretto tirato da buoi con grandi ruote si spacca sotto il peso del suo carico: un trasformatore elettrico. Un lavoratore in perizoma, con il turbante per proteggere la testa dal sole, sta per qualche minuto a fianco di un uomo d'affari vestito con un elegante completo stile Madison Avenue, con la cravatta e con una borsa portadocumenti. Riti religiosi indù, antichi di migliaia di anni, consacrano un generatore ad energia nucleare. Il vecchio coesiste con il nuovo, l'elemento indigeno con quello acquisito. È quasi come se delle stratificazioni di quattromila anni di storia si fossero congelate — nella gente, negli oggetti, nelle credenze, negli stili di vita, negli edifici — per esistere simultaneamente in un inspiegabile presente.

La realtà dell'India è scioccante. La popolazione indiana, composta da più di settecento milioni di persone (un quinto dell’intera popolazione mondiale) vive su un'area che è circa un terzo dell'Europa. Probabilmente a causa della sua conformazione geografica — una penisola isolata rispetto alle terre vicine dalla giungla, dai deserti e dalla sovrastante catena montuosa dell'Himalaya — l'India ha sviluppato forme di cultura e modi di vivere che sono del tutto peculiari. Tuttavia, proprio le dimensioni e la varietà orografica determinano le enormi differenze fra le regioni. Basta pensare che ci sono quindici lingue principali (la maggioranza delle quali ha un proprio specifico alfabeto) e decine di dialetti.

La divisione più significativa è quella tra i gruppi etnici del nord connessi con la lingua hindi e la religione musulmana e le popolazioni induiste di lingua dravidica del sud, una divisione che trova corrispondenza anche nei due generi di musica "classica": la tradizione indostana del settentrione (quella cui appartiene il genere del Dhrupad che sarà oggetto del laboratorio dei fratelli Gundecha e che viene illustrata nella mostra che accompagna questo ciclo) e quella carnatica del meridione (che sarà oggetto in particolare delle esemplificazioni di David Reck).

Per intuire l’origine della complessità della cultura indiana, basta pensare che la storia dell'India è un filo continuo che risale alle grandi città della civiltà della valle dell'Indo (3000-1500 a.C.). L’India ha ricevuto nella sua storia numerose influenze dall’esterno, la prima delle quali è derivata dall'immigrazione del popolo ariano dall'Asia centrale (inizio del secondo millennio a.C.), la cui lingua indoeuropea è correlata con le lingue dell'Europa. In seguito, gli influssi più importanti sono probabilmente scaturiti dalle conquiste islamiche (inizio del dodicesimo secolo) e da quelle dei britannici, i quali hanno fatto dell'India "il gioiello delle proprie colonie" (dal diciassettesimo al ventesimo secolo). Insieme con gli stranieri sono arrivate le rispettive idee culturali e la tecnologia; ogni volta, però, si è sviluppata una nuova, particolare commistione: le idee (e le persone) venivano assorbite, assimilate e digerite, e da esse risultava una originale sintesi, incontestabilmente indiana.

Le arti, insieme con le scienze ed il pensiero filosofico e religioso, sono fiorite in India fin dai primissimi tempi. Grandi re e grandi dinastie hanno costruito migliaia di magnifici palazzi, templi, luoghi fortificati, torri, tombe e città. La scultura in pietra, in legno o in bronzo e la pittura indiane (in particolare le miniature a piena pagina) vengono annoverate tra i più grandi capolavori dell'arte mondiale. Non sono comunque mancati grandi autori, poeti e drammaturghi: il più famoso è stato Kalidasa, vissuto tra il quarto e il quinto secolo. Esistono inoltre numerose raccolte di storie e di racconti mitologici. Ma la letteratura tradizionale è dominata comunque dalle due epopee principali: il Ramayana ed il Mahabharata, che sono state messe per iscritto tra il 400 a.C. e il 400 d.C. ma che si ritiene esistessero molto prima nella tradizione orale. Esse sono il punto di riferimento per molte tradizioni di teatro e di danza indiana, come il Bharata Natyam e il Kuchipudi dell’India del sud, due grandi tradizioni di danza che saranno oggetto di performance e laboratori in questo ciclo di manifestazioni.

Il territorio indiano è stato anche il centro di un grande sviluppo religioso. I quattro Veda (che si ritiene siano stati codificati attorno al 1200 a.C.) e le più tarde Upanishad contengono un pensiero religioso e filosofico di una tale logica e bellezza da aver affascinato pensatori occidentali come Thoreau e scienziati quale Robert Oppenheimer. I Purana (a partire dal primo secolo d. C. ad oggi) sono ricchi di miti riguardanti gli dei e le dee dell'induismo popolare. Pensatori del livello di Shankara (VIII-IX secolo) vengono considerati tra i grandi filosofi del mondo. Le antiche discipline fisiche e mentali dello yoga sono oggi praticate da milioni di europei. In tempi recenti, alcuni guru attivisti come il Mahatma Gandhi (1869-1948) hanno predicato la nonviolenza unita ad un'azione sociale radicale contro una passiva accettazione del mondo.

L'eccellenza nelle arti continua oggi in molti settori. Musicisti quali Ali Akbar Khan o Ravi Shankar sono ben conosciuti in Occidente al pari delle star del rock e del pop. Styajit Ray è stato uno dei maestri riconosciuti del cinema contemporaneo. I romanzi di R.K. Narayan, scritti in inglese, hanno ricevuto grande plauso dalla critica. Ed esistono centinaia di poeti, musicisti, pittori, autori, filmaker e pensatori di grande profondità ed abilità le cui opere non sono conosciute all'estero.

In conclusione, la cultura indiana è un mondo estremamente sfaccettato e la sua conoscenza richiede un notevole impegno. Lo stesso processo di conoscenza è poi in sé oggetto di interesse ed è in questo senso che abbiamo incluso nella rassegna sia un ciclo di conferenze di Andrea Lanza sulla recezione del pensiero musicale indiano nelle opere di compositori occidentali, dal titolo L’India nelle musiche dei compositori europei e americani del sec. XX, sia una rassegna di film e video di grandi registi europei – Renoir, Rossellini, Lang, Malleche hanno rappresentato l'India in modi peculiari, modellando il nostro immaginario e la nostra idea di esotismo.

Confidiamo che questa prima rassegna dedicata alla musica, alla danza e al cinema dell'India e sull'India contribuisca ad accrescere la nostra consapevolezza dei valori di questa grande cultura e possa trovare un seguito in nuove iniziative dedicate ai mondi "lontani" con cui oggi dialoghiamo sempre più da vicino.

Tullia Magrini


ALMA MATER STUDIORUM
Università di Bologna
DIPARTIMENTO di MUSICA e SPETTACOLO
CIMES
Centro di musica e spettacolo
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