Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna
INDIA · musica danza cinema | marzo - maggio 2003 | progetto a cura di Tullia Magrini |
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Lo stile di danza chiamato Kuchipudi prende il nome dal villaggio di Kuchelapuram, nell'Andra Pradesh, dove ha avuto origine e si è sviluppato quale movimento devozionale (Bhakti) a partire circa dal VII sec d.C. A differenza della danza Bharata Natyam, il Kuchipudi ha conservato a lungo un carattere fortemente regionale, rimanendo confinato al contesto socio-culturale locale. Come la maggior parte delle forme classiche di danza indiana, la genesi del Kuchipudi è intimamente connessa ad un sostrato di credenze e pratiche religiose: per un lungo periodo, infatti, il Kuchipudi venne praticato esclusivamente nei templi, e solo in occasione di determinate ricorrenze annuali celebrate nell'area dellAndra Pradesh. Secondo la tradizione, la danza del Kuchipudi era consentita solo agli uomini appartenenti alla comunità braminica, che, riuniti in troupes itineranti (conosciute dallinizio del XVI sec. Col nome di Bhagavathalu di Kuchipudi), viaggiavano di villaggio in villaggio rappresentando le loro danze, ispirate a soggetti morali o religiosi. Le rappresentazioni si svolgevano usualmente allaria aperta, su palchi improvvisati. Il repertorio presentato da questi ensembles maschili, da cui le donne erano dunque rigorosamente escluse, consisteva in offerte alle divinità costituite da rappresentazioni drammatiche danzate, conosciute col nome di Ata Bhagavatham e inclusive della caratterizzazione dei personaggi e della recitazione di testi, solitamente in lingua Telegu. La narrazione del folclore religioso locale era inoltre fortemente arricchita di elementi drammatici, espressi attraverso il canto e le movenze sinuose del corpo. Dal punto di vista coreutico, il Kuchipudi è caratterizzato da un'intricata elaborazione dei movimenti dei piedi e dalluso dello sguardo per rappresentare diversi stati danimo e affetti. La musica che accompagna le rappresentazioni di teatro-danza Kuchipudi è basata sul sistema musicale carnatico (cioè dell'India del sud), e costituita da canto accompagnato da un gruppo strumentale solitamente composto da vina (strumento appartenente alla famiglia dei liuti), violino, cimbali, mridangam (tamburo bipelle), e flauto o clarinetto. Sebbene lo stile di danza Kuchipudi si sia mantenuto nel tempo abbastanza vicino alla sua forma tradizionale originaria - grazie soprattutto allorizzonte locale della sua diffusioni - dagli anni 40 del secolo scorso esso ha iniziato una nuova fase di sviluppo: la sua pratica si è aperta alle donne, divenendo inoltre essenzialmente solistica, a differenza della sua forma antica di teatro-danza, fortemente legato ad elementi non solo coreutici, ma esplicitamente drammatici. Il laboratorio di Chitrangee Uppamah, danzatrice indiana formatasi presso il Mahatma Ghandi Institute di Mauritius e specializzatasi presso il Satya Priyia Kuchipudi School di Madras, prevede sia unintroduzione teorica alla danza Kuchipudi, che la pratica dei suoi principali elementi tecnici. TM
Chitrangee Uppamah, danzatrice e coreografa, è lunica insegnante dello stile di danza classica indiana Kuchipudi attiva attualmente in Italia. Di famiglia indiana, è nata nelle isole Mauritius. Laureatasi all'Università di Musica e Danza presso il Mahatma Gandhi Insitute di Mauritius, si è specializzata presso il Satya Priya Kuchipudi School di Madras, sotto la guida del celebre maestro Vempati China Satyam. Ha inoltre frequentato vari corsi di perfezionamento e di danza tradizionale tra cui quelli dei maestri Premila Uppamah e Satya Priya Ramana. Dopo il debutto sulle scene della danza classica indiana e una serie di spettacoli tenuti nel 1988 in Sud Africa, inizia lattività di insegnamento presso la Tyagaraja Traditional School di Mauritius. Continua poi linsegnamento in Italia, inizialmente a Catania ed attualmente a Torino e Ivrea. Dal 1993 inizia con successo crescente unintensa attività artistica in tutta Italia, dalla Villa Bellini di Catania al Teatro Regio di Torino, ai teatri di Roma, Firenze e Milano. Ospite di numerosi festival e manifestazioni legate alla musica ed allincontro fra le culture, partecipa ad "Identità e Differenze", in piazza Castello a Torino ed alla stagione "Strumentario" a cura del Museo Marino Marini di Pistoia. |
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