ATTORI AL POLO SUD
COMPAGNIA BERARDI-CASOLARI
a cura di Marco De Marinis
in collaborazione con Arena del Sole - Nuova Scena - Teatro Stabile di Bologna
«Qualche sera fa mi è apparso Leo: no, non in sogno o in visione ma proprio in carne ed ossa sulla scena. Ero al Teatro Quirino. Ed è qui che mi è sembrato appunto di rivedere il mitico Leo de Berardinis: avanzava dal fondo della scena alto, magrissimo, dinoccolato, con un cappottino corto sulla candida camicia, la bombetta alla Totò in testa e una scopa tenuta alzata con una mano, parlando con una leggera ma riconoscibile inflessione apulo-partenopea. Si trattava di Gianfranco Berardi, autore, attore e regista, sicuramente uno degli astri nascenti del nostro teatro, appena trentunenne e già ricoperto di riconoscimenti. [...]
A dire il vero, Il Deficiente l’avevo visto tre-quattro anni fa (anzi l’avevo ospitato io nel programma della Soffitta a Bologna), mentre mi ero perso Briganti, assolo esilarante passato anch’esso da Bologna nel programma dell’Arena del Sole. Ma solo stavolta sono rimasto veramente impressionato dalla presenza scenica e dal savoir faire istrionico di Berardi. Era da molto tempo che non vedevo un attor giovane stare in scena con tanta sicurezza e tenere in pugno lo spettatore con tanta beffarda spavalderia ma anche con irresistibile complicità, sul filo tra verità e finzione, persona e personaggio, invenzione e biografia. Si raccontava una storia tutto sommato banale e ricorrente: un giovane che lascia il Sud per cercare al Nord la realizzazione delle sue aspirazioni artistiche (diventare attore), e che alla fine tornerà a casa sconfitto e disilluso. Ma naturalmente la storia conta poco (come non è essenziale il riferimento a Domenico Modugno, conterraneo del Nostro: lo spettacolo si intitola Io provo a volare! Omaggio a Domenico Modugno), quel che conta veramente è la superba performance attoriale che Berardi costruisce per raccontarla, avendo alle spalle un’orchestrina famigliare con la quale intesse duetti spassosissimi.
Se ora rivelo che questo Leo redivivo, che sa abitare la scena come fosse casa sua, è un non vedente dall’età di quasi vent’anni (a questa deficienza allude il suo primo testo, il cui protagonista, Omar, è appunto cieco), avrete il quadro completo per capire che davvero Gianfranco Berardi – lo ha notato Quadri – rappresenta qualcosa di unico, come persona ancor prima che come artista».
(Marco De Marinis, cultureteatrali.org, settembre 2010)
La Compagnia Berardi-Casolari nasce nel maggio del 2008 dall’incontro tra Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari, in occasione della produzione Viaggio di Pulcinella alla ricerca di Giuseppe Verdi, di e con Marco Manchisi, e dopo diverse esperienze con realtà produttive come DamaBianca Teatro, Troll Teatro, Crest (con cui nel giugno 2005 Berardi vince, insiema a Gaetano Colella, la X° edizione del Premio Scenario con Il Deficiente). La Compagnia ha sede in Puglia e si occupa di produzione di spettacoli teatrali, fra cui Briganti (2005), vincitore del Festival Internazionale di Lugano, sezione Nuova Drammaturgia; Land Lover (2010), vincitore del Premio ETI – Nuove Creatività; Io provo a volare! Omaggio a Domenico Modugno. La poetica espressa dal gruppo affonda la sue radici nel teatro di ricerca e/o sperimentale, pur considerando prioritario l’aspetto popolare di ogni singolo lavoro.