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Il regno profondo. Sermone drammatico

Claudia Castellucci/Socìetas Raffaello Sanzio
Nobodaddy
Ravenna| C.I.S.I.M di Lido Adriano
1 giugno ore 21


Il Regno Profondo. Sermone drammatico, monologo di Claudia Castellucci – drammaturga, coreografa e fondatrice della Socìetas Raffaello Sanzio - è in scena al C.I.S.I.M di Lido Adriano mercoledì 1 giugno alle 21 per il Nobodaddy, la scena contemporanea di Ravenna Teatro/Teatro delle Albe.

Una preghiera, un'invocazione a un Dio ignoto attraverso gli strumenti del corpo, della voce e del pensiero. Il Regno Profondo è una raccolta di immagini ritagliate e di articoli sulla realtà quotidiana. Al suo interno, una lista di confessioni e di ragionamenti raso-terra viene sventolata al cospetto di Dio come fossero una preghiera. Quaranta minuti in cui la scena diventa il luogo dove
azione e riflessione filosofica coesistono nello spazio vuoto. Unici strumenti sono il corpo seduto, la voce e il pensiero nelle parole del testo: in una figura solitaria in scena.
Dietro una scrivania si recita un sermone a Dio con una precisa richiesta, che tratta del rapporto tra l’essere vivente e il nulla. La vita di tutti i giorni è osservata da un punto di vista quasi sotterraneo, cercando di comprendere il movente e il fondamento dei gesti. Si invoca ad esempio la nascita del respiro, soffio ritmico che regola la vita. La preghiera si contrappone alla difficoltà di accettare il nulla dopo la morte: la richiesta è di essere lasciati soli senza alcuna resurrezione, reincarnazione o nuova vita. Soli nel nulla, ottenendo finalmente la serenità assoluta. Nella preghiera espressa dalla Castellucci si trovano due ordini temporali: quello della realtà attuale, e quello della millenaria storia umana, che il sermone fa collidere.
La storia anteriore diventa ininfluente, perché le domande poste devono superare la barriera della logica. L’esperienza del nato, del già vissuto, impedisce di desiderare un’altra vita perché il vuoto
è costantemente farcito e gonfiato di forme, ostinatamente negato dalla mente umana. Nel «paese di Fandonia», terra confortante del mito, ci si aggrappa all’immagine di un Dio dalle sembianze umane, invisibile perché lontano. Un Dio ignoto, che tale deve rimanere per mantenere il credo e il fascino dell'invisibile. La preghiera lanciata dall’uomo non parte per disvelare, non va alla ricerca di qualcosa che sta oltre le cose del mondo. Quel che conta per la voce che si lancia verso Dio è la traiettoria del canto come direzione e non come significato: «Desidero tanto pregare senza nessuno da invocare» come sempre le persone comuni pongono infatti caparbiamente delle domande senza ottenere risposta. Ma ecco che il Dio tanto invocato intona il suo canto e risponde.


Lo spettacolo è organizzato in collaborazione con C.I.S.I.M, Libra-società cooperativa sociale e il Lato Oscuro della Costa.

B I G L I E T T I POSTI LIMITATI . PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
Intero 10€ Ridotto 8€.

INFORMAZIONI
Ravenna Teatro
tel 054436239
mail nobodaddy@ravennateatro.com
www.ravennateatro.com

C.I.S.I.M.
viale Parini 48
Lido Adriano -  Ravenna
(per accedere a questo spazio è necessario sottoscrivere la tessera dell’Associazione Culturale Il Lato Oscuro della Costa al costo di 1€)

 
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