W (PROVA DI RESISTENZA)
BEATRICE BARUFFINI
Segnalazione speciale Premio Scenario 2013
Di e con Beatrice Baruffini | tecnico Riccardo Reina | disegno luci Emiliano Curà | montaggio audio Dario Andreoli | voce Marco Musso | foto e video Jacopo Niccoli | INGRESSO GRATUITO
Dove: Laboratori delle Arti/Teatro
Quando: mercoledì 5 marzo, ore 21
Motivazioni della giuria «Con vena poetica e semplicità Beatrice Baruffini rievoca la “prova di resistenza” degli abitanti dei quartieri popolari di Parma che nel 1922 resistono all’aggressione dei fascisti, capitanati da Italo Balbo. È la stessa barricata, rappresentata da una serie di mattoni posati sulla scena, a dar vita all’intero racconto secondo la miglior tradizione del teatro di oggetti. Baruffini, recuperando le importanti esperienze di Claudia Dias e di Gyula Molnàr, con originalità e senza retoriche commuove per la capacità di trasfigurazione e per la sensibilità nel recupero della memoria».
La prova di resistenza è caratteristica del mattone forato. Viene fatta applicando un carico di peso sui tre lati, fino a raggiungere il carico di rottura e stabilire il grado di resistenza. “W” è il grido di vittoria di chi supera quella prova senza morire.
Parma 1922: prova di resistenza… Una storia di povertà e di vendetta. Di buoni e cattivi. Di rossi e neri. Un racconto dove le passioni nascono in strada, fuori dalla finestra, perché in casa si sta stretti. E in strada, in fila per il bagno, sugli scalini a giocare a carte, sulla porta delle osterie, si vive. Si fischietta Verdi, ci si allena alla lotta. Si alzano marciapiedi. Muri. Barricate.
BEATRICE BARUFFINI nasce nel 1980 a Suzzara (MN) e vive nel quartiere Oltretorrente a Parma. Si forma come attrice al Teatro delle Briciole di Parma, dove incontra Letizia Quintavalla, la Compagnia Rodisio, i Sacchi di Sabbia, Bruno Stori, Salvatore Arena. Il suo lavoro è influenzato principalmente da Claudia Dias e Gyula Molnàr, grazie ai quali inizia un percorso poetico personale, dove gli oggetti e la composizione scenica in tempo reale sono al centro della sua ricerca. Nel 2011 debutta alla regia con la performance Frame-montaggio fissato a un corpo (in collaborazione con INteatro Polverigi) e con lo spettacolo Il Viaggio, ovvero una storia di due vecchi, di cui è anche interprete (produzione per l’infanzia del Teatro delle Briciole).
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