vai al contenuto della pagina vai al menu di navigazione
 

VANIA

Compagnia Oyes: VANIA (foto Angelo di Maggio PDT 2016)

ÒYES

Ideazione e regia Stefano Cordella | con Francesca Gemma, Vanessa Korn, Umberto Terruso, Fabio Zulli | costumi e realizzazione scene Stefania Coretti, Maria Barbara De Marco | disegno luci Marcello Falco | drammaturgia collettiva | organizzazione Giulia Telli | Produzione Oyes con il sostegno di fUnder 35. Progetto vincitore del Premio Nazionale “Giovani Realtà del Teatro” 2015

 

 

dove: Laboratori delle Arti/Teatro
quando: venerdì 11 novembre, ore 21

 

 

 

 


“Tutti, finché siamo giovani, cinguettiamo come passeri sopra un mucchio di letame. A vent'anni possiamo tutto, ci buttiamo in qualsiasi impresa. E verso i trenta siamo già stanchi, è come dopo una sbornia. A quarant'anni poi siamo già vecchi e pensiamo alla morte. Ma che razza di eroi siamo? Io vorrei solo dire alla gente, in tutta onestà, guardate come vivete male, in che maniera noiosa. E se lo comprenderanno inventeranno sicuramente una vita diversa, una vita migliore, una vita che io non so immaginare”. Così scriveva Anton Cechov in una delle sue lettere. Ed è proprio dalla stessa pervasiva sensazione di stagnamento ed immobilismo che è nata la necessità di questo lavoro. Come la maggior parte dei trentenni anche noi ci ritroviamo in un limbo poco rassicurante e per non sentire il vuoto ci aggrappiamo al passato e guardiamo al futuro con poche speranze. Il rischio è quello di sopravvivere galleggiando nel "letame" di cui scrive Cechov.
La nostra vicenda si svolge in un paesino di provincia e ruota attorno alla figura del Professore, tenuto in vita da un respiratore artificiale. Non vedremo mai il Professore ma le tragicomiche conseguenze che la sua condizione produce sul resto della “famiglia”: la giovane moglie Elena, il fratello Ivan, la figlia Sonia, il Dottore. Come in “Zio Vanja” anche i nostri personaggi sentono di non vivere la vita che vorrebbero. Ma la spinta al cambiamento deve fare i conti con la paura di invecchiare, le rigidità, i sensi di colpa, il timore di non essere all'altezza.

 

a seguire
INCONTRO CON ÒYES

Coordina Silvia Mei

 

ÒYES nasce nel 2010 dall’incontro di nove attori formatesi all’Accademia dei Filodrammatici di Milano intorno al progetto “Effetto Lucifero” (Premio Giovani Realtà del Teatro 2010 e finalista al Premio Riccione-Tondelli 2011), da cui lo spettacolo omonimo ispirato all'esperimento carcerario di Stanford. Con Assenti per sempre (vincitore della Borsa di lavoro Alfonso Marietti) e Luminescienz - La setta portano avanti un percorso di ricerca sui grandi temi della psicologia sociale e in particolare sul rapporto con l'autorità; mentre con la tragicommedia Va tutto bene spostano il fuoco sulle nevrosi della famiglia contemporanea attraverso un lavoro di creazione collettiva e drammaturgia attiva. L'ultima produzione Vania (Premio Giovani Realtà del Teatro 2015, menzione speciale alla drammaturgia Inventaria 2016) segna una tappa fondamentale del percorso artistico di compagnia che per la prima volta si confronta con un grande classico cercando un dialogo tra lo spirito del testo cechoviano e le inquietudini della nostra epoca. Nel 2015 con il progetto T.R.E. Òyes vince il bando Funder35 per l’impresa culturale giovanile.