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LUCIDO

Lucido, ph P. Codeluppi

Fattore K.

Di Rafael Spregelburd | traduzione italiana di Valentina Grignoli-Cattaneo e Roberto Rustioni | regia Milena Costanzo e Roberto Rustioni | con Milena Costanzo, Antonio Gargiulo, Maria Vittoria Scarlattei, Roberto Rustioni | assistente Elisabetta Carosio | oggetti di scena e costumi Katiuscia Magliarisi | luci e fonica Luca Pagliano

dove: Laboratori delle Arti/Teatro
quando: sabato 7 febbraio, ore 21

 

Una pièce ingegnosa e accattivante, ricca di dialoghi surreali e perfetti. Un’opera drammaturgica davvero esemplare, capace di indagare nell’animo umano con dolcezza e fermezza allo stesso tempo, che “fa ridere” pur trattando di temi nient’affatto divertenti. Lucido è una commedia moderna ambientata a Buenos Aires, dove le vicende di una famiglia disfunzionale toccano temi universali. Da bambina Lucrezia dona un rene al fratello agonizzante, gesto che in seguito avrà ripercussioni imprevedibili. Dopo molti anni infatti ritorna a reclamare ciò che è suo. La trattativa è da incubo, la lucidità intermittente. Alla fine tutti dovremo trovare un ordine laddove non c’è.

«La poetica di Lucido non è ideologica, politica, estetica ma è una poetica di situazione; il pubblico segue le vicende dei personaggi ed attraversa situazioni, relazioni, accadimenti insieme ai personaggi stessi, il filo di un racconto si dipana […]. Ciò che è senso rimane sempre sullo sfondo, sotterraneo, “gestaltico”, misterioso, come misteriosa è la vita delle persone. E per i personaggi di Lucido abbiamo provato a restituire delle persone, ricercando il più possibile una recitazione organica, viva, semplice e concreta, come la vita il più possibile»(dalle note di regia di Milena Costanzo e Roberto Rustioni).

 

Milena Costanzo e Roberto Rustioni si incontrano nel 1991 all'interno della compagnia di Giorgio Barberio Corsetti, con il quale lavorano per molti spettacoli. Collaborano anche a vari progetti di Claudio Morganti, Stéphane Braunschweig, Anton Milienin ed altri registi. Dopo alcune esperienze separate hanno intrapreso un lavoro di ricerca comune per un teatro fisico e di creazione dal quale sono nati: Un cerchio alla testa (vincitori di Dimora fragile), Està bien (finalisti alla II edizione del premio Dante Cappelletti ), Underground (vincitori di Cantieri teatrali per Fabbrica Europa), Alice rave time (finalisti al bando Playing Identities) e Lucido. Attualmente i loro percorsi di ricerca si sono divisi: Milena Costanzo sta completando il progetto scenico dedicato alle poetesse e pensatrici Anne Sexton, Simone Weil e Emily Dickinson; Roberto Rustioni, dopo la sua fortunata riscrittura di Tre atti unici unici da Anton Čechov e l’allestimento di Being Norwegian di David Greig, è impegnato come attore nell’ultima produzione di Lucia Calamaro.