vai al contenuto della pagina vai al menu di navigazione
 

SPAM

Lorenzo Gleijeses in Spam, ph T. Le Pera

Rafael Spregelburd - Lorenzo Gleijeses - Alessandro Olla

Una Sprechoper di Rafael Spregelburd | regia Rafael Spregelburd | con Lorenzo Gleijeses | musiche originali eseguite dal vivo e video project Alessandro Olla | spazio scenico Roberto Crea | movimenti coreografici Marco Mazzoni | light designer Gigi Ascione | area tecnica Rosario D'Alise | collaborazione alla creazione musicale Zypce | apparizioni in video Maria Alberta Navello, Laura Amalfi, Pino Frencio, Patrizia Frencio, Manolo Muoio | aiuto regia Manolo Muoio | traduzione italiana di Manuela Cherubini | un progetto di Lorenzo Gleijeses e Rafael Spregelburd | prodotto da Fondazione Campania dei Festival - Napoli Teatro Festival Italia, Festival delle Colline Torinesi, Teatro Stabile di Calabria, Fondazione TPE, TiConZero, in collaborazione con Ambasciata Argentina in Italia

dove: Laboratori delle Arti/Teatro
quando: giovedì 12 febbraio, ore 21

 

Spam è la storia di un professore universitario che, rispondendo a una e-mail, scivola in un complicatissimo intrigo internazionale che intreccia banche, conti su Pay Pal e uno zio assassino a Kuala Lumpur. È il dramma risibile di un uomo perduto in una rete culturale tanto quotidiana quanto assurda. È la sua epopea poiché, soffrendo di una temporanea amnesia, prova a ricostruire la propria identità a partire dalle tracce lasciate nel pc e ricondotte a 31 scene brevi, sorteggiate dall’attore in ordine casuale. Dalla frammentazione di questo racconto emozionale, disperato, comico scaturiscono le molteplici letture che costituiscono la ricchezza espressiva del testo: dietro all’azione costruita su elementi della cultura pop (James Bond, leggende metropolitane, Karaoke, Google Translator), lo spettatore riconoscerà schegge di Walter Benjamin, Sigmund Freud, Jacques Lacan, Slavoj Žižek.
Spam sancisce il ritorno alla scrittura di Spregelburd (che non componeva nuove opere da un biennio) e il suo debutto alla regia sui palcoscenici italiani. Il monologo è scritto in forma di Sprechoper (un'opera parlata) con un musicista dal vivo. La composizione d’ensemble di Alessandro Olla, in collaborazione con l'argentino Zypce, si basa sulla sperimentazione elettronica e l’ibridazione acustica, tramite l’uso di strumenti non convenzionali, rumori di macchine industriali, video documentari e paesaggi sonori con diversi gradi di virtualità.

 

Lorenzo Gleijeses, attore e regista. Dopo una prima formazione “classica”, si confronta con maestri internazionali quali Lindsay Kemp, Eimuntas Nekrošius, Yoshi Oida, Eugenio Barba, il Workcenter of Jerzy Grotowski, Augusto Omolù, mk. Nel 2001 inizia la collaborazione con Julia Varley dell’Odin Teatret, insieme alla quale crea lo spettacolo Il figlio di Gertrude (premio Ubu 2006 come “nuovo attore”) e nel 2007 Lesausto o il profondo azzurro. Dopo la collaborazione con Egumteatro per Che tragedia!, nel 2011 interpreta e firma la regia per Napoli Teatro Festival Italia della performance site specific A portrait of the artist as a young man in cui mette in scena, sotto la sua direzione, Rezza-Mastrella, Kinkaleri, Pietro Babina, Vidal Bini, Ivo Dimchev, Zapruder Filmakersgroup. Sempre nel 2011 inizia una feconda collaborazione con la compagnia Fanny & Alexander per Discorso celeste, che debutta nel 2014. È stato diretto, in cinema e in teatro, da Mario Martone, Cesare Lievi, Michele Placido, Nikolaj Karpov. Ha ideato e diretto dal 2009 le tre edizioni del festival internazionale Quirino Revolution MAD.