È solo un inizio. Il Sessantotto dell’arte
I MERCOLEDÌ DI S. CRISTINA
INCONTRI CON L’ARTE - 2018
quando: mercoledì 21 marzo, ore 17.00
dove: Aula Magna di S. Cristina, p.tta Morandi 2
Ester Coen e Riccardo Brizzi
È solo un inizio. Il Sessantotto dell’arte
coordina Claudio Marra
1968: inizia una rivoluzione. Una rivoluzione già nell’aria da tempo che scoppia con grande fragore e straordinaria risonanza in quell’anno fatidico. In arte come nella vita si delinea e si declina un’altra società. Niente sarà più lo stesso malgrado i tentativi di restaurazione, la ventata di aria fresca rimarrà come una conquista in ogni campo, dal cinema al teatro, alle arti visive e alla letteratura, dove la commistione delle tecniche e dei linguaggi produce esperimenti nuovi. Prendendo spunto dalla mostra È solo un inizio. 1968 allestita tra ottobre 2017 e gennaio 2018 alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma e curata da Ester Coen, la conferenza, alla quale oltre alla stessa Coen prenderà parte anche Riccardo Brizzi, storico contemporaneista, intende sviluppare, a cinquant’anni da quella data, una riflessione sul contributo e il ruolo portati dall’arte alla straordinaria stagione del Sessantotto.
Ester Coen è esperta di Futurismo e di Metafisica, nonché di arte italiana della prima metà del Novecento, con incursioni nel contemporaneo. Insieme a Maurizio Calvesi è stata autrice del catalogo generale dell'opera di Umberto Boccioni (1983). Nel 1988 ha curato una retrospettiva di Boccioni al Metropolitan Museum di New York, nel 1996 una mostra sul Futurismo al Museo Picasso di Barcellona. Alle Scuderie del Quirinale di Roma ha poi curato la grande rassegna sulla Metafisica (2003), l’esposizione del centennale della nascita del Futurismo (2009) e una mostra di Matisse (2015). Ha partecipato con saggi in catalogo a mostre di livello internazionale, oltre a organizzare esposizioni a Roma di Richard Serra (1999, Mercati di Traiano) e di Gary Hill (2005, Colosseo). Nel 2017 è intervenuta ai Mercoledì di S. Cristina parlando della mostra di Giacomo Balla da lei curata presso la Fondazione Ferrero di Alba.