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LOREDANA PUTIGNANI E IL TEATRO DI ANTONIO NEIWILLER

Immagini L. Putignani, C. Accetta - Elaborazione grafica G. Simonetti

a cura di Fabio Acca


Antonio Neiwiller è considerato un maestro “alieno” del Nuovo Teatro napoletano. Scomparso prematuramente nel 1993 all’età di quarantacinque anni, con il suo Teatro dei Mutamenti è stato portatore, fin dalla metà degli anni Settanta, di un’esperienza artistica inquieta, votata allo scavo, alla ricerca e alla interdisciplinarità, in modo per certi versi pionieristico rispetto ad alcune tendenze maturate nel decennio.
«Poliedrico artista napoletano, […] Neiwiller è attore e regista, ma anche pittore, con notevoli risultati, e poeta. Nell'esperienza teatrale trova la finale realizzazione del suo variegato talento artistico. Lontano dalla concezione commerciale del teatro, realizza eventi affrontando in modo particolarissimo l’opera di artisti molto diversi fra loro come Brecht e Kantor, ma anche Pasolini e Beuys, risentendo anche dell’esperienza delle avanguardie storiche. Napoli è la città della sua rivelazione artistica, in particolare realizzatasi al "Teatro dei mutamenti" con Renato Carpentieri, Silvio Orlando, e poi al gruppo "Falso Movimento" con Mario Martone. Ma collabora anche con i Teatri Uniti e si rivela attore cinematografico in Morte di un matematico napoletano dello stesso Martone ed in Caro diario di Nanni Moretti. Una delle sue ultime apparizioni artistiche è nei panni di Cotrone in un allestimento testamentario anche per il suo maggior creatore, Leo de Berardinis, allo spazio della Memoria» (Claudio Meldolesi).
I due appuntamenti proposti da Loredana Putignani ripercorrono per lampi e schegge la vicenda artistica di questo solitario artista, figura al contempo amata e discussa, sicuramente non riconosciuta quanto avrebbe meritato di essere.

 

Loredana Putignani
MOLECOLE NEIWILLERIANE

Coordina Fabio Acca | INGRESSO LIBERO

dove: Laboratori delle Arti/Teatro
quando: martedì 6 ottobre, ore 16

Uno spazio/corporeo di memoria, sui fondamenti di un fare performativo/sonoro/visuale correlato da visioni e spezzoni inediti del teatro di frontiera di Antonio Neiwiller. Verranno messi in campo i punti fondanti della sua ricerca nelle interferenze tra teatro, performance ed arti visive, in connessione con alcuni elementi visuali inediti del teatro kantoriano. Nella creazione di uno spazio di valore iconico/prospettico attraverso un’indagine sulla pratica laboratoriale, che ha sempre accompagnato la ricerca di Neiwiller ai margini del teatro.

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Loredana Putignani
SEQUENZE & VISIONI
L’arte come custodia

Montaggio Youssef Tayamoun | coordina Fabio Acca | INGRESSO LIBERO

dove: Laboratori delle Arti/Teatro
quando: mercoledì 7 ottobre, ore 16

Ascolti sonori con estratti del testo inedito L’assedio della rappresentazione. Frammenti di visioni, dell’ultima opera-installazione di Neiwiller L’altro sguardo (1993), in versione integrale, che include il monologo Salvare dall’oblio, tra Pessoa e Pasolini, preludio all’opera. Saranno poi proiettate alcune riprese dell’artista mentre dipinge nella sua casa di Napoli, realizzate da Loredana Putignani; brani dal laboratorio “Questioni di frontiera” dedicato a Joseph Beuys, diretto da Neiwiller nel 1988 durante il Festival di Santarcangelo; tracce dello spettacolo La natura non indifferente con Steve Lacy Trio (1989).

 

 

Loredana Putignani ha collaborato con il Teatro dei Mutamenti di Antonio Neiwiller dagli inizi degli anni Ottanta, come assistente alla regia, scenografa, costumista e performer. Ha lavorato per un decennio con Leo de Berardinis a numerose messe in scena, da Ha da passà a Nuttata di Eduardo fino a Don Giovanni di Mozart, per il quale crea costumi, visioni ed è corpo performante.
Ha diretto i “gemelli” di Kantor ideando uno spettacolo su Beckett, Terremare, creando un ponte di ricerca sulla performatività kantoriana tra la Galleria Krzystofory di Cracovia, Napoli e il Teatro Argentina di Roma.
Nel 1996 è autrice e regista dello spettacolo Rom-Stalker, di cui pubblica libro e video.
La sua ricerca si esprime in particolare nel rapporto di sintesi tra teatro e arti visive. Realizza performance, video e spettacoli, opere e installazioni, tra cui negli ultimi anni: Materiali di Isolamento, Visioni Madri Migranti, La conquista dell’Inutile.
In collaborazione con Mario Martone ha curato luoghi, video, installazioni, convegni, pubblicazioni e trasmissioni Rai intorno all'opera di Neiwiller.