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FESTIVAL FOCUS JELINEK

Elfriede Jelinek, ph Ferdinando Scianna

a cura di Elena Di Gioia

 

 

Che cosa è scomparso dalla vista? Non si trattava di dèi, quelli li ho lasciati sul Foro Romano, sulle colline di Olevano, a Firenze sopra il ponte sull'Arno, luoghi in cui tanti ci sono stati spesso, ma io non spesso. E questi luoghi mi hanno lasciata, lasciata indietro. Ma non a metà strada o in mezzo alla via, mi hanno lasciata lì dove sono da sempre. Dove mi oriento bene.

 

IL PROGETTO

la lettura di Chiara Guidi di sabato 21 febbraio è annullata e sostituita da

  • venerdì 13 marzo, ore 21 | Laboratori delle Arti
    CHIARA GUIDI
    RITORNARE! IN ITALIA!
    Di Elfriede Jelinek | traduzione Rita Svandrlik

    Lettura di Chiara Guidi | incontro con Chiara Guidi a cura di Elena Di Gioia
    A seguire proiezione di Conversazione con Elfriede Jelinek video intervista realizzata da Renata Caruzzi per La Società italiana delle Letterate (2005)


    INGRESSO LIBERO

 

Ritornare! In Italia! è il testo che Elfriede Jelinek ha scritto appositamente per il Festival Focus Jelinek dedicandolo all’Italia e al viaggio in Italia delle parole, una dichiarazione poetica della sua scrittura che come In disparte (il discorso pronunciato da Elfriede Jelinek per il conferimento del Premio Nobel per la letteratura nel 2004) mette al centro il ruolo della lingua e dello sguardo di chi scrive, la posizione laterale di un’autrice che non ha altro mezzo a parte il suo linguaggio per viaggiare nel mondo e comunicare con esso. Dal suo luogo di osservazione, l’Austria, Jelinek ci trasmette parole in grado di farsi corpo, ambasciatrici di un’autrice appartata e apparentemente rinchiusa e di una scrittura che trafigge la nostra contemporaneità.

Dopo la lettura, un dialogo tra Chiara Guidi e Elena Di Gioia e a seguire la visione di “Conversazione con Elfriede Jelinek”, una video intervista realizzata da Renata Caruzzi nel 2005 e prodotta da La Società delle Letterate. Una occasione unica per sentire l’autrice Elfriede Jelinek raccontare della sua scrittura, del linguaggio, dell’Austria, della politica e della letteratura.

 

 

 

Elfriede Jelinek (Mürzzuschlag – Stiria, Austria 1946). Ha studiato al Conservatorio di Vienna, dove si è diplomata organista. Giovanissima ha fatto il suo esordio letterario nel 1967 con una raccolta di poesie, cui sono seguiti romanzi, opere teatrali e interventi saggistici e articoli. Nel 2004 le è stato conferito il premio Nobel per la letteratura per «il fluire musicale di canto e controcanto nei romanzi e nei drammi, che con straordinario ardore linguistico rivelano l’assurdità dei cliché della società contemporanea e il loro potere soggiogante».

Nel corso della sua carriera ha ricevuto importanti riconoscimenti, tra cui, oltre al premio Nobel, premio Büchner (1998), premio Böll (1986), premio Heine (2002), premio Else Lasker Schüler (2003). Ha scritto la sceneggiatura del film Malina (1991) di Werner Schroeter, dal libro di Ingeborg Bachmann. Il suo romanzo La pianista (1983) ha ispirato l’omonimo film del 2001 di Michael Haneke.
In Italia, è presente con Nuvole. Casa. (SE, 1991), La pianista (Einaudi, 2005), Le amanti (Frassinelli, 2004), La Voglia (Frassinelli, 2004), Bambiland (Einaudi, 2005), Laddio (Castelvecchi, 2005), Sport. Una pièce Fa niente. Una piccola trilogia della morte (Ubulibri, 2005), Voracità (Frassinelli, 2005), Loro non come loro (Effigie, 2009) Jackie (Forum, 2010), FaustIn and out (Titivillus, uscita novembre 2014).