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INCONTRO CON LUCA MARIA PATELLA

Luca Maria Patella

A cura di Renato Barilli
con la collaborazione di Pasquale Fameli

Promosso da:
Dipartimento delle Arti - Università di Bologna
Unibocultura
Comune di Bologna
Bologna Fiere
Art City Bologna
In occasione di ArteFiera

 

Venerdì 29 gennaio 2016 | ore 21
Sala Borsa | Auditorium Biagi
Piazza del Nettuno 3, Bologna

Ingresso libero a inviti fino a esaurimento
Da ritirare presso URP Unibo, Largo Trombetti 1, Bologna
mercoledì 27 dalle 9.00 alle 12.30
giovedì 28 dalle 14.30 alle 16.30
venerdì 29 dalle 9.00 alle 12.30
Tel. 051 209 93 49 - urp.info@unibo.it

L’incontro fa parte della serie di eventi della medesima natura che vengono realizzati dal 2011, in margine ad ArteFiera, con lo scopo di richiamare in scena alcuni protagonisti delle Settimane internazionali della performance, tenutesi tra il 1977 e il 1982 presso la Galleria Comunale d’Arte moderna, allora ubicata nel quartiere fieristico, e finanziate proprio per la massima parte dell’Ente Fiere. Quegli eventi rimasti famosi erano a cura del proponente, validamente coadiuvato da Francesca Alinovi e Roberto Daolio, purtroppo entrambi scomparsi, e dunque queste manifestazioni divengono anche un doveroso omaggio alla loro memoria. Si sono succeduti, secondo questa finalità, gli incontri con Marina Abramovic, 2011, Luigi Ontani, 2012, Arrigo Lora Totino, 2013, Franco Vaccari, 2014, Fabrizio Plessi, 2015. Il protagonista cui va il prossimo omaggio è Luca Patella (1934), multiforme inventore di tante modalità d’azione, sia che annunciasse la Land Art dandosi, con l’aiuto della moglie, a misurare l’estensione di prati, sia che ponesse dei piccoli audiotape nelle cavità di muri o di alberi, rendendoli parlanti, sia che riprendesse le famose invenzioni di Duchamp riportandole a nuova vita. Ma la sua inesauribile attività si è svolta anche con opere pittoriche, e perfino letterarie, grazie alla pubblicazione di libri misti di scrittura e immagini, la prima anche ricca di neologismi e di giochi di parole, secondo il modello del Finnegans Wake joyciano. Un simile ampio e stupefacente arco di soluzioni sarà ricostruito con l’aiuto di materiali audiovisivi, nel corso di un talk show tra l’artista e il curatore, in cui, oltre a ricostruire puntualmente i passi di una carriera straordinaria, sarà anche possibile toccare alcuni passaggi essenziali della ricerca artistica nel suo svolgersi ormai lungo mezzo secolo.

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