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LA SOFFITTA 2015 - XXVII ANNO

LA NUOVA SOFFITTA

Con il 2015 la Soffitta inaugura un nuovo ciclo della sua ormai lunga esistenza (come centro dipartimentale è nata nel 1988), che prevede una programmazione non più limitata, come in passato, al periodo fra gennaio e maggio ma distesa sull'arco dell'intero anno solare. Ciò deriva dalla scelta che il Dipartimento delle Arti ha voluto compiere di razionalizzare le proprie attività di ricerca applicata (spettacoli, laboratori, incontri, seminari, etc.), fino ad oggi facenti capo a due diversi centri (il Cimes e appunto la Soffitta) riunendole sotto un’unica sigla.

Nelle nostre intenzioni non si tratta ovviamente né di un ridimensionamento complessivo né, tantomeno, di una penalizzazione delle attività facenti capo fino ad oggi al Cimes. Si tratta invece di risolvere quella che, almeno all’esterno, avrebbe potuto apparire di questi tempi come un’anomalia o comunque una ridondanza, e cioè l'esistenza nello stesso dipartimento di due centri dedicati entrambi alle arti performative, sia pure con diverse specificità. E questo proprio allo scopo di poter continuare a garantire anche in futuro, agli studenti della nostra università e più ampiamente al territorio, che ci segue con crescente interesse, la prosecuzione e anzi il rilancio, sia pure in forma appunto razionalizzata, delle nostre attività di ricerca applicata nel campo dello spettacolo dal vivo, della musica e del cinema.

Per quanto riguarda la parte teatrale, il programma della Soffitta per la stagione 2015 avrà uno dei suoi leit-motiv nella drammaturgia contemporanea e nel lavoro dell’attore su di essa. Si inizierà in febbraio con una articolata personale dedicata all’autore argentino oggi più noto nel mondo, Rafael Spregelburd, che sarà anche presente di persona con un workshop, una lectio magistralis e una talk radio. Il progetto, curato da Silvia Mei, prevede la presentazione di tre spettacoli basati su altrettanti testi di Spregelburd (Spam, con Lorenzo Gleijeses, Furia avicola, del CSS di Udine, e Lucido, per la regia di Milena Costanzo e Roberto Rustioni) e sarà completato fra l'altro da una giornata di studi. Questo progetto si avvale della preziosa collaborazione di ERT/Teatro Arena del Sole. In aprile, sempre con ERT/Teatro Arena del Sole, proporremo ben quattro autrici, due italiane (Magdalena Barile e Sara Sole Notarbartolo) e due svedesi (Katarina Carlshamre e Mia Törnqvist), in un progetto ideato e curato da Vanda Monaco Westerståhl, che vi parteciperà anche come  regista e attrice, e da Laura Mariani. Questo percorso sull’autore contemporaneo comprenderà anche tre serate dedicate a tre drammaturghi francesi, di cui gli ultimi due viventi (Jean-Luc Lagarce, Michel Azama e Fabrice Melquiot), per le cure di Gioia Costa e Elena Di Gioia. Completeranno il programma teatrale del 2015: un progetto (ancora in collaborazione con ERT/Teatro Arena del Sole e con il Teatro Comunale di Bologna) dedicato alla figura forse di maggior spicco nel panorama attuale della danza italiana, Virgilio Sieni, a cura di Elena Cervellati; un progetto di Gerardo Guccini sul Teatro delle Albe (sempre con ERT/Teatro Arena del Sole), che - per la parte di nostra competenza - prevederà un workshop di Marco Martinelli, con presentazione finale, un incontro con il regista e uno spettacolo di Ermanna Montanari (La camera da ricevere); il gradito ritorno con il loro ultimo spettacolo (Jesus) di Babilonia Teatri, uno dei gruppi di punta del nostro teatro di ricerca, a cura di Cristina Valenti (la quale proporrà anche una giornata di studi sul Teatro-Carcere, tema da sempre all’attenzione del nostro centro); una giornata dedicata al teatro di Giuliano Scabia e alla sua “scuola” (con la partecipazione di Massimo Marino e di Franco Acquaviva del Teatro delle Selve oltre che dello stesso Scabia); un momento di approfondimento sulla scrittura di Elfriede Jelinek, curato da Elena Di Gioia nell’ambito del più ampio Festival Focus Jelinek, che si avvale della presenza di Chiara Guidi; un progetto dedicato alla tradizione del teatro giapponese di marionette, curato da Matteo Casari e Katja Centonze. Infine, una proposta di Loredana Putignani, curata da Fabio Acca, sul grande artista napoletano scomparso Antonio Neiwiller; e una originale iniziativa teatrale del progetto artistico 0I, condivisa col gruppo faentino Menoventi, che teatralizzerà un casting per un reality sullo spettatore d'arte, ARTbreakers!

La rassegna musicale affiancherà ai tradizionali concerti e presentazioni di libri musicologici una specifica sezione di convegni e iniziative di ricerca.

La Stagione concertistica s’inaugura con un viaggio nel violinismo romantico: due virtuosi di prim’ordine, il violinista Dejan Bogdanovich ammirato per la bellezza del suono e la tecnica prodigiosa, e il pianista Gabriele Vianello aprono una Stagione che spazia dalle musiche nelle corti Rinascimentali italiane alla musica elettronica. Quest’ultima verrà eseguita in un importante concerto che, oltre a presentare un omaggio a Luigi Nono, prevede l’esecuzione del celeberrimo brano di musica elettronica di Stockhausen Gesang der Jünglinge (1956), e una partitura in prima assoluta, commissionata dalla Soffitta al compositore bolognese Luigi Sammarchi, emerso di recente nel panorama internazionale della musica contemporanea.

Per i convegni e le iniziative di ricerca, sono previsti un seminario dedicato alla musica elettronica degli anni Cinquanta, una giornata di studi sulle musiche veneziane della prima metà del Seicento e un convegno internazionale dedicato all’opera in musica, rientrante in un progetto di ricerca transnazionale che prenderà il via proprio con l’incontro bolognese. Infine, nell’ambito del Colloquio musicologico del “Saggiatore musicale” di novembre, si terrà una tavola rotonda dedicata al rapporto tra impegno politico-civile e sperimentalismo compositivo nelle opere che Luigi Nono creò negli anni Cinquanta.

Le iniziative di cinema, infine, propongono una ricognizione sugli scenari aperti dai media digitali. L’offerta prevede, in particolare, gli eventi Aspettando Media Mutations e il Convegno internazionale di studi Media Mutations, giunto alla settima edizione e dedicato ai digital games. L’attenzione è però rivolta anche a fenomeni più legati al cinema e ai media “tradizionali”, con una rassegna di eventi che spazia dagli incontri con alcuni tra gli attori più noti del nostro cinema a un convegno dedicato al finanziamento pubblico al cinema italiano. Dopo due iniziative di carattere laboratoriale sulle produzioni transmediali, si chiuderà a novembre con una giornata internazionale di studi sulla cultura della celebrità nel cinema, nella televisione e nel web, affrontando temi quali performance, stardom, stile e moda.

Marco De Marinis
Responsabile Scientifico

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CON IL SOSTEGNO DI:

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DIREZIONE GENERALE PER LO SPETTACOLO DAL VIVO

REGIONE EMILIA-ROMAGNA
ASSESSORATO CULTURA, SPORT

COMUNE DI BOLOGNA
ASSESSORATO CULTURA, POLITICHE GIOVANILI E RAPPORTI CON L’UNIVERSITÀ

e dell’ALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITÀ DI BOLOGNA

 

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In collaborazione con:
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Con il patrocinio di:
Comune di San Lazzaro di Savena | Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna | Ambasciata Argentina in Italia | Ambasciata d’Italia a Stoccolma | Istituto Giapponese di Cultura in Roma