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Enzo Minarelli, il Polipoeta

In foto Enzo Minarelli

Enzo Minarelli dialoga con Renato Barilli
e Pasquale Fameli

coordina Silvia Grandi

quando: mercoledì 15 marzo, ore 17.00
dove: Aula Magna di S. Cristina

 

Presentazione della monografia che riunisce in un unico volume tutti gli scritti che Renato Barilli ha dedicato nella sua lunga fedeltà all’autore, più il recente ed inedito Minarelli in Toto. Completano la ricerca, due ulteriori saggi realizzati per l’occasione da Pasquale Fameli e Frederico Fernandes sul concetto di Polipoesia e del suo omonimo manifesto pubblicato da Minarelli nel 1987, consolidato punto di riferimento nell’ambito delle teorie performative. L’uscita di questa pubblicazione (Campanotto Editore) coincide felicemente con la ricorrenza del suo trentennale. Vengono altresì riprodotte testimonianze relative alla polipoetica attività dell’autore a firma di Guido Guglielmi, Henri Chopin, Paul Zumthor, Dick Higgins, Filiberto Menna, Vittorio Fagone e Roberto Daolio.

 

Enzo Minarelli (1951), uno dei principali esponenti della sperimentazione verbo-voco-visiva sia nazionale che internazionale, dalla metà degli anni Settanta, punto d’inizio della sua poliedrica carriera, ha sempre posto al centro del suo interesse la parola, rapportata di volta in volta ai vari registri della scrittura, dell’immagine, della voce espandendosi fino alla performance, al video. Come scrive Pasquale Fameli, Minarelli “è oggi tra i più notevoli promotori di un approccio poetico totalizzante, per la sua comprovata capacità di assimilare e coniugare forme e modi della poesia sonora in tutte le sue declinazioni, un atteggiamento in tutto e per tutto rispondente agli eclettismi fioriti sul finire degli anni Settanta”. “La qualifica che più compete a Enzo Minarelli – aggiunge Renato Barilli – è quella di poeta, magari risalendo nell’occasione al significato etimologico della parola, per cui si tratterebbe di un ‘fabbricatore’ col materiale più nobile a disposizione dell’uomo qual è la parola, nei suoi due volti, sonoro e grafico”.

Renato Barilli (1935) ha insegnato per decenni Fenomenologia degli Stili al corso DAMS dell’Università di Bologna, di cui è stato dichiarato Professore Emerito. In un ampio arco di saggi, la sua attenzione è andata all’estetica, applicata sia alla storia e critica dell’arte sia a protagonisti vicini e lontani della letteratura, soprattutto in ambito narrativo. Per ulteriori notizie si può consultare il sito www.barilli.it. e il suo relativo blog.