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Con la coda dell’occhio

I MERCOLEDÌ DI S. CRISTINA
INCONTRI CON L’ARTE - 2018

quando: mercoledì 18 aprile, ore 17.00
dove: Aula Magna di S. Cristina, p.tta Morandi 2

 

 

 

 

 

Marina Ballo Charmet
Con la coda dell’occhio

coordina Claudio Marra

 

Con la coda dell’occhio è un’espressione, e insieme un concetto, che sintetizza molto bene la poetica di Marina Ballo Charmet, da sempre interessata all’ordinario più che al teatrale, a ciò che sta al margine rispetto a quanto invece si impone in modo arrogante e trionfalistico, complessivamente attratta non da ciò che si guarda in maniera centrale e centralizzante, ma piuttosto in modo laterale, come di sfuggita, con la coda dell’occhio appunto. Oltre a ribaltare una consolidata concezione del fotografico che vuole si fotografi ciò che socialmente si ritiene degno di essere fotografato, la sua è anche una rinuncia alla presunzione tecnologica che vuole l’occhio meccanico sempre e comunque più acuto di quello naturale, sempre capace di descrivere e comprendere la realtà in maniera minuziosa e dettagliata. Al contrario Marina ha sviluppato una fotografia comportamentista, tesa cioè a registrare un atteggiamento, una relazione, un contatto empatico col mondo. Una fotografia non necessariamente ossessionata dal vedere, ma invece capace di sviluppare un rapporto volutamente vago con luoghi e situazioni, nella convinzione che è solo da questa debolezza di relazione che può scaturire  un effettivo ed originale contatto con il reale.

 

 

Marina Ballo Charmet è da vent’anni presente, in modo rilevante, sulla scena nazionale e internazionale della ricerca fotografica e video. Accanto alle innumerevoli occasioni espositive, personali e collettive, ha pubblicato alcuni libri, tra i quali ricordiamo: Rumore di fondo, 1998; Marina Ballo Charmet. Fotografie e video 1993/2006; Sguardo terrestre, 2013 e il recente Con la coda dell’occhio. Scritti sulla fotografia, 2017.