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Incontro con Fabrizio Plessi

a cura di Renato Barilli

Organizzato dal Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna
con un contributo di Unibocultura

 

dove: Sala Borsa - Auditorium Biagi, Piazza del Nettuno 3, Bologna
quando: Venerdì 23 gennaio 2015, ore 21

 

L’incontro fa parte degli eventi della medesima natura che vengono realizzati dal 2011, in margine ad Artefiera, con lo scopo di richiamare in scena alcuni dei protagonisti delle Settimane internazionali della performance, tenutesi a partire dal 1977 fino al 1982 presso la Galleria Comunale d’Arte Moderna, allora ubicata nel quartiere fieristico, e finanziate proprio per la massima parte dall’Ente Fiere. Quegli eventi rimasti famosi erano a cura del proponente, validamente coadiuvato da Francesca Alinovi e Roberto Daolio, purtroppo entrambi scomparsi, e dunque queste manifestazioni acquistano anche il sapore di un doveroso omaggio alla loro memoria. Si sono succeduti, secondo questa finalità, gli incontri con Marina Abramovic (2011), Luigi Ontani (2012), Arrigo Lora Totino (2013), Franco Vaccari (2014). Il personaggio che in questa occasione si vuole richiamare alla ribalta è Fabrizio Plessi (1940), allora presentatosi con soluzioni diverse da quelle che oggi gli hanno dato grande rinomanza, e in collaborazione con Christina Kubitsch, poi passata a soluzioni personali.  La natura di questi incontri, di libero dialogo, secondo la formula del talk show, tra il conduttore e l’artista consentiranno di ricostruire l’intera carriera di Plessi, prendendo le mosse dalla fase “concettuale” in cui, in margine alle poetiche sessantottesche, e in particolare della Land Art, Plessi si era dato a concepire interventi utopistici che avevano per oggetto il mare o comunque le forze idriche, con  cui lo familiarizza la sua residenza a Venezia. Il tutto nasceva “nella mente” dell’artista, come appunto voleva il clima concettuale del momento, approdando a intriganti proposte grafiche, eleganti e provocanti. Ma poi il video ha permesso di dare a quelle ipotesi, fin lì trattenute per così dire nel cassetto e a un livello virtuale, dei pieni e clamorosi corrispettivi visivi, con ricorso a successioni di monitor pronti ad accogliere i fenomeni naturali, anzi, i cataclismi, a rimbalzarli, echeggiarli, moltiplicarli di schermo in schermo, trascorrendo anche dal fenomeno liquido al suo contrario, il fuoco. Nella presente occasione non sarà possibile offrire al pubblico uno di questi spettacoli  di superbo gusto neobarocco, dato il loro notevole costo e il limitato spazio dell’Auditorium, ma potranno essere ricordati e commentati nella loro incalzante successione cronologica e progressiva estensione  con l’aiuto di materiale audiovisivo, e attraverso il dialogo che l’artista svolgerà col curatore della manifestazione. Le maxi-installazioni di Plessi hanno già goduto di numerosi riconoscimenti di alto livello, da una ormai lontana rassegna nello spazio suggestivo e autorevole delle romane Scuderie del Quirinale fino a un imponente dispiegamento tenutosi a Padova, Salone della Ragione, poi passato a Mantova, Palazzo Te. Dal 2013 esiste anche il Plessimuseum, eretto proprio al passo del Brennero a cura della gestione dell’A 22, Autostrada del Brennero.

Come anche le altre volte, l’evento conta sulla disponibilità dell’Auditorium della Sala Borsa generosamente concesso dal Comune,  e su un contributo finanziario di Unibocultura. Non mancherà, al solito, l’inserimento nella vasta programmazione che ogni anno Artefiera e il MamBo mettono in atto nel contesto urbano.

L’ingresso è libero su presentazione di biglietto individuale di invito da ritirare, fino a esaurimento dei posti,  presso l’Ufficio Relazioni Pubbliche dell’Università di Bologna, Palazzo Paleotti, Largo Trombetta 1 o via Zamboni 25, secondo i seguenti orari:
Martedì 20 gennaio: 9,30-12,30; Mercoledì 21  gennaio: 9-12,30; Giovedì 22 gennaio: 14,30-16,30; Venerdì 23 gennaio: 9-16,30