IL RESTAURO DEI PORTALI DI SAN PETRONIO. METODOLOGIE INNOVATIVE DELL'OPIFICIO DELLE PIETRE DURE
I MERCOLEDÌ DI S. CRISTINA
INCONTRI CON L’ARTE - 2015
quando: mercoledì 4 febbraio, ore 17.00
dove: Aula Magna di S. Cristina
Cristina improta
Direttore del settore di restauro dei materiali lapidei
Firenze, Opificio delle Pietre Dure
Il restauro dei portali di San Petronio
Metodologie innovative dell'Opificio delle Pietre Dure
coordina Andrea bacchi
Si è concluso il 2 settembre 2014 il restauro dei portali della Basilica di San Petronio, dopo quasi tre anni dalla data d’inizio (autunno 2011). Un intervento immenso, il nostro, in termini di estensione di superficie e di difficoltà operative, eseguito con fondi propri e con quelli di ARCUS, secondo un progetto assolutamente innovativo. L’Opificio delle Pietre Dure è uno degli Istituti centrali del MIBACT a competenza nazionale, insieme all’ISCR di Roma. Tre le attività principali: la Conservazione, attraverso gli undici Settori specialistici di restauro, la Ricerca, applicata ai casi in corso di restauro, e la Didattica tramite la Scuola di alta formazione e studio.
L’Istituto, e in particolare il Settore che si occupa della scultura su pietra, dopo i risultati emersi dalla campagna diagnostica, ha realizzato, diretto ed eseguito materialmente il progetto di restauro, secondo un protocollo d’intervento all’avanguardia. Osservando scrupolosamente gli obiettivi di salvaguardia della salute degli operatori e dell’ambiente, si è optato sui gel semirigidi (agar-agar e gellano, polisaccaridi), che permettono un controllo selettivo della superficie lapidea d’intervento, con rilascio graduale d’acqua. Il restauro della Porta Magna ha interessato anche la pittura murale della nicchia sovrastante, per il passato mai presa effettivamente in considerazione. Un caso a parte è rappresentato dal gruppo scultoreo di Amico Aspertini con la Deposizione: per la natura particolare del materiale costitutivo, un marmo a grana cristallina grossa che nasce con oggettive e comprovate criticità, è stato fortemente consigliato, sia agli Enti proposti alla Tutela che alla Proprietà, il ricovero in ambiente chiuso e protetto con la sostituzione di una copia.