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La movimentazione manuale dei carichi
Per movimentazione manuale dei carichi si intendono le operazioni di trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o più lavoratori, comprese le azioni del sollevare, deporre, spingere, tirare, portare o spostare un carico, che, per le loro caratteristiche o in conseguenza delle condizioni ergonomiche sfavorevoli, comportano rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari.
Per patologie da sovraccarico biomeccanico si intendono le patologie correlabili all’attività lavorativa a carico degli arti superiori o del rachide di complessa e variegata definizione clinica, spesso invalidanti, di lunga durata e di costosa gestione. I fattori di rischio più spesso associati a tali disturbi sono le attività che contemplano movimenti ripetitivi, uso di forza e posture incongrue.
Le attività d’ufficio in cui queste attività sono del tuttooccasionali e non riconducibili a cicli lavorativi portano a considerare scarsamente significativa l’esposizione e non giustificano l’applicazione di precisi processi di valutazione del rischio.
E’ bene evitare di sollevare da soli pesi superiori a 25 kg per gli uomini e 20 per le donne, pesi inferiori ai 3 Kg non provocano danno alla schiena se non movimentati con frequenze elevate.
Quando ci si appresta a movimentare un oggetto è comunque bene valutare sempre la necessità di ricorrere ad altri operatori o ad ausili meccanici.
Anche per pesi inferiori a quelli descritti occorre osservare alcune regole.
Situazione |
Gestione |
Situazione ideale |
I carichi |
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Varie operazioni nella stessa giornata |
Evitare che siano concentrati nella giornata. I periodi di recupero evitano anche che i movimenti siano bruschi o frettolosi |
Alternare con altri lavori meno gravosi |
Carichi ingombranti (che impediscono la visibilità) |
Evitare il trasporto |
I carichi dovrebbero sempre essere trasportati vicino al tronco Farsi aiutare o ricorrere ad ausili meccanici |
Pavimenti sconnessi o scivolosi e spazi ristretti |
Controllare il percorso prima di effettuare il trasporto |
Percorsi privi di pericoli |
Carichi particolari |
Valutare la pericolosità, la temperatura e la disposizione degli oggetti all'interno |
Imballi adeguati al contenuto anche per quanto riguarda la stabilità del contenuto |
Peso eccessivo |
Evitare il sollevamento brusco. Se possibile suddividere il carico in due pesi da portare con le due mani |
Se necessario farsi aiutare da un'altra persona |
Movimenti |
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Depositare o prelevare materiali al di sopra dell'altezza delle spalle |
Se l'oggetto è da riporre in alto bisogna far uso di una scala, senza lanciare l'oggetto e senza inarcare troppo la schiena |
Mettere i materiali più pesanti a 60 -80 cm da terra. Evitare di flettere la schiena e di avere il carico lontano dal tronco |
Depositare o prelevare materiali direttamente sul pavimento |
In caso di oggetti posti in basso è necessario piegare le ginocchia; un piede più avanti dell'altro migliora l'equilibrio |
Evitare di formare pile soprattutto su scaffali alti |
Zona di prelievo e di deposito formino tra loro un angolo maggiore di 90° |
E' necessario evitare la torsione dei busto girando tutto il corpo e muovendo i piedi |
Sistemare la zona di lavoro in modo da evitare torsioni. I carichi dovrebbero sempre essere trasportati vicino al tronco |
Posture |
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Lavorare in basso |
Evitare di flettere la schiena |
Flettere le ginocchia |
Lavorare in piedi |
Evitare di flettere la schiena |
Il piano di lavoro deve essere ad altezza tale da poter tenere i gomiti ad angolo retto. I piedi verranno appoggiati alternativamente su di un rialzo |
Lavorare seduti |
Evitare di flettere la schiena |
Il tavolo deve lasciare sufficiente spazio per le gambe allo scopo di evitare posizioni scorrette della schiena. |
Postura fissa |
E' sempre bene cambiare spesso posizione |
Non stare seduti più di 50 - 60 minuti |
Mancanza di appoggi |
Evitare i sedili senza schienale |
La schiena deve sempre stare ben appoggiata allo schienale. I piedi devono sempre essere appoggiati sul pavimento o su di un poggiapiedi. |