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I FIGLI DI GIULIANO

Franco Acquaviva inLa storia di Marco Cavallo

IL TEATRO VAGANTE DI SCABIA E LA SUA TRADIZIONE

a cura di Marco De Marinis

 

IL TEATRO VAGANTE E LE STELLE

Di e con Giuliano Scabia | INGRESSO GRATUITO

dove: Laboratori delle Arti/Teatro
quando: lunedì 16 novembre, ore 18


«Il teatro è un misuratore di tempo. Primo tempo, secondo tempo. Un giorno. Tragedia dentro un tempo. Ma anche: tempo che non finisce mai, sentiero del tempo. Mi volto indietro e vedo un teatro lungo diversi decenni, con un inizio e un non arrivo, l’oggi: esplorazione del tempo. Ricerca del senso delle immagini, immaginazione del tempo nel tempo. A ogni momento mi accorgo che il tempo muta la mia visione delle immagini, della figura generale del teatro e della poesia. Tempo è madre dell’evento, padre della continua resurrezione della vita. Il sentiero genera il tempo (mio) e il tempo mio genera il vedere – ossia il teatro» (Giuliano Scabia).

a seguire
NELLOMBRA
Poemetto teatrale

Di e con Massimo Marino | INGRESSO GRATUITO

Il poemetto teatrale Nellombra è, per l'appunto, un poemetto, e non un poema. Massimo Marino continua così la sua sperimentazione sui modi per fare critica teatrale oggi, esplorando il verso, la citazione, il viaggio immaginale. Osserva, cambiando spesso punto di vista, la relazione tra teatro, teatranti e spettatori. Il lavoro è nato su suggestione del Teatro delle Ariette, che intorno a questo tema ha organizzato alcuni incontri. Apre un ciclo, quello dei poemetti di peregrinazioni teatrali, sul quale l’autore sta attualmente lavorando.
È evidentemente un omaggio alla poesia piena di teatro di Giuliano Scabia, maestro di Massimo Marino in anni lontani. I poemetti teatrali, con i dialoghetti teatrali e i monologhetti filosofico-teatrali, spesso pubblicati sul suo blog “Controscene”, sulla pagina web del “Corriere di Bologna”, esprimono la convinzione che la critica e la saggistica debbano alimentarsi con il fuoco della visione e misurarsi con la narrazione e la letterarietà.

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LA STORIA DI MARCO CAVALLO

Di e con Franco Acquaviva | assistenza alla regia Anna Olivero | si ringraziano Giuliano Scabia, Marco De Marinis, Alessandra Rossi Ghiglione, Maura Sesia | produzione Teatro delle Selve 2014 | con il patrocinio e il sostegno di Regione Piemonte, Fondazione Live-Circuito Regionale dello Spettacolo di Torino, Comune di San Maurizio d'Opaglio, Compagnia di San Paolo | INGRESSO GRATUITO

dove: Laboratori delle Arti/Teatro
quando: lunedì 16 novembre, ore 21

 

Lo spettacolo è il racconto a più voci della prima esperienza di animazione teatrale condotta dentro a un manicomio, a Trieste, nel 1973. Esperienza che aprì il manicomio alla città e contribuì a cambiare “il modo di essere del teatro e della cura”. È il racconto di un’epopea collettiva che vede protagonisti, in anni che ora ci appaiono mitici, le visioni di Franco Basaglia, di Giuliano Scabia e del gruppo di artisti e operatori che, per primi, provarono a “sfondare” il Muro dell’ospedale psichiatrico. Lo spettacolo nasce dal testo omonimo ed è un'elaborazione per attore solo del ricco tessuto di voci che dialogano e monologano nel corso della vicenda. Un teatro affidato alla fisicità dell'attore, al ritmo del dialogo, alla caratterizzazione sintetica dei personaggi e alla forza intrinseca della storia narrata.
La prima fonte è il libro Marco Cavallo. Un'esperienza di animazione in un ospedale psichiatrico edito nel 1976 e ristampato nel 2011 dalle edizioni Alphabeta Verlag, nella Collana 180 diretta dallo psichiatra Peppe Dell'Acqua. Il libro, scritto da Giuliano Scabia, è una cronaca fedele, partecipata, resa giorno dopo giorno dei due mesi di lavoro all'interno del manicomio di Trieste allora diretto da Franco Basaglia. Il gruppo degli “artisti” guidati da Scabia allestì un laboratorio espressivo in uno dei padiglioni appena svuotati dell'Ospedale dando vita a quella che è considerata una delle esperienze fondamentali sia del Nuovo Teatro che della nuova psichiatria.

 

 

Massimo Marino è critico e saggista teatrale per il “Corriere di Bologna”, “Left”, “Doppiozero.com” e numerose altre pubblicazioni. Tra i suoi libri, Lo sguardo che racconta. Un laboratorio di critica teatrale (Carocci, 2004). Attualmente insegna Poesia per musica e drammaturgia musicale al Conservatorio Boito di Parma ed è coordinatore della sezione teatro del master in “Critica giornalistica” presso l'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica “Silvio D'Amico” di Roma.
Franco Acquaviva è attore, regista e pedagogo. Ha lavorato per 20 anni con il gruppo internazionale di attori e danzatori The Bridge of the Winds, diretto da Iben Nagel Rasmussen (Odin Teatret), con produzione di spettacoli e attività di pedagogia teatrale per attori. Insieme ad Anna Olivero ha fondato nel 1998 il Teatro delle Selve. È direttore della Collana di Teatro della Giuliano Ladolfi Editore.