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Colorito. Novità sulla tecnica dei pittori veneziani del Rinascimento

Tiziano, Ritratto d’Alvise della Scala, mercante di colori di Tiziano (Dresde, Gemäldegalerie)

I MERCOLEDÌ DI S. CRISTINA
INCONTRI CON L’ARTE - 2017

quando: mercoledì 22 marzo, ore 17.00
dove: Aula Magna di S. Cristina

Michel Hochmann
Colorito. Novità sulla tecnica dei pittori veneziani del Rinascimento

coordina Sandra Costa

In collaborazione con Alliance Française

 

 

La tecnica dei pittori veneziani è stata per lungo tempo una sorta di mito per i pittori che hanno cercato, soprattutto nel XVIII e XIX secolo, di ritrovarne i segreti. è stata quindi l’oggetto di un gran numero di ipotesi, anche se le fonti a stampa contemporanee di Tiziano, di Giorgione o di Veronese sono poco numerose. In questi ultimi anni le nostre conoscenze al riguardo sono state profondamente modificate dallo sviluppo di ricerche scientifiche e vengono presentate alcune di queste novità. L’uso della riflettografia a infrarossi  ha permesso di rimettere  in discussione tutto ciò che la tradizione storiografica, a partire da Vasari, aveva affermato a proposito dell’ignoranza e del disprezzo che i veneziani avrebbero testimoniato a proposito del disegno. è stato possibile scoprire anche molte cose riguardo ai pigmenti utilizzati nelle opere di questo periodo. I documenti d’archivio si rivelano ugualmente preziosi nella misura in cui ci fanno scoprire il commercio dei colori ed i differenti materiali a disposizione dei pittori (nel XVI secolo i mercanti di colori di Venezia erano probabilmente  i più attivi e approvvigionavano l’Europa intera).  L’obiettivo è incrociare differenti fonti per comprendere meglio i principali aspetti materiali del lavoro degli artisti di questo periodo.

 

 

Michel Hochmann è uno storico dell’arte del Rinascimento. Si è specializzato nello studio della pittura veneziana del XVI secolo e nella storia del collezionismo. Dopo essere stato responsabile per la storia dell’arte all’Académie de France a Roma (Villa Medici) è stato professore di Storia dell’arte moderna all’Università di Grenoble, poi, a partire dal 2000, direttore di studi all’Ecole pratique des hautes études. Da quest’anno è decano della sezione di Sciences historiques et philologiques dell’EPHE. È stato il commissario di molte esposizioni (Il Sogno di un cardinale, Roma, Villa Medici, 1999; Splendeurs de Venise, Bordeaux e Caen, 2006; André Chastel. Histoire de l’art et action publique, INHA, 2013) ed è autore di pubblicazioni sull’arte veneziana (Peintres et commanditaires à Venise. 1541-1628, Roma 1992; Venise et Rome. Deux écoles de peinture et leurs échanges, Ginevra 2004; Colorito. La technique des peintres vénitiens de la Renaissance, Turhout 2016).