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INTORNO ALLA GIORNATA DELLA MEMORIA
Progetto speciale promosso in collaborazione con Comune di Bologna, Cineteca di Bologna, Museo Ebraico di Bologna, Comunità ebraica di Bologna, Istituto storico Parri
sabato 26 gennaio, ore 21 | DAMSLab/Auditorium
IL VIAGGIO DI PENTCHO
Proiezionedelfilm Il viaggio di Pentcho (Italia/Gran Bretagna, 2018), regia Stefano Cattini (80’) | al termine della proiezione interventi di Stefano Nicola Sinicropi (storico) e Stefano Cattini (regista) | INGRESSO LIBERO
Bratislava, 1940. È un mattino di sole di maggio quando dal porto sul Danubio si muove il Pentcho, un malandato battello a pale con a bordo 500 ebrei. Al timone c’è un ex capitano di sottomarini russo che si è assunto il compito di portare tutti in salvo lontano dalla vecchia Europa. Nessuno sa che per riuscire nell’intento dovranno superare frontiere inaccessibili, sabotaggi, acque minate, tempeste echequestaodisseaallafinesiconcluderàdopoquattrolunghissimianni.
Il regista Stefano Cattini, a quasi 80 anni di distanza da questi eventi poco noti, ripercorre lo stesso viaggio del Pentcho, per scoprire una vicenda che ha tanto da raccontare anche oggi. Attraverso interviste e racconti dei protagonisti di questo viaggio incredibile e con immagini tratte dal presente, una storia che al suo internonecontieneinfinitealtre.
Il documentario ha vinto il Premio Imperdibili e Lo sguardo dell’altro presso l’ultima Edizione del Festival dei popoli di Firenze.
domenica 27 gennaio, ore 19 | DAMSLab
Teatro delle Ariette
LA NOTTE
Evento teatrale di piazza | liberamente ispirato all’omonimo romanzoautobiografico di Elie Wiesel | con il Collettivo La Notte: Flavio Azolini, Emanuele Baroni, Caterina Caravita, Sofia Degli Esposti, Anita Farneti, Giulia Gamberini,Andrea Generali, Alessandro Memoli, Riccardo Memoli, Charlotte Parente, Giuseppe Portale, Giuseppe Patti, Giorgia Vivarelli, Alice Zacchi | e la partecipazione del Laboratorio Permanente di Pratica Teatrale: Irene Bartolini, Stefanie Baumann, Luisa Bompani, Duilio Carli, Valeria Collina, Alessandra Cussini, Maria Pia Dessì, Morena Diamantini, Germana Fratello, Donatella Ianelli, Marilena Monari, Valentina Nanni, Domenico Oliva, Benedetta Paganini, Greta Scaglioni, Pasqualina Siotto, Barbara Vagnozzi, Franco Villani, Roberto | ideazione Paola Berselli, Stefano Pasquini, Collettivo La Notte | regia Stefano Pasquini | organizzazione e produzione Teatro delle Ariette | INGRESSO LIBERO
La Notte è il titolo del romanzo autobiografico, edito nel 1958, nel quale Wiesel, ebreo rumeno, racconta con un linguaggio asciutto e senza retorica la sua deportazione ad Auschwitz, la sua vita nel campo di concentramento quando aveva soltanto 16 anni, la lotta per la sopravvivenza, lo scontro col Dio tanto amato e il legame fortissimo col padre, deportato con lui, ma che non riuscirà a salvarsi.
Siamo pieni di immagini dell’Olocausto, al cinema, alla televisione, nella letteratura, ma questa massa di informazioni non riesce più a diventare pensiero e sentimento collettivo, qualcosa che continua a vivere nella nostra esperienzaquotidiana. L’orrore di quel mondo di soli settant’anni fa ci sfiora appena, maquegli uomini e quelle donne erano uguali a noi.
La Notte è un evento teatrale di piazza che coinvolge come protagonisti diversi soggetti di quella che chiamiamo società civile, soprattutto giovani. Abbiamo scelto la piazza come luogo della comunità. L’evento teatrale non è il racconto di quello che è scritto nel libro, ma la messa in scena delle suggestioni che il libro ha evocato in ognuno di noi. È un evento collettivo e vogliamo condividerlo con tutti quelli che saranno in piazza con noi, non solo come spettatori, ma come cittadini che si fanno domande e insieme cercano delle risposte.
domenica 27 gennaio, ore 20.15 | Cinema Lumière
1938 DIVERSI
ÁRPÁD WEISZ E IL LITTORIALE
Proiezione dei film 1938 Diversi (Italia, 2018), regia di Giorgio Treves (62’); Árpád Weisz e il Littoriale (Italia, 2018), regia di Pier Paolo Paganelli (9’) | INGRESSO CON ACQUISTO DI BIGLIETTO
1938 Diversi tratta la storia e una documentata riflessione sulle leggi razziali in Italia, a partire dallo sciagurato Manifesto sulla razza del 14 luglio 1938. «Risalendo il tempo, ripercorrendo le pagine ignobili della nostra storia [...], il regista disegna il profilo di un paese ‘inedito’ con cui dobbiamo ancora fare i conti. In una stagione buia, dominata dagli appelli al ‘prima gli italiani’, da pulsioni identitarie e xenofobe, riporta al centro del discorso pubblico un’eredità politica pesante, denunciando quel ‘fascismo eterno’ titolo di un celebre intervento di Umberto Eco» (Marzia Gandolfi).
Árpád Weisz, un ebreo ungherese, è stato l’allenatore più giovane ad aver vinto lo scudetto in Italia, uno con l’Inter e due con il Bologna negli anni Trenta. Ma l’Italia fascista e il suo razzismo non gli risparmiano la loro violenza.
Il cortometraggio Árpád Weisz e il Littoriale è tratto da una graphic novel di Matteo Matteucci.
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