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“CORREGGIESCITY”: LA FORTUNA DI CORREGGIO TRA SEICENTO E PRIMO OTTOCENTO

I MERCOLEDÌ DI S. CRISTINA
INCONTRI CON L’ARTE - 2014

quando: mercoledì 5 marzo, ore 17.00
dove: Aula Magna di S. Cristina

CLAUDIO FRANZONI
“Correggiescity”: la fortuna di Correggio tra Seicento e primo Ottocento

coordina Angela Ghirardi

 

“Anch’io son pittore!”: la celebre esclamazione di Correggio davanti alla Santa Cecilia di Raffaello, è stata ripresa innumerevoli volte in età moderna. Vero o falso che sia l’episodio, si tratta di una spia della grande attenzione riservata ad Antonio Allegri, detto il Correggio, nella cultura europea dal Seicento in poi. Al di là di questo e di altri aneddoti, infatti, la presenza del pittore emiliano è costante nella letteratura, non solo specialistica: è in gioco la valutazione critica dell’opera dell’artista sia in relazione all’idea di grazia, elaborata dal Rinascimento in poi, sia in rapporto ai modelli antichi e alla natura.

 

Claudio Franzoni si occupa da anni di storia della tradizione classica, pubblicando saggi sulla storia del collezionismo e sulla ricezione dell’arte antica in età medievale e moderna. All’interno di questi studi ha approfondito la riflessione sulla gestualità nelle arti figurative e nella storia della cultura, in particolare in Tirannia dello sguardo. Corpo, gesto, espressione nell’arte greca (Einaudi, 2006) e in Da capo a piedi. Racconti del corpo moderno (Guanda 2013).

 

 

Didascalia: Francesco Rosaspina, acquaforte dei Putti con la testa di un cervo, dagli affreschi di Correggio nella Camera di San Paolo a Parma.