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ALBIONE SUONA LA VIOLA

Luca Giardini, Ayako Matsunaga, Francesca Chiocci, Rosita Ippolito

Luca Giardini, Ayako Matsunaga, violini; Francesca Chiocci, Rosita Ippolito, viole da gamba

In collaborazione con Musica Insieme

Musiche di
H. Purcell, M. Nyman, M. Locke

dove: Laboratori delle Arti/Auditorium
quando: giovedì 16 aprile, ore 20.30

 

 

Concerti a ingresso gratuito
La partecipazione ai concerti è gratuita. L’accesso in sala sarà consentito previo ritiro dell’apposito coupon, che verrà distribuito a cominciare da un’ora prima dell’inizio dell’evento e fino a esaurimento dei posti disponibili.

 

 

Il programma alterna opere strumentali di due protagonisti del Seicento inglese come Henry Purcell e Matthew Locke alle accattivanti ricreazioni moderne di quella gloriosa stagione musicale, nate dall’inventiva di Michael Nyman (1944) e concepite come colonna sonora di un celebre film di Peter Greenaway, The Draughtsmans Contract, noto in italiano con il titolo I misteri del giardino di Compton House.

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Luca Giardini, formatosi con Carlo Chiarappa, vanta numerose collaborazioni con ensemble quali Europa Galante, Accademia Bizantina, Il Giardino Armonico, Orchestra of the Age of Enlightenment, esibendosi con artisti quali Simon Rattle, Frans Brüggen, Philippe Herreweghe, Cecilia Bartoli, Ian Bostridge, Ottavio Dantone. Ha registrato oltre settanta CD, premiati con Grammy Award, Diapason d’Or, Premio Fondazione Cini – Venezia, Premio Abbiati. Da sempre attivo nella musica da camera, nel 2013 fonda l’Ensemble Sezione Aurea. Insegna presso i conservatori “Bruno Maderna” di Cesena e “Arrigo Boito” di Parma.

Ayako Matsunaga, perfezionatasi in Giappone con Natsumi Wakamatsu, in Olanda con Lucy van Dael e in Italia con Stefano Montanari, si è imposta in importanti competizioni dedicate al violino barocco. Si esibisce e incide regolarmente con numerosi ensemble e orchestre europee specializzate nella prassi esecutiva antica, quali Il Giardino Armonico, Accademia Bizantina, Academia Montis Regalis, Zefiro, Le cercle de l’Harmonie, De Nederlandse Bachvereniging, Musica ad Rhenum, Ensemble Schöenbrunn. È violino di spalla nell’orchestra Händel Festival Japan.

Francesca Chiocci, membro dell’ensemble Acuta cum gravibus, si è formata con Paolo Biordi, perfezionandosi con Jordi Savall, Paul Eswood e Doron Sherwin. Dal 1996 è attiva in Italia e all’estero con formazioni di musica antica tra cui L’Homme Armé, Modo Antiquo, Il Rossignolo, Terzo Suono, Li Stromenti, Bozen Baroque, registrando per importanti case discografiche. Dal 2002 al 2007 è stata coordinatrice dell’area didattica e ricerca presso Tempo Reale, istituzione fiorentina dedita alle tecnologie musicali fondata da Luciano Berio, e coordinatrice dell’area formazione del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino fino al 2009.

Rosita Ippolito, diplomatasi con Paolo Biordi, si perfeziona con Cristiano Contadin e Rodney Prada. Dal 1997 collabora con formazioni italiane e straniere specializzate nella prassi esecutiva antica, tra le quali Modo Antiquo, La Venexiana, La Pifarescha, Sezione Aurea, l’Orchestra Barocca di Bologna, La Dafne. Si è esibita nelle rassegne più prestigiose, tra le quali Ravenna Festival, Sagra Musicale Malatestiana, Festival MITO, Festival dell’Accademia Bizantina. Collabora con artisti attivi in vari generi musicali, tra cui Angelo Branduardi (Futuro Antico) e Daniele Sepe, e ha inciso per colonne sonore per film e spettacoli teatrali.

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Programma:

HENRY PURCELL (1659-1695)
da Fantazias and In Nomines: Fantazia 30th of June
da Fantazias and In Nomines: Fantazia 14th of June

Suite da King Arthur:
Introduction
, Hornpipe, Symphonie, The Grand Dance
da Fantazias and In Nomines: Fantazia 19th of June

 

MICHAEL NYMAN (1944-)
da The Draughtsman’s Contract: An Eye for Optical Theory

 

HENRY PURCELL
Pavan & Chacony
in sol minore
da Fantazias and In Nomines: Fantazia upon One Note
da Fantazias and In Nomines: Fantazia 19th of August

 

MATTHEW LOCKE (1621-1677)
da Twelve duos for two bass viols: Fantazia XI

 

HENRY PURCELL
da Fantazias and In Nomines: Fantazia II à 3
da Fantazias and In Nomines: Fantazia 11th of June

 

MICHAEL NYMAN
da The Draughtsman’s Contract: Chasing Sheep is best left to Shepherds

 

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In voga fin dal secolo xvi, la Fantasia è un genere a carattere essenzialmente improvvisativo che non presenta una struttura fissa, piuttosto tratti stilistici distintivi come per esempio l’adozione della tecnica contrappuntistica, che la accomuna a forme altrettanto note come il capriccio o il ricercare.

Henry Purcell non è certo tra i pionieri, nondimeno le sue composizioni sono tra le testimonianze più singolari: infatti all’oggi non è del tutto chiaro né a quali strumenti fossero destinate queste musiche né quale fosse la loro funzione. Forse nate per esercizio o più probabilmente per esecuzioni di carattere privato, sono state a lungo considerate parte del repertorio per viola, anche se il consort di viole già prima della nascita di Purcell non appariva più tra le formazioni privilegiate dall’uso corrente. È possibile che Purcell abbia pensato ai violini, oppure ad un consort misto in cui ai violini fossero affidate le parti di spicco. A fungere da modello furono senz’altro le opere di Orlando Gibbons e di Matthew Locke, ma relativamente all’armonia è certo che Purcell si sia rifatto alla scuola di John Jenkins. L’attitudine allo sperimentalismo è quasi dichiarata: si tratta infatti di brani dalla compagine assai diversificata e in alcuni casi davvero complessa: si va da fantasie a tre parti fino a brani a sette parti. Nella pratica la Fantasia si avvale di espedienti contrappuntistici (tra i più comuni le tecniche d’inversione e aumentazione) e mette in gioco aree tematiche contrastanti finalizzate a una ricerca di espressione che non interrompa tuttavia la fluidità del discorso musicale. Questa morfologia è enfatizzata spesso da bruschi cambi di tempo (Purcell annota a proposito le indicazioni slow, brisk, quick ecc.). È quanto emerge per esempio dalla Fantazia 30th of June, che da subito afferma la cellula melodica soggetta poi ad imitazione, e che procede alternando aree dal carattere sostenuto a momenti più cantabili, tutto all’insegna di un’austera tecnica contrappuntistica. Più disteso il clima della Fantazia 11th of June impostata su astuti passaggi cromatici nella prima sezione, cui si contrappone il clima più animato della seconda.

Ulteriori brani sono invece estratti da un’opera scenica, genere pure caro al compositore inglese: King Arthur offre non soltanto un raffinatissimo ventaglio di brani che permettono accostamenti a guisa di suite (Introduction, Hornpipe, Symphonie e The Grand Dance), ma è anche stato fonte d’ispirazione per Michael Nyman, compositore contemporaneo campione del minimalismo musicale e già conosciuto dal vasto pubblico come autore della colonna sonora del film Lezioni di piano. Nyman si rifà a Purcell nella stesura della colonna sonora di un film pure assai noto, The Draughtsman’s Contract, conosciuto da noi come I misteri del giardino di Compton House, la cui partitura è in quest’occasione ridotta per ensemble di archi. An Eye for Optical Theory adotta uno dei procedimenti tipici dell’epoca barocca, ossia lo sviluppo del brano su basso ostinato, qui in accordo con un andamento sincopato e melodie d’effetto in tessitura acuta. Il brano più conosciuto è però Chasing Sheep is best left to Shepherds che consiste in una rielaborazione delle più belle pagine del maestoso King Arthur.

Gabriele Bolcato
Laurea magistrale in Discipline della Musica

coordinamento e redazione
Sara Elisa Stangalino