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CLAUDIA CASTELLUCCI

Chaïm Soutine, "Autoritratto", 1918

SETTA. SCUOLA DI TECNICA DRAMMATICA

a cura di Tihana Maravić

«È bene cominciare al più presto [...]. Non temere: i giorni della scienza verranno; i giorni della pacata riflessione si accatasteranno; ora è importante che tu arda – rabdomante del pensiero – in cerca di un’idea che prenda una forma» (Claudia Castellucci, Setta).

Il progetto Setta – il cui titolo è tratto dall’omonimo volume pubblicato da Claudia Castellucci nel 2015 – è un’occasione unica per conoscere da vicino le modalità del fare e del concepire il teatro da parte di una delle più originali e autentiche pensatrici della scena contemporanea. Una ricerca filosofica, coreografica e pedagogica pluridecennale ha preso forma di libro; ora alcuni dei suoi contenuti ritornano per cinque giorni a sperimentarsi in una prassi messa in atto tra la scolarca e gli allievi, e per una sera il manuale si traduce ulteriormente: le sue pagine diventano una scena, un seminario aperto allo sguardo degli spettatori.

 

IL PROGETTO

da lunedì 15 febbraio a giovedì 18 febbraio, ore 14-18
venerdì 19 febbraio, ore 16-20 | Laboratori delle Arti/Teatro
SEMINARIO DI STUDI E DI ESERCITAZIONI
BASATI SU ALCUNI CONTENUTI DEL LIBRO “SETTA”
Condotto da Claudia Castellucci

Partecipazione gratuita riservata agli studenti dell’Università di Bologna

Modalità di iscrizione e partecipazione: dal 1 al 5 febbraio 2016 inviare una mail all'indirizzo labmuspe@cronopios.it avente come oggetto “iscrizione seminario Castellucci”, specificando: nome, cognome, numero di telefono, numero di matricola e allegando un curriculum. I selezionati verranno convocati in tempo per la partecipazione.
AVVERTENZA
Il Seminario è a numero chiuso per il particolare modo di studiare e di provare. È perciò indispensabile partecipare a una selezione basata sulla produzione di un testo scritto. All’atto della richiesta di iscrizione, svolgere uno dei seguenti temi:
1) Descrizione, tramite un testo scritto, di una natura morta che si intende comporre personalmente.
2) Appunti relativi a una scena che si vuole riprendere con una cinepresa (annotazioni di veduta, ripresa, suono, durata…).
In entrambi i casi è richiesta la semplice descrizione di una determinata veduta personale attraverso un testo estremamente sintetico.


Il seminario propone una teoria dello sfondo. Superato il concetto di “neutralità” dei fondali monocromatici teatrali o dei white-cube delle gallerie, occorre considerare lo sfondo come problema ambientale dell’opera d’arte che influenza il suo effetto e il suo significato.
Lo sfondo delle rappresentazioni include sia quello interno al quadro (inteso in senso lato), che staglia le figure, sia quello reale, che supporta il quadro stesso. Tra la realtà e la rappresentazione esiste un rapporto che tratta quest’ultima come un altro oggetto della stessa realtà, un prodotto per cui la realtà già data costituisce da sempre lo sfondo. La teoria dello sfondo che impronta il seminario intende competere con questa peculiarità della realtà riducendo quest’ultima a oggetto da inquadrare.
Sfondo visivo e intervallo temporale: questi i temi generali del Seminario.
Gli esercizi proposti riguardano: l’ecfrasi (descrizione vivida di un quadro in modo da “rendere presente” la sua fattezza e il suo effetto); la copia dal vero; la percezione personale della durata rispetto alle azioni; la composizione di uno sfondo che preceda la collocazione della figura; l’elevarsi degli oggetti dello sfondo al rango di personaggi. Il ritratto di Chaïm Soutine, un pittore di sfondi onnicomprensivi, è l’icona di questo seminario (Claudia Castellucci).

 

venerdì 19 febbraio, ore 16-20 | Laboratori delle Arti/Teatro
PRESENTAZIONE DEL LIBRO “SETTA” IN FORMA DI SEMINARIO APERTO
Direzione Claudia Castellucci | con i partecipanti al Seminario
INGRESSO LIBERO

Secondo quanto descritto nella presentazione del volume, «Setta. Scuola di tecnica drammatica (Quodlibet, Macerata, 2015) è un diario di lavoro che ha una finalità trasparente e dichiarata: la scuola; e una struttura intimamente connessa a questa finalità: gli esercizi e le giornate. L’eserciziario giornaliero che compone l’opera tende sì alla fondazione di una scuola di tecnica drammatica, ma questa scuola: a) non è la scuola dell’autrice; b) non è un luogo in cui si impara a diventare attori apprendendolo dalla bocca di maestri di quest’arte; c) non è nemmeno un luogo; d) è una dimensione della conoscenza, non uno snodo nella trasmissione della stessa.
Una formula come: spazio collettivo ma non comunitario (ovvero non affettivo) volto allo sviluppo di una conoscenza agonistica (ovvero non pacificata) della realtà, potrebbe qualificare la sobria visione di Claudia Castellucci, equidistante da ogni tentazione magistrale così come da quella passiva e corriva tradizione che consiste nel distillare piamente, ad usum puporum, un lascito dalla propria esperienza, e attenta invece soprattutto al paradossale meccanismo della “setta”: un procedimento acritico destinato strutturalmente a produrre le condizioni soggettive dell’azione. Anche dell’azione teatrale».

 

 

Claudia Castellucci fonda nel 1981 la Socìetas Raffaello Sanzio assieme a Romeo Castellucci e Chiara Guidi. Per la compagnia compone testi drammatici e teorici, ed è coreuta ed interprete di diversi spettacoli. Ha pubblicato numerosi libri e ha creato scuole teatrali di movimento fisico e filosofico di cui Setta costituisce la summa. Ha pubblicato, oltre a numerosi testi teatrali, i volumi: Il teatro della Socìetas Raffaello Sanzio: dal teatro iconoclasta alla super-icona (con Romeo Castellucci, Ubulibri 1992), Uovo di bocca. Scritti lirici e drammatici (Bollati Boringhieri 2000), Epopea della polvere (con Romeo Castellucci e Chiara Guidi, Ubulibri 2001), Les Pèlerins de la matière, théorie et praxis du théâtre (con Romeo Castellucci, Les Solitaires Intempestifs 2001), The Theatre of Socìetas Raffaello Sanzio (con Romeo Castellucci, Chiara Guidi, Joe Kelleher e Nicholas Ridout, Routledge 2007).