Caravaggio e Milano. La Canestra dell'Ambrosiana
I MERCOLEDÌ DI S. CRISTINA
INCONTRI CON L’ARTE - 2013
quando: mercoledì 6 febbraio, ore 17.00
dove: Aula Magna di S. Cristina
ALESSANDRO MORANDOTTI
Caravaggio e Milano. La Canestra dell'Ambrosiana
La riconsiderazione di un quadro molto noto, come la Canestra di Caravaggio conservata alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano, offre l'opportunità di contestualizzare meglio l'unico documento figurativo utile a studiare il legame di Caravaggio con la madrepatria. Il quadro infatti è documentato almeno dal 1607 nella collezione del cardinale Federico Borromeo (1564-1631), l'arcivescovo di Milano che ne fu forse il committente. Negli studi si discute animatamente ancora oggi se la Canestra debba essere considerata un puro pezzo di bravura o invece nasconda complessi significativi allegorici, come la dignità del suo antico possessore suggerirebbe di pensare. Per contribuire a un dibattito sempre aperto sarà utile tornare a guardare attentamente il dipinto seguendone nel contempo la relativa fortuna in area lombarda, territorio in cui prese avvio, in anni precoci rispetto al panorama europeo, la storia della pittura morta come genere autonomo.
Alessandro Morandotti insegna Storia dell'arte moderna all'Università degli Studi di Torino. Studia argomenti di arte italiana compresi fra l’età manierista e quella neoclassica, con un occhio di riguardo all’area lombarda fra controriforma e illuminismo, privilegiando nell’indagine i nessi tra vicende stilistiche, contesti critici e storiografici, ambiti di storia della committenza e del collezionismo. Recentemente ha curato, con Mauro Natale, il volume Collezione Borromeo. La Galleria dei Quadri dell’Isola Bella (Silvana Editoriale, 2011) e ha pubblicato Caravaggio e Milano. La Canestra dell'Ambrosiana (Milano, Scalpendi, 2012).
Copyright immagine: Caravaggio, Canestra di frutta, part. Milano, Pinacoteca Ambrosiana.
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