ATTRICI E ATTORI INCONTRANO IL PUBBLICO
A cura di Sara Pesce
INGRESSO LIBERO
Cosa scaturisce dall’intervista a un’attrice o un attore? Se essi costituiscono la sostanza umana dei film, che contributo può dare la loro voce viva, sollecitata dal contatto con il pubblico che ha amato (o detestato!) i film da loro interpretati, alla comprensione dei film stessi e dei meccanismi della spettatorialità? Il rapporto degli attori con il prodotto finale è, nella maggior parte dei casi, indiretto. Differente sarà quindi il loro discorso sui film rispetto al regista. Attraverso la loro testimonianza si scoprono le sinergie tra personalità individuale e forme della creazione filmica. Gli incontri promossi dal Centro permettono agli attori di raccontare se stessi, approfondendo alcuni passaggi nascosti del fare un film, i motivi e i metodi del loro lavoro sul set e fuori dal set: dal rapporto con specifici modelli recitativi, all’intrecciarsi di motivi sociali, politici e di costume nello stile della performance.
VALENTINA CERVI
dove: Laboratori delle Arti/Auditorium
quando: Mercoledì 27 aprile, ore 18
Coordina Sara Pesce, interviene Alberto Scandola
in collaborazione con la Cineteca di Bologna
al termine dell'incontro, h.20, proiezione del film
Senza lasciare traccia, Gianclaudio Cappai, 2016, Cinema Lumière
Valentina Cervi. Artista prolifica, figlia e nipote d'arte, con un esordio al grande schermo precoce che la vede collaborare con registe di grande calibro come Francesca Archibugi (Mignon è partita,1988) e Jane Campion, (Ritratto di Signora, 1996), da vent'anni Valentina Cervi offre ininterrottamente ritratti femminili al nostro cinema e a quello internazionale. Dalla secentesca Artemisia Gentileschi (Agnès Merlet, 1997) - vitale e ribelle - alla complessa madre e figlia della nostra contemporaneità metropolitana (Provincia Meccanica, Stefano Mordini, 2005), a figure femminili enfatiche e parodistiche (L'anima gemella, Sergio Rubini, 2002), le interpretazioni di Cervi abitano sia un certo cinema di nicchia sia grandi produzioni internazionali (Miracolo a Sant'Anna, Spike Lee 2008), includendo la serialità televisiva italiana e straniera (Distretto di polizia, 2012, True Blood, 2012).
PIERFRANCESCO DILIBERTO (PIF)
dove: Salone Marescotti
quando: Sabato 10 dicembre, ore 17
Coordina Sara Pesce
Introduzione di Mirko Degli Esposti
con la partecipazione di Giacomo Manzoli, Guglielmo Pescatore e Luca Barra
Ingresso libero
Sabato 10 dicembre 2016 doppio appuntamento con l’autore, conduttore, attore Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif.
Si inzia alle ore 17.00 (Salone Marescotti - Via Barberia 4) quando PIF incontrerà studenti e appassionati nell'ambito della manifestazione “Attrici e Attori incontrano il pubblico”, del Centro La Soffitta-Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna.
L'incontro sarà introdotto dal Prorettore Vicario, Mirko Degli Esposti e vedrà l'artista impegnato in un dialogo con il pubblico e con docenti di cinema. I professori Sara Pesce (curatrice dell'iniziativa), Luca Barra, Giacomo Manzoli e Guglielmo Pescatore ripercorreranno le tappe fondamentali del percorso professionale di uno degli esponenti più originali e più amati del panorama mediale italiano.
Un artista capace di rinnovare le forme dell'inchiesta giornalistica e di dare nuovo impulso alla forma del diario audiovisivo, rendendo accessibili ma senza semplificazioni, una serie di temi sociali e politici che segnano la realtà contemporanea del Paese.
Alle 20 e alle 22.15 (Cinema Lumière - Piazzetta Pier Paolo Pasolini 2b, Bologna, per il ciclo Incontri con il cinema italiano a cura della Cineteca di Bologna, doppia proiezione di In guerra per amore (Italia, 2016) e incontro con Pif.
Autore e conduttore televisivo, attore e regista cinematografico, abilissimo nel gestire un registro sottilmente umoristico e di informare intrattenendo, Pif intercetta una vasta audience televisiva, cinematografica, radiofonica e del web, specialmente giovane. Il suo rivolgersi al pubblico è insistentemente autobiografico e ciò rende possibile un intreccio fra performance d'artista e giornalismo d'inchiesta, fra il piano della finzione e quello della comunicazione di contenuti sociali, culturali o politici. Il grande pubblico lo vede apparire in Tv come inviato delle Iene (2003) e lo conosce per il suo fortunato programma da protagonista: Il Testimone (dal 2007), da lui ideato, diretto e interpretato. Qui, come in altri programmi televisivi da lui curati (Sanremo e Sanromolo, MTV Awards), il volto del conduttore, incaricato di una varietà di indagini "socio-antropologiche", campeggia ammiccante in primo piano, grazie ad un uso agile della telecamera che è parte integrante del personaggio. Nel 2013 esce il suo primo film - di cui è regista e interprete: La mafia uccide solo d'estate, premiato con un David di Donatello, un Nastro d'Argento e un European Film Awards (una versione televisiva del film - La mafia uccide solo d'estate. La serie - è trasmessa da Raiuno dal 21 novembre). Quest'anno Pif ha replicato la fortunata formula 'regista-attore' con un secondo film, In guerra per Amore che ha ottenuto ottimi riscontri di pubblico e di critica. Attualmente conduce su RaiRAdio2, con Michele Astori, I provinciali, commentando fatti e luoghi della provincia italiana.
Biglietto di ingresso cinema Lumière per il film In guerra per amore